Visualizzazione post con etichetta Ambiente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ambiente. Mostra tutti i post

lunedì 1 aprile 2024

Qualiano- ladri ignoti hanno rubato i marciapiedi in Via G. Rossini.

I cittadini si chiedono cosa è cambiato nella loro città, rubano i marciapiedi e nessuno se ne accorge.

In Via G. Rossini, una della tante arterie cittadine che chiedono aiuto, assistenza e cure, perché ormai sono invase da erbacce rigogliose e prepotenti tanto da limitare notevolmente l’uso del transito pedonale e tanto da costringere i pedoni grandi e piccini che siano, a usare la sede stradale a loro rischio e pericolo per le auto che sfrecciano veloci non essendoci controlli.


Una volta c’era il personale addetto alla pulizia delle aree pubbliche, oggi, anche i nuovi lavori che hanno richiesto la creazione di aiuole ed alberatura sono abbandonati a loro stessi, si direbbe che sono in perenne attesa che pecore e capre vengano in loro aiuto pascolando su di esse, anche le nuove aiuole di piazza del popolo soffrono lo stesso dramma.

Forse l’Assessore al verde cittadino non sa che questo va curato, che gli alberi , una volta piantati, vanno curati e potati,  e che per verde cittadino non s’intende solo l’alberatura del corso o dei corsi più importanti, ma che quando vanno piantati gli alberi vanno cresciuti ed educati proprio come fossero dei figli.  e al pari di questi,  quando non si vuole prendersi cura di loro non bisogna procreare, lo dice anche la Legge.

sabato 3 aprile 2021

Comunicato congiunto sindaci Giugliano, Qualiano, Villaricca e Calvizzano



Un altro colpo basso inferto alla nostra martirizzata e vandalizzata terra dalla Regione Campania e da chi la dirige: la costruzione di un altro ecomostro mascherato da spacchettatore.

"L'unica 'scemenza' è costruire l'impianto per lo spacchettamento delle ecoballe di Taverna del Re a 300 metri in linea d'aria da Taverna del Re", a dichiararlo in un comunicato congiunto sono Nicola Pirozzi, Raffaele De Leonardis, Rosaria Punzo e Giacomo Pirozzi, rispettivamente sindaco di Giugliano, Qualiano, Villaricca e Calvizzano; rispondendo alle affermazioni del presidente Vincenzo De Luca che aveva definito 'scemenze' le opposizioni dei primi cittadini all'impianto rifiuti che sorgerà a Ponte Riccio.

"Inoltre, bollare come "scemenze" le rimostranze di sindaci che insieme rappresentano oltre 200mila cittadini, la maggior parte dei quali fermamente contrari alla costruzione dell'ennesimo impianto sul nostro territorio, appare come un'uscita decisamente fuori luogo. I diritti di chi riveste ruoli istituzionali devono sempre corrispondere in egual misura ai doveri: il rispetto per i propri cittadini è uno di questi".

Sull'impianto: "Nonostante si adducano motivazioni di conforto rispetto al basso impatto ambientale dell’impianto destinato a produrre CSS (combustibile solido secondario) da trasferire poi a cementifici e inceneritori, non si comprende come si possa pensare di costruire un impianto per le ecoballe a 300 metri in linea d’aria da Taverna del Re ma distante 10km stradali, impattando notevolmente attraverso il trasporto su gomma. Trasporto che avverrebbe su una unica strada di collegamento, strada trafficata che passa accanto ad uno dei centri commerciali più grandi del Sud Italia oltre che in zone ad alta densità abitativa nonché sede di colture locali in cui vengono coltivati prodotti IGP", dichiarano i sindaci che continuano:

"Il tutto a ridosso della cosiddetta “area vasta” che è stata dichiarata SIN (Sito di Interesse Nazionale), e che in virtù di tale denominazione, su quella porzione di territorio non è possibile e non è consigliabile farlo in prossimità, costruire ulteriori impianti di trattamento rifiuti. Tra l'altro in un comune - quello di Giugliano - che ne ha visti autorizzare ulteriori 14 solo negli ultimi 5 anni, che ospita già la bomba ecologica della Resit unitamente a discariche legali e illegali e che vive quotidianamente il dramma della terra dei fuochi.

Totalmente ignorato da De Luca, vista la scelta di collocare l'impianto a Ponte Riccio è poi il report pubblicato lo scorso febbraio dalla Procura di Napoli Nord in cui si sancisce il legame tra rifiuti e incidenza nonché la correlazione con le neoplasie in questo territorio. Sulla questione, già la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, aveva consegnato un quadro sconcertante della realtà dell'agro-giuglianese e della località Ponte Riccio in particolare in tema ambientale".

I sindaci poi chiedono di conoscere i risultati della bonifica che preliminarmente doveva essere effettuata su quei terreni prima dell'inizio dei lavori: "Chiediamo di conoscere l'entità degli interventi preliminari di bonifica ed i relativi risultati sul terreno. Ad oggi non risultano pervenute documentazioni atte a dimostrare gli interventi di risanamento dove sono state avviate le attività per la costruzione dell'impianto di spacchettamento delle ecoballe"

"Fermo restando che è volontà di tutti risolvere il problema dei rifiuti e completare il ciclo, passando anche per gli impianti, sarebbe opportuno se questi rispondessero ad una visione regionale ampia e logica. Invece, ancora ancora una volta si è scelto di penalizzare l'area giuglianese, senza essere neppure considerata l'opzione di realizzare il detto impianto presso il sito di Taverna del Re per evitare quanto meno il trasporto su gomma e l’enorme impatto ambientale che questo genererebbe.

