Come siamo riusciti a distruggere il commercio qualianese.
Mediante la colossale riduzione degli stalli parcheggi in favore delle inutili aree pedonali, la variante della viabilità e altre genialità, siamo riusciti orgogliosamente a raggiungere lo scopo.
La metamorfosi che ha subito la
nostra città negli ultimi tempi resterà nella sua storia e forse diventerà
anche materia di studio per le nuove generazioni che non conoscono la realtà
cittadina che è stata violentata e devastata da una progettualità indecorosa,
irriverente e manchevole di rispetto da molteplici punti di vista, una pagina
nera che non è stata mai accettata dalla cittadinanza consapevole che avrebbe
stravolto il suo equilibrio.
Il grande torto dei cittadini è
stato quello di credere e accettare speranzoso opere che avrebbero portato
benefici collettivi, non capendo che questo progetto avrebbe solo favorito e spinto la cittadinanza verso i vasti centri
commerciali impoverendo del tutto le secolari attività commerciali presenti
nella nostra città compreso la religione che con l’interdizione delle auto
negli spazi circostanti la Chiesa ha precluso la frequentazione della stessa a
chi non è in buona forma fisica.
Insomma, alla luce di quanto è
stato fatto fino a oggi la cittadinanza ha dovuto solo subire l’oltraggio
dell’imposizione di lavori poco gratificanti con l’unico torto di non essersi
ribellato e chiesto spiegazioni in merito ai lavori eseguiti in modo poco
professionali e senza controlli che hanno generato solo mal di pancia popolari
oltre allo spegnimento di vivacità e vivibilità nella collettività, i cittadini
sono proprio convinti di aver perso tanto e che stavano molto meglio prima.
Ad avvalorare quanto espresso, finalmente,
è arrivata la denuncia dei partiti d’opposizione molto dettagliata e concisa
nelle motivate e giuste richieste di modifica, per questo, ancora una volta le bacheche
cittadine sono state tappezzate di manifesti che chiedono spiegazioni a chi di
dovere anche omettendo di denunciare il pessimo stato dei lavori eseguiti che sono
sotto gli occhi di tutti.
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