Continuare e creare immense piramidi di balle di rifiuti e ammassarle non porta da nessuna parte, il negativo risultato di questa politica lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, cosa fare?
La speranza di potersi arricchire con la costruzione degli ecomostri da parte di chi decide in nome del popolo e senza chiedere il suo consenso, è un dato inoppugnabile, a dargli manforte è la diffusa testardaggine di chi si rifiuta di differenziare i rifiuti contribuendo irresponsabilmente alla costruzione delle piramidi di eco balle, di chi accende i fuochi per pochi euro allo schioccare delle dita dei camorristi al soldo della politica affaristica.
La Sanità ha reso edotti tutti i cittadini in merito ai mortali e tumorali risultati che derivano dagli incendi dei rifiuti e le malattie respiratorie che scaturiscono da queste scelerate azioni, e pure si continua a persistere in molti comuni, a rifiutare di differenziare i rifiuti ben sapendo che buona parte di essi possono essere riciclati con grande risparmio sulle materie prime contrariamente all’operato che si usa fare, e in più si sa che una buona differenziata rende inutile il termodistruttore.
Gli incendi che si stanno sprigionando nei centri di raccolta- sono quasi certamente di origine dolosa-, forse, fanno parte di un disegno ben definito di quei politici di alto rango che noi stessi abbiamo eletto, lo scopo è ben definito, portare il popolo all’accettazione della sua costruzione, indubbiamente, continuare a produrre rifiuti non conformi non si va da nessuna parte, è necessario incrementare la differenziata magari con nuove tecniche che invogliano a separare i rifiuti.
Le lotte ingaggiate in passato per contrastare le discariche, i siti di stoccaggio e il deposito delle ecoballe sono fallite, come sono naufragati gli impegni assunti dai vari politici, non siamo in Francia, da noi non ci sarà mai la presa della Bastiglia, da noi a vincere è stata…e sarà sempre la politica costringendo il popolo ad accettare le sue decisioni incondizionatamente e in un modo poco democratico, quasi dittatoriale.
Un grande contributo lo potrebbero dare le amministrazioni locali unendo i loro sforzi, pur non avendo potere decisionale in merito, potrebbero organizzare la vita sociale delle loro città, come? Un modo semplice sarebbe quello di premiare i virtuosi e penalizzare seriamente chi arreca danni all’ambiente, la passata legislatura ha visto i vertici del Comune e della soc. Multiservizi battersi armati di sete di giustizia e in tanti casi spuntarla denunciando i trasgressori alla pubblica opinione.
La situazione attuale dei rifiuti senz’altro sta assumendo proporzioni preoccupanti, le amministrazioni dei molti comuni inquinati potrebbero consorziarsi e battersi insieme per un giusto fine, evitare la costruzione del termodistruttore cogliendo due obiettivi in un colpo solo, il primo sarebbe quello di togliere dalle mani di politici e camorristi dalla gestione dell’eco mostro, il secondo sarebbe quello di potenziare la differenziata rendendo inutile la sua costruzione.
La speranza di potersi arricchire con la costruzione degli ecomostri da parte di chi decide in nome del popolo e senza chiedere il suo consenso, è un dato inoppugnabile, a dargli manforte è la diffusa testardaggine di chi si rifiuta di differenziare i rifiuti contribuendo irresponsabilmente alla costruzione delle piramidi di eco balle, di chi accende i fuochi per pochi euro allo schioccare delle dita dei camorristi al soldo della politica affaristica.
La Sanità ha reso edotti tutti i cittadini in merito ai mortali e tumorali risultati che derivano dagli incendi dei rifiuti e le malattie respiratorie che scaturiscono da queste scelerate azioni, e pure si continua a persistere in molti comuni, a rifiutare di differenziare i rifiuti ben sapendo che buona parte di essi possono essere riciclati con grande risparmio sulle materie prime contrariamente all’operato che si usa fare, e in più si sa che una buona differenziata rende inutile il termodistruttore.
Gli incendi che si stanno sprigionando nei centri di raccolta- sono quasi certamente di origine dolosa-, forse, fanno parte di un disegno ben definito di quei politici di alto rango che noi stessi abbiamo eletto, lo scopo è ben definito, portare il popolo all’accettazione della sua costruzione, indubbiamente, continuare a produrre rifiuti non conformi non si va da nessuna parte, è necessario incrementare la differenziata magari con nuove tecniche che invogliano a separare i rifiuti.
Le lotte ingaggiate in passato per contrastare le discariche, i siti di stoccaggio e il deposito delle ecoballe sono fallite, come sono naufragati gli impegni assunti dai vari politici, non siamo in Francia, da noi non ci sarà mai la presa della Bastiglia, da noi a vincere è stata…e sarà sempre la politica costringendo il popolo ad accettare le sue decisioni incondizionatamente e in un modo poco democratico, quasi dittatoriale.
Un grande contributo lo potrebbero dare le amministrazioni locali unendo i loro sforzi, pur non avendo potere decisionale in merito, potrebbero organizzare la vita sociale delle loro città, come? Un modo semplice sarebbe quello di premiare i virtuosi e penalizzare seriamente chi arreca danni all’ambiente, la passata legislatura ha visto i vertici del Comune e della soc. Multiservizi battersi armati di sete di giustizia e in tanti casi spuntarla denunciando i trasgressori alla pubblica opinione.
La situazione attuale dei rifiuti senz’altro sta assumendo proporzioni preoccupanti, le amministrazioni dei molti comuni inquinati potrebbero consorziarsi e battersi insieme per un giusto fine, evitare la costruzione del termodistruttore cogliendo due obiettivi in un colpo solo, il primo sarebbe quello di togliere dalle mani di politici e camorristi dalla gestione dell’eco mostro, il secondo sarebbe quello di potenziare la differenziata rendendo inutile la sua costruzione.
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