"Inoltre, in mancanza della benché minima bonifica dei territori nonostante il DL 61/2007 “Interventi straordinari per superare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per garantire l’esercizio dei propri poteri agli enti ordinariamente competenti”, che all’art. 3 cita “Divieto di localizzazione di nuovi siti di smaltimento finale di rifiuti in alcuni comuni della provincia di Napoli” : Dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed in assenza di interventi di riqualificazione o di opere di bonifica del territorio dell’area «Flegrea» – ricompresa nei comuni di Giugliano in Campania, Villaricca, Qualiano e Quarto in provincia di Napoli, per il territorio contermine a quello della discarica «Masseria Riconta» – non possono essere ulteriormente localizzati nuovi siti di smaltimento finale di rifiuti".
 

 

 Società  Sal. Pi.    

assistenza e installazione di: 

caldaie murali, scaldini a gas,          

 climatizzatori e condizionatori  di tutte le marche.

tutti i lavori saranno eseguiti a regola d’arte    

Sal. Pi.    377 500 5581

giovedì 19 settembre 2019

Castel Volturno, cittadini autonomamente si organizzano in comitati di controllo dei roghi e sversamenti abusivi.

I castellani scendono in guerra contro l’inciviltà degli Zozzurbi (Zozzi che fanno i furbi) che continuano a evadere il senso civico e il decoro cittadino.
I cittadini onesti e virtuosi, vista l’apatia della politica che non riesce a trovare le risorse umane per contrastare la piaga dell’inciviltà riguardo al banditesco modo di smaltire i rifiuti solidi urbani, che deve essere fatto nel rispetto del calendario comunale mediante il quale indica le giuste modalità di conferimento, preso atto del dilagare dell’illegalità civile, si è organizzata autonomamente con la formazione di risorse umane che si alternano 24 ore su 24 girando a turni su tutto il territorio.

Il Comitato più folto e organizzato al momento sembra essere il “Comitato Antiroghi” Oltre a qualche altro meno numeroso forse ma non meno combattivo, i frutti di questa loro lotta sono sotto gli occhi di tutti, gli aderenti a queste associazioni è vero che non hanno potere sanzionatorio, ma tengono il fiato sul collo dei trasgressori invitandoli a perseguire quelle che sono le vere regole della convivenza sociale nel rispetto della vita libera e democratica della città.

Con il passare dei giorni si stanno vedendo i frutti dei controlli operati nei vari quartieri cittadini, controlli che stanno cambiando anche il modo -prima scorretto e strafottente- di chi era colto in flagranza mentre si accingeva a lasciare il solito sacchetto nella strada estranea al suo quartiere credendo stupidamente di tenere pulito dove abita non comprendendo che il sudiciume gli arrivava dal residente di dove lui aveva imbrattato prima, un modo equo di dare e avere tra Zozzurbi.

Grazie alla voglia di reagire, all’intolleranza, alla sporcizia, alla voglia del pulito e della civiltà, che sono nate dal nulla queste forme di serrato controllo estese all’intero territorio castellano mirante all’annientamento dello sversamento del sacchetto abusivo, al contrasto, allo smaltimento incontrollato dei rifiuti e cercare di arginare la forte mole dell’abbandono errato dei rifiuti indifferenziati dai quali oculatamente si possono ricavare considerevoli somme dalle società che sono preposte alla loro raccolta, contribuendo a creare una futura società più pulita e vivibile .

domenica 28 aprile 2019

Qualiano, le campane del vetro usate come deposito di rifiuti indfferenziati.


Campana svuotata e vetro a terra.
I zozzurbi lasciano a terra il vetro nonostante le campane siano vuote invogliando i colleghi zozzi a depositare rifiuti di vario genere facendole diventare dei centri di raccolta, vergogna.

Sebbene le campane siano completamente vuote alcune persone (Falsamente perbene) hanno pensato bene di abbandonare a terra molte buste colme di bottiglie vuote, invece di imbucarle come dovere civico, dando la possibilità ai loro amici zozzurbi (Zozzi che si credono furbi) di aggiungere a queste anche buste e bustoni di rifiuti diversi come plastica, umido e altro, tutti materiali riciclabili lasciati a terra assieme al vetro con la pretesa che sia il personale comunale a raccogliere e sistemare decentemente il frutto delle loro zozzerie, convinto che pagare la spazzatura li auorizzi a trasgredire.

Si può essere tanto scellerati da non capire che, uomini o donne che siano, rischiano di essere richiamati e fare una bruttissima figura se un cittadino qualsiasi passando li vede smaltire questi prodotti in modo strafottente sentendosi in diritto di richiamarli, cosciente che queste azioni volgari gli procurano maggiori costi per il cattivo conferimento dei rifiuti con aumenti sulle bollette invece di procurargli degli sconti dovuti a una educata e corretta differenziata.

Da parte loro, l’Amministrazione comunale e la stessa soc. Multiservizi spa, ancora non hanno approntato il piano per il ritiro del vetro porta a porta come promesso in passato e come già si pratica nei comuni limitrofi, tecnica che permetterebbe l’abolizione totale delle campane dalle strade cittadine e metterebbe nell’angolo i zozzurbi togliendo loro la possibilità di continuare a fregarsene delle regole e della buona educazione che per questo fanno sembrare la nostra città arretrata, sporca e trascurata, bisogna vergognarsi di questo aborrido comportamento.

lunedì 4 marzo 2019

Comunicato Stampa –

Sequestro terra dei Fuochi, operazione congiunta Municipale-Esercito

A seguito di un controllo congiunto sul territorio tra i corpi di Polizia Municipale di Qualiano e Villaricca e i militari dell'Esercito, finalizzato al contrasto del fenomeno dell'abbandono ed incendio doloso di rifiuti - come da accordo siglato tra i comuni in Prefettura - è stato sottoposto a fermo e successivamente sequestrato un triciclo guidato da un 51enne di Mugnano che trasportava rifiuti speciali e materiale ferroso. Nello specifico scarti di di ferro, una lavatrice meccanica, un lavabo in acciaio e tapparelle in alluminio.

