mercoledì 10 giugno 2015

Altro scandalo nelle Onlus, bancarotta fraudolenta per le case di cura “Divina Provvidenza”.

Dieci persone sono risultate implicate a vario titolo nell’indagine per bancarotta fraudolenta a carico dell’Associazione case di cura “Divina Provvidenza”.

Dieci persone sono state tratte in arresto dalla Guardia di Finanza, tre in carcere e sette ai domiciliari accusati di frode a vario titolo, ci sarebbe anche il senatore Ncd Antonio Azzolini tra i destinatari del provvedimento d’arresto, la notifica per l’arresto è stata già presentata in Parlamento, tra le dieci persone implicate nello scandalo, ci sono anche due suore, messe a capo dell’associazione con poteri direttivi e amministrativi.

Gli indagati a vario titolo implicati nel crac sono venticinque, tra di loro compaiono professionisti, ex amministratori della Cdp e politici locali, i loro nomi appaiono tutti coinvolti nei vari episodi di dissipazione e distrazione delle risorse finanziarie dell’associazione che riguarderebbero la modica somma di 500 milioni di euro di debiti a carico della Congregazione Ancelle Divina Provvidenza con sedi a Bisceglie, Foggia e Potenza.

Ammonterebbero a circa 350 milioni di euro solo i debiti nei confronti dello Stato, a nove dei dieci destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Trani Rosella Volpe su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Giannella e del sostituto procuratore Silvia Curone, la Procura contesta il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati.

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