L'uomo alla guida del mezzo è stato bloccato dagli agenti nella cosiddetta via "Grande Viabilità". Il trasporto del materiale veniva effettuato senza nessuna autorizzazione in violazione dell'art 256 del D.Lgs sull'attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento illegale di rifiuti.

"Da qualche mese pattugliano quotidianamente il territorio appostandoci sui siti a rischio smaltimento - dichiara il sindaco Raffaele de Leonardis - oggi abbiamo assestato un nuovo colpo a questi incivili che dovranno convincersi che le nostre terre non sono la loro pattumiera a cielo aperto".

lunedì 26 novembre 2018

Videosorveglianza Terra dei Fuochi, 41 Postazioni per Castel Volturno


Comunicato stampa


Sicurezza per la città di Castel Volturno, a breve saranno istallate 41 telecamere nei punti nevralgici del territorio dove si registrano i maggiori disagi.

Videosorveglianza Terra dei Fuochi: a Castel Volturno 41 postazioni telecamera per il contrasto al fenomeno dei roghi. Si è concluso infatti, con l’aggiudicazione della gara, l’iter del progetto di videosorveglianza avviato nel 2013 dal Commissario Antonio Contarino, ripreso in toto dall’Amministrazione comunale nel 2016, con l’approvazione del progetto definitivo (delibera di Giunta n. 78) e la trasmissione degli atti alla Stazione Unica Appaltante.

“È un grande risultato per l’Amministrazione: nel 2016 – ha dichiarato l’Ass. ai Lavori Pubbici Giuseppe Scialla –- abbiamo ripreso in mano il progetto, approvato gli elaborati esecutivi, ed oggi, dopo un anno di attesa per l’aggiudicazione della gara, siamo pronti per l’installazione.

Dalla prossima settimana sono infatti previsti i sopralluoghi della ditta assegnataria della gara d’appalto per il posizionamento definitivo delle telecamere. Il progetto di videosorveglianza si integrerà inoltre con l’installazione delle eco-isole arrivate in questi giorni e in generale con il piano di distribuzione dei nuovi contenitori”.

Il progetto è finanziato dalla Regione Campania, ed è stato ottenuto in associazione con il Comune di Mondragone, per un valore complessivo di € 470.000 €, e un totale, per Castel Volturno, di 41 siti di installazione, individuati ciascuno per l’estremo rischio roghi.

“È noto a tutti – ha dichiarato l’Ass. all’Ambiente, Anastasia Petrella – che nel territorio comunale esistono alcune località sistematicamente oggetto di sversamento e abbandono di rifiuti da parte di ignoti: con questo progetto, che crea una rete di controllo visivo sempre attiva, siamo sicuri riusciremo ad arginare in modo significativo lo smaltimento illegale dei rifiuti abbandonati e i roghi che potrebbero derivarne.

Sarà l’occasione per controllare quindi il territorio con assiduità, scongiurando gli incivili e i criminali dall’appiccare roghi, di cui tutti paghiamo conseguenze, anche loro".

I siti individuati sono quelli maggiormente colpiti dal fenomeno dello sversamento incontrollato dei rifiuti in cui si è avuta una serie storica di roghi e sono collocati in quasi tutto il territorio dal Lago Patria a Bagnara. La centrale di controllo verrà allestita all’interno del Comando Municipale dei Vigili Urbani.

“È stata dura – hanno infine aggiunto Petrella e Scialla - ed anche in questo caso la Stazione Appaltante ha ritardato la conclusione delle procedure provocando un notevole allungamento dei tempi. Ma ce l’abbiamo fatta”.

Il progetto è a costo zero dell’ente quindi per i cittadini. I costi sono infatti completamente finanziati dalla Regione Campania. Per tutto il procedimento sono stati coinvolti gli Uffici Lavori Pubblici ed Ecologia dell’Ente.

Il Sindaco e l’Amministrazione comunale

domenica 25 novembre 2018

Microambiente e Legambiente hanno stilato la graduatoria dei comuni virtuosi della R. D.

Vetro e materiali vari. Foto VinCa della  scorsa settimana.
La tanto discussa raccolta differenziata, secondo gli analisti del settore avrebbe raggiunto livelli di stima: questa la classifica dei comuni a nord di Napoli.

Il sistema del controllo dei comuni ricicloni ha stilato una graduatoria entro la quale la città di Qualiano in questo momento si troverebbe al 54.48% delle percentuali della raccolta differenziata, per raggiungere un quorum accettabile che dovrebbe assestarsi intorno al 70% il sistema della R. D. dovrebbe essere leggermente modificato nella forma e nella sostanza.

Da indiscrezioni di marciapiede si apprende che tra pochi giorni potrebbe avvenire un importante cambio nella gestione del vetro con il ritiro porta a porta e con la sparizione dalle strade cittadine delle orribili campane che hanno dato solo adito al deposito dei sacchetti tutt’intorno a opera dei famosi Zozzurbi. (Zozzi che fanno i furbi) i quali, di nascosto approfittano per depositare a terra sia il sacchetto contenente i recipienti di vetro sia il sacchetto dei rifiuti incuranti delle telecamere.

Non è difficile nemmeno a un normale cittadino capire che il venerdì sera i famosi bustoni neri non contengono solo materiali indifferenziati ma anche il vetro e la plastica, una cattiva abitudine che potrebbe attenuarsi con l’abolizione delle campane per il vetro.

Comunque, le iniziative in atto della nuova Amministrazione sembrano mirare a un maggiore decoro della città, l’importante cambiamento potrebbe coincidere con le festività natalizie assieme alle luminarie che potrebbero costituire una bella strenna natalizia per il popolo qualianese, in giro si riscontra ancora una carenza di educazione civica, carenza che potrebbe attenuarsi solo grazie a una buona informazione e formazione dei cittadini inducendoli a un maggior rispetto della città.

In questa categoria troviamo i proprietari di cani che a chiacchiere li amano tanto, però in pratica li lasciano defecare sui marciapiedi e non raccogliendone i prodotti fisiologici espomgono i loro amici a quattrozampe a oggetto di serie discussioni nei loro riguardi e magari inconsapevolmente sono colpevolizzati, mentre i veri colpevoli sono i loro proprietari e non i poveri animali ai quali sono toccati dei proprietari che sono proprio delle vere bestie.

lunedì 19 novembre 2018

I rifiuti solidi urbani, che fine devono fare? Assolutamente non vanno bruciati.

Continuare e creare immense piramidi di balle di rifiuti e ammassarle non porta da nessuna parte, il negativo risultato di questa politica lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, cosa fare?
La speranza di potersi arricchire con la costruzione degli ecomostri da parte di chi decide in nome del popolo e senza chiedere il suo consenso, è un dato inoppugnabile, a dargli manforte è la diffusa testardaggine di chi si rifiuta di differenziare i rifiuti contribuendo irresponsabilmente alla costruzione delle piramidi di eco balle, di chi accende i fuochi per pochi euro allo schioccare delle dita dei camorristi al soldo della politica affaristica.

La Sanità ha reso edotti tutti i cittadini in merito ai mortali e tumorali risultati che derivano dagli incendi dei rifiuti e le malattie respiratorie che scaturiscono da queste scelerate azioni, e pure si continua a persistere in molti comuni, a rifiutare di differenziare i rifiuti ben sapendo che buona parte di essi possono essere riciclati con grande risparmio sulle materie prime contrariamente all’operato che si usa fare, e in più si sa che una buona differenziata rende inutile il termodistruttore.

Gli incendi che si stanno sprigionando nei centri di raccolta- sono quasi certamente di origine dolosa-, forse, fanno parte di un disegno ben definito di quei politici di alto rango che noi stessi abbiamo eletto, lo scopo è ben definito, portare il popolo all’accettazione della sua costruzione, indubbiamente, continuare a produrre rifiuti non conformi non si va da nessuna parte, è necessario incrementare la differenziata magari con nuove tecniche che invogliano a separare i rifiuti.

Le lotte ingaggiate in passato per contrastare le discariche, i siti di stoccaggio e il deposito delle ecoballe sono fallite, come sono naufragati gli impegni assunti dai vari politici, non siamo in Francia, da noi non ci sarà mai la presa della Bastiglia, da noi a vincere è stata…e sarà sempre la politica costringendo il popolo ad accettare le sue decisioni incondizionatamente e in un modo poco democratico, quasi dittatoriale.

Un grande contributo lo potrebbero dare le amministrazioni locali unendo i loro sforzi, pur non avendo potere decisionale in merito, potrebbero organizzare la vita sociale delle loro città, come? Un modo semplice sarebbe quello di premiare i virtuosi e penalizzare seriamente chi arreca danni all’ambiente, la passata legislatura ha visto i vertici del Comune e della soc. Multiservizi battersi armati di sete di giustizia e in tanti casi spuntarla denunciando i trasgressori alla pubblica opinione.

La situazione attuale dei rifiuti senz’altro sta assumendo proporzioni preoccupanti, le amministrazioni dei molti comuni inquinati potrebbero consorziarsi e battersi insieme per un giusto fine, evitare la costruzione del termodistruttore cogliendo due obiettivi in un colpo solo, il primo sarebbe quello di togliere dalle mani di politici e camorristi dalla gestione dell’eco mostro, il secondo sarebbe quello di potenziare la differenziata rendendo inutile la sua costruzione.

sabato 17 novembre 2018

Giugliano, Salvatore Micillo e Antonio Poziello dicono basta all’inceneritore.

Giugliano e dintorni hanno già pagato un alto contributo all’ambiente, migliaia di morti e ammalati di tumori dovrebbero bastare e come chiede Micillo... puntare di più sulla differenziata.

Il portavoce del M5s, nonché sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo e parlamentare del Movimento 5 Stelle, forte anche delle contestazione del Presidente Fico alza la sua voce in merito alla volontà regionale di fare cassa con la costruzione di un nuovo inceneritore da costruire nella zona ex Resit, una zona già fortemente compromessa e martoriata che dopo anni di sfruttamento, invece delle opere di bonifica lo sceriffo intende costruire un altro inceneritore, come si legge sul Mattino.

Anche il sindaco di Giugliano Antonio Poziello è fortemente contrario alla costruzione dell’eco mostro convinto che nuove strategie per potenziare la raccolta differenziata darebbero certamente maggiori risultati sia sul piano ecologico, sia sul piano finanziario perché farebbe allontanare le mani dalla marmellata dei politici compromessi e potenziare il riciclo dei materiali che sono smaltiti come materiali indifferenziati che non fanno altro che dare una mano all’illegalità.

La costruzione dell’inceneritore vanificherebbe tutte le lotte e manifestazioni popolari organizzate e messe in atto contro il produttore di tumori costruito solo per fare cassa mentre invece si può veramente puntare sul potenziamento della differenziata e del compostaggio che darebbe humus in cambio della frazione di umido opportunamente conferita e anche per dire che la nostra zona ha pagato un alto prezzo dovuto alla speculazione e all’affarismo di ci non si fa scrupoli dei tanti minori che si ammalano ogni anno in campana e prettamente nel giuglianese, ADESSO BASTA.

domenica 2 settembre 2018

Napoli, monnezza = ricchezza, il termovalorizzatore non basta più.

Termovalorizzatore di Acerra di nuovo al rallentatore, la gestione dei rifiuti è ancora in forte sofferenza, Napoli si prepara a un’altra brutta figura con il mondo per l’avidità della politica.

Sta facendosi sempre più concreta nella mente dei cittadini che quella del Termovalorizzatore di Acerra sia una manovra incentrata sulla possibilità di portare sui tavoli della grande politica la necessità di costruirne un altro o quanto meno costruire le compostiere, la telenovela della monnezza che diventa oro riprende il suo posto in società, nella società di chi adesso conta ancora per poco e intende sfruttare il momento agitando lo spauracchio che il cuore dell’impianto possa fermarsi e farci affogare nuovamente nei rifiuti.

Visto che negli ultimi anni la gestione dei rifiuti aveva preso il suo normale corso dando la risposta concreta alla sua funzionalità, ecco che improvvisamente ci si accorge che essa ha chiuso i cordoni della borsa per i politici che contano come fregaroli, i rifiuti hanno smesso di erogare milioni a destra e a manca e allora si pensa al diversivo, cioè ai guasti dovuti e pubblicizzati come sforzi dovuti al sovraccarico, dovuto alla grande mole di lavoro che normalmente svolge tutti i giorni.

Quello che lascia perplessi i cittadini riguardo la teoria del malfunzionamento, è che il grande lavoro che esso svolge quotidianamente dovrebbe rientrare nelle previsioni di calcolo delle sue potenzialità distruttive progettuali oltre le quali, dopo il normale esercizio, esso dovrebbe sempre disporre di un’aliquota di sicurezza del 30% minimo, detta percentuale costituisce il minimo applicabile a tutti i progetti per impianti pubblici figuriamoci per l’impianto in oggetto che si vorrebbe far credere al collasso.

Essendo la manovra molto determinata a creare una nuova emergenza rifiuti nel prossimo autunno al fine del raggiungimento dello scopo o della costruzione di un nuovo impianto di trattamento rifiuti oppure la creazione della Compostiere per la quale la politica regionale non si è espressa ancora riguardo alla loro collocazione che sicuramente non sarà molto lontana dal territorio giuglianese essendoci un buon connubio tra i governanti del piccolo e del grande territorio.

venerdì 24 agosto 2018

Carissimi cittadini attenzione: questa sera comincia l’operazione zozzurbi.


Attenti a non farvi beccare con i bustoni neri pieni di materiali differenziabili, in questo caso potrebbero scattare severe sanzioni per i malfattori della raccolta differenziata.
 
Tra poche ore potrebbe scattare l’operazione verità, messa in atto dai vertici responsabili delle soc., Multiservizi volta a mettere in luce quelli che navigano contro la raccolta differenziata, quelli che puntualmente tutte le settimane scaricano una miriade di materiali che normalmente sarebbero riciclabili misti a altri rifiuti non conferiti durante la settimana e depositati puntualmente il venerdì sera, manovra che crea non pochi disagi all’intero comparto dello smaltimento rifiuti.

A precisare, che molti di queste persone che offendono anche i rifiuti settimanali, sono proprio quelli che si lamentano delle strade sporche, delle cicche per terra e di altre nefandezze e che sono proprio loro che prima buttano le cartacce per terra e poi lamentano la latitanza dei netturbini, sono quelli che portano i cani a defecare sui marciapiedi e poi pretendono che sia il Comune a pulire, sono quelli che asseriscono di aver portato il progresso in città, se questo rappresenta il progresso la città è pronta a farne a meno.

Comunque sia, Zozzurbo avvisato mezzo multato, questa categoria di persone facessero veramente attenzione perché forse, delle sanzioni acquisite non riusciranno facilmente a liberarsene come nulla tenenti, perché i loro nomi potrebbero essere inseriti in un albo nero e ricomparire magari all’acquisto di un elettrodomestico o un televisore e vedersi negato l’acquisto senza l’estinzione del debito comunale.

giovedì 23 agosto 2018

Qualiano, annuncio ai trasgressori della raccolta differenziata: dal 25 agosto la musica cambia.

La dirigenza della Multiservizi è decisa a dare una stretta più rigorosa per il controllo dei rifiuti indifferenziati, dal prossimo venerdi iniziano controlli e sanzioni agli indisciplinati.

Vista l’indifferenza mostrata finora alle richieste del dovuto e improcastinabile rispetto al giusto conferimento dei rifiuti diramate dai tanti social oltre che dalla dirigenza della Multiservizi fino ad oggi non considerata dai Zozzurbi che finora hano contunuato a praticare la miscelazione dei vari componenti nascosti negli enormi bustoni neri con la falsa consapevolezza che il venerdi viene ritirato di tutto provocando costi di smaltimento incisivi che riducono i benefici in favorie della collettività oculata, N.B. i rifiuti non conformi sarano lasciati a terra e non ritirati.
La meritoria decisione di applicare i controlli in forma più rigorosa incontra senz’altro i favori popolari, infatti, i cittadini sperano proprio nelle giuste e dovute sanzioni applicate ai trasgressori per riportare la R. D. nelle programmate proporzioni, considerando che solo sanzionandoli questi contrabbandieri dei rifiuti possono capire l’importanza di un giusto e corretto conferimento dei rifiuti essenziale per rientrare nei canoni della vivibilità e del giusto riciclo dei materiali.

venerdì 10 agosto 2018

Qualiano, sig. Sindaco, adesso tocca a Lei bandire questi volgari bustoni neri?

Potrebbe mettere in atto la legge n° 116 dell'11/08/2014 la quale vieta, non solo l’uso dei bustoni neri, ma anche la loro vendita, per la quale sono previste severe sanzioni.

Visto il perdurare del grande senso d’inciviltà che continua a contraddistinguere e ad offendere la cittadinanza qualianese a causa dell’uso indiscriminato dei bustoni neri che il venerdì sera, accumulati un po’ dappertutto, pieni dei rifiuti che sono tutt’altro che indifferenziati, occultati dal catrame nero della composizione dei bustoni che non lasciano intravvedere il contenuto e che inondano la città con la loro vergognosa e massiccia presenza svergognando i tanti cittadini virtuosi.

La passata Amministrazione ha cercato di porre un deterrente al fenomeno ma, purtroppo, senza convinzione, adesso ci sono tutti i presupposti per affrontare e vincere questo sistema di commercializzazione dei famosi bustoni neri non solo con il controllo del contenuto e sanzionando gli indisciplinati ma colpendo alla base la loro diffusione, vietandone la vendita categoricamente e accettando solo quella trasparente e perfettamente biodegradabile nel rispetto della legge e della salute nostra a dei nostri figli.

Sarebbe pienamente tempo di porre in essere la norma UNI EN 13432, che vieta appunto la commercializzazione di prodotti inquinanti come appunto sono considerati gli incriminati BUSTONI NERI OCCULTANTI, vista l’inefficacia dei passati controlli superficiali, è giunto il momento di colpire la fonte del fenomeno, cioè la commercializzazione di questi orrendi bustoni che oltretutto, a detta degli esperti del settore, inquinano molto più di una petroliera, quindi, vietarne il commercio significa anche porre le spalle al muro per l’Amministrazione cittadina.

Visto che la nuova Amministrazione ha dei buoni propositi di Governo della città, e che si trova all’inizio del suo mandato sembra proprio giunto il momento di applicare la legge a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di ogni ordine e grado nel rispetto del programma elettorale e del patto stipulato con gli elettori che si aspettano proprio un’inversione di rotta e la navigazione per mari sicuri e scevri da scogliere e secche nascoste dimostrando di avere a cuore il futuro del territorio.

Dopo il fallimento delle buone intenzioni della passata Amministrazione che rovistando nei bustoni riuscì a sanzionare interi condomini e diversi fuorilegge dei rifiuti, sanzioni però che non sono state onorate tranne che in pochi casi, a questo punto non resta altro da fare che accordarsi con altri sindaci dei comuni limitrofi e vietare severamente la vendita di questi prodotti cercando di fermare il problema alla fonte togliendo dalle mani dei zozzurbi l’elemento principale, il bustone nero come la sua anima.

sabato 4 agosto 2018

Napoli, il termovalorizzatore torna a pieno regime ma intanto è stata creata l’emergenza.

Compattatori in attesa dello scarico.
Malfunzionamento, oppure rallentamento voluto apposta per creare un’altra emergenza rifiuti pilotata per costringere ad accettare e istallare le compostiere.

Starebbe insediandosi sempre di più nella mente dei campani che quella del malfunzionamento del termovalorizzatore di Acerra sarebbe stata una manovra studiata dal ras regionale per creare un’altra emergenza rifiuti allo scopo o di spillare quattrini dalle casse dello Stato che al momento hanno il grande obiettivo di far quadrare le spese e far ripartire l’economia italiana nel rispetto del contratto di Governo come stabilito dai due ministri, oppure l’istallazione delle compostiere.

Il precario sistema dei rifiuti campani che in questo momento starebbe avendo il sopravvento sul regolare ciclo di smaltimento, giustificherebbe l’avanzamento dell’ipotesi della creazione delle compostiere che come idea non sarebbe male, in quanto trasformerebbe l’umido in fertilizzanti utili all’agricoltura, resta solo da conoscere il sito di stoccaggio di detti impianti che producono esalazioni e odori pestilenziali, bisognerebbe tenere in debito conto cha la terra dei fuochi ha già dato un alto contributo di vite umane per cui sarebbe il caso di localizzarle altrove.

martedì 24 luglio 2018

Smaltimento ecoballe: dov’è finito il programma politico di De Luca, tutto in fumo.

In base al nuovo programma smaltimento ci vorrebbero ancora otto anni per mandarle via, che fine hanno fatto i finanziamenti erogati e il vecchio programma con le gare d’appalto?
Gira e rigira, le ecoballe sono ancora al loro posto, scoppiata la balla dello smaltimento all’estero, delle assegnazioni delle varie fasi mediante le quali si sarebbero dovute smaltire in poco tempo le montagne di balle avvolte nel cellofane portandole all’estero, progetto per il quale il passato governo stanziò anche fior di milioni alla Regione Campania, adesso si scopre che le ditte che avrebbero dovuto eseguire il lavoro di smaltimento non sono più in grado di mantenere l’impegno assunto, mentre le balle aumentano invece di diminuire.

Secondo le ultime notizie in merito alla monnezza e ai monnezzari che nel frattempo ancora continuano a campare grazie a essa in barba ai programmi, alle gare d’appalto, alle ditte concorrenti, ai curriculum presentati dai vari partecipanti alle varie fasi di gara, occorrerebbero non meno di otto anni per liberarsi definitivamente delle balle accumulate durante l'emergenza dei rifiuti in Campania, ovviamente questo dopo la realizzazione dei due impianti che fanno parte de programma della Regione da dislocare in un sito da stabilire.

Nuovo programma di smaltimento, nuova richiesta di finanziamento, altro eventuale esborso di denaro pubblico necessario per finanziare l’ennesimo gioco di potere ideato ai danni dei cittadini ai quali resterebbero le sagome dei nuovi impianti e le emissioni pestilenziali delle eterne ecoballe accatastate e mai smaltite ma che hanno il grande potere di far produrre nuove idee per giustificare nuovi finanziamenti a perdere.
 

martedì 10 luglio 2018

Qualiano, arriva la tanto attesa deblattazione e successivamente la derattizzazione.

In molti rioni della città si sente la necessità di questi interventi vista l’invasione d’insetti e roditori disgustosi e pericolosi.

Con l’innalzamento delle temperature dai tombini e dalle griglie stradali e facile imbattersi nella fuoriuscita sia di blatte che di ratti, molti cittadini lamentano l’urgente necessità degli interventi da fare, al riguardo va fatta una considerazione, siccome queste operazioni vengono appaltate a ditte specializzate che eseguono il lavoro in perfetta autonomia e nelle ore notturne senza i dovuti controlli, i cittadini sono sicuri che sarà eseguito un buon lavoro?

Sarebbe buona cosa se quelli che nella notte stabilita, sentito il rumore dei mezzi impiegati per eseguire il lavoro vigilassero sul tipo di lavori che gli addetti intendono effettuare per due importanti motivi, primo per segnalare alla nuova Amministrazione le eventuali deficienze riscontrate al fine di renderla edotta per difendere i diritti dei cittadini, secondo, vista l’importanza dell’intervento fatto a spese della cittadinanza, perché non pretendere e avere un buon servizio.

È tempo che i cittadini prendano coscienza che i lavori che il Comune appalta per l’ordinaria amministrazione sono pagati con i soldi dei contribuenti e quindi ogni cittadino deve sentirsi un potenziale committente, la ditta interessata ed esecutrice potrebbe essere tentata di ridurre il quantitativo dei medicinali per risparmiare, convinta di poter fare lo stesso un buon lavoro e risparmiare sulla materia prima, cosa senz’altro non possibile, quindi… VIGILARE!!!

domenica 29 aprile 2018

Raccolta non differenziata, la trasgressione sta creando gravi disagi allo Stir di Giugliano

Camion fermi in attesa dello scarico.
Lo Stir di Giugliano si trova in grandi difficoltà, colonne di camion per la raccolta dei rifiuti sono fermi e incolonnati in attesa di scaricare.

Le difficoltà che si riscontrano allo Stir sono quelle dello smaltimento e della selezione dei materiali, in modo particolare per la raccolta del venerdì che nella città di Qualiano è destinata al materiale indifferenziato, evidentemente gran parte della cittadinanza ancora non ha capito quali sono i materiali indifferenziati nonostante la società addetta alla raccolta abbia più volte dato i volantini illustrativi per invogliare il pubblico a conferire i materiali in modo oculato.

Nonostante tutto si riscontra un’ostilità alle buone regole in tutta la città, infatti, il venerdì sera la città cambia di colore assumendo quello dei bustoni neri usati per smaltire i prodotti di diverso genere che normalmente andrebbero conferiti regolarmente nei diversi giorni della settimana agevolando le operazioni di recupero dei materiali riciclabili, invece si preferisce buttare tutto nei bustoni, forse credendo di fare un dispetto alla Multiservizi spa non sapendo di creare un boomerang che ritorna contro gli stessi trasgressori.

Infatti, si starebbero verificando nei centri di raccolta e vagliatura dei rifiuti grandi difficoltà nella separazione degli stessi, lavoro che dovrebbe essere normalmente svolto dai cittadini conferendo i rifiuti giusti nel giorno giusto, questo come già spiegato in altre occasioni darebbe grandi benefici, come un maggiore recupero del vetro, della plastica e della carta, prodotti dai quali la società trae degli utili che favoriscono anche i cittadini apportando riduzioni della Tari oltre a non intasare e sovraccaricare gli Stir di un gravoso lavoro che intasa e blocca i camion penalizzando il normale giro per la raccolta.

venerdì 27 aprile 2018

Qualiano, erano anni che non si vedevano strade e marciapiedi puliti.



Sarà merito delle imminenti elezioni, sarà merito dell’apporto esterno degli addetti con carrellino ramazza e paletta, ma è un piacere vedere la città pulita.

Strade e marciapiedi ripuliti come non si vedevano dal lontano agosto 2013, quando la città si svuotò in occasione delle ferie e la Multiservizi riuscì a pulire alla grande le aree pubbliche della città, purtroppo con il rientro dei vacanzieri tutto ritornò miseramente come prima annullando il bellissimo effetto precedente che aveva dato a molti, l’illusione di trovarsi in un’altra dimensione.

In questo periodo grazie all’insperato aiuto dato dalle risorse esterne inviate dalla Regione, come ben spiegato dalle fonti politiche, la città in larga parte è stata ripulita e forse nei prossimi giorni avremo il piacere di apprezzarla sotto una diversa immagine, senza cartacce, buste di plastica e materiali vari senza dimenticare gli escrementi canini che inevitabilmente molti cittadini portano non volendo nelle loro case in larga parte per colpa dei loro padroni.

A questo punto è doveroso fare un appello a tutti i cittadini di qualiano, residenti e non residenti, assodato che la città pulita è senzaltro più bella e gratificante e che queste persone addette alla pulizia non facendo parte dell’organico comunale, dopo le elezioni si prospetta che andranno via, perché non abituarsi a non buttare le cartacce per terra ma depositarle negli appositi cestini comunali disseminati sui marciapiedi cittadini continuando a tenere orgogliosamente le aree cittadine pulite.

Consapevoli del fatto che gli ex addetti comunali che svolgevano questo importante servizio non ci sono più, che di assumerne altri non se ne parla nemmeno, perche non farsi furbi e cambiare le cattive abitudini che finora hanno solo portato all’insudiciamento della città dando a essa un’immagine di arretratezza e di inciviltà, magari insegnando anche ai piccoli a non sporcare e tenere in mano la cartaccia per buttarla nel contenitore comunale dove un’addetto provvederà a sostituire la busta.

In una società civile non si deve sporcare ne tantomeno si può pensare di avere il diritto di farlo solo perché si paga regolarmente la Tari, si commetterebbe un peccato d’ignoranza, è tempo di farsi furbi e sfruttare il momento favorevole offerto temporaneamente dal personale esterno con la loro opera, abituandosi a non sporcare darà la continuità a tenere la città pulita, e poi, se si presta attenzione a non sporcare quando ci si trova in altre città, perche farlo in casa propria?

venerdì 15 dicembre 2017

Traffico dei rifiuti nel fiorentino, «I bambini, che muoiano, non m’importa nulla»: intercettati gli autori del traffico.

Discarica tipo.
 Sei ignobili persone toscane sono state arrestate dalla Dda del Capoluogo, stoccavano abusivamente rifiuti pericolosi vicino una Scuola.

Non meno di tre tir ogni settimana, sarebbero arrivavate nelle discariche del Livornese spediti da una ditta di Prato, la Fbn srl, specializzata nel trattamento dei rifiuti, in molti casi, come dimostrano alcuni filmati delle telecamere nascoste dagli investigatori, gli indagati si limitavano a far transitare i tir carichi di rifiuti speciali pericolosi nei cortili delle ditte specializzate nello smaltimento, da dove uscivano subito dopo senza che fosse stato eseguito alcun trattamento, entravano come pericolosi e ne uscivano classificati come ordinari per essere stoccati nelle discariche.

Da un’intercettazione telefonica, uno degli arrestati, messo sull’avviso che quello che stava facendo poteva arrecare danni irreversibili ai piccoli alunni della vicina scuola, rispondeva usando una tecnica da vero criminale per la pericolosità di quanto stavano combinando «Non m’importa nulla dei bambini che si sentono male - prosegue l'uomo senza sapere di essere intercettato -, io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti».

Questa criminalità da strapazzo minimizza anche i fattacci che sarebbero stati combinati in Campania a opera della camorra, fattacci che poi si sono dimostrati ininfluenti ai fini dei grandi disastri ambientali temuti e sbandierati al solo scopo di distruggere la rinomata produzione ortofrutticola e imporre nei mercati la frutta prodotta nelle regioni del centronord che altrimenti non sarebbe mai decollata com’è avvenuto.

sabato 9 dicembre 2017

Giugliano, ecoballe campane, gira e rigira nella nostra terra vogliono trattarle.



Al Comune di Giugliano, secco no degli esponenti Pd alla realizzazione dell'impianto trattamento ecoballe che dovrebbe rilavorare le balle di rifiuti di Taverna del re.

Ambientalisti e associazioni in rivolta contro la costruzione dell’impianto per i rifiuti che dovrebbe sorgere al Ponte Riccio, il nuovo impianto dovrebbe vagliare ulteriormente i rifiuti indifferenziati da quelli riciclabili, l’iniziativa ha provocato un forte scontro sulla paventata realizzazione a Giugliano dell'impianto - previsto dal piano straordinario varato dalla Regione a fine 2015 - che dovrebbe lavorare le balle di rifiuti di Taverna del re, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.

Gli ambientalisti, e i partiti dell'opposizione sono fermamente contrari, con loro, anche alcuni uomini del Pd cittadino, il territorio giuglianese ha già dato tanto, sia in questioni ambientali sia in quella di vite umane sacrificate pagando un alto prezzo assoggettato all’affarismo e all’incapacità governativa, il tutto sembrerebbe un modo di nascondere e coprire le ultime malefatte e negligenze dovute al fallimento dello smaltimento delle ecoballe previsto nel piano De Luca.

L’Amministrazione Poziello sembra essere d’accordo con la linea richiesta che occulterebbe il cattivo operato di De Luca dimostrandosi disponibili a diventare una marionetta nelle mani del governatore puparo, persistere nel voler martirizzare ancora il popolo con la costruzione di un nuovo impianto adiacente al sito di stoccaggio solo perché sarebbe vicino al deposito fa a pugni con il programma deluchiano che le voleva smaltire all’estero con costi enormi, ma che fine hanno fatto milioni di euro destinati al piano di smaltimento?