Potrebbe mettere in atto la legge n° 116 dell'11/08/2014 la quale vieta, non solo l’uso dei bustoni neri, ma anche la loro vendita, per la quale sono previste severe sanzioni.
Visto il perdurare del grande senso d’inciviltà che continua a contraddistinguere e ad offendere la cittadinanza qualianese a causa dell’uso indiscriminato dei bustoni neri che il venerdì sera, accumulati un po’ dappertutto, pieni dei rifiuti che sono tutt’altro che indifferenziati, occultati dal catrame nero della composizione dei bustoni che non lasciano intravvedere il contenuto e che inondano la città con la loro vergognosa e massiccia presenza svergognando i tanti cittadini virtuosi.
La passata Amministrazione ha cercato di porre un deterrente al fenomeno ma, purtroppo, senza convinzione, adesso ci sono tutti i presupposti per affrontare e vincere questo sistema di commercializzazione dei famosi bustoni neri non solo con il controllo del contenuto e sanzionando gli indisciplinati ma colpendo alla base la loro diffusione, vietandone la vendita categoricamente e accettando solo quella trasparente e perfettamente biodegradabile nel rispetto della legge e della salute nostra a dei nostri figli.
Sarebbe pienamente tempo di porre in essere la norma UNI EN 13432, che vieta appunto la commercializzazione di prodotti inquinanti come appunto sono considerati gli incriminati BUSTONI NERI OCCULTANTI, vista l’inefficacia dei passati controlli superficiali, è giunto il momento di colpire la fonte del fenomeno, cioè la commercializzazione di questi orrendi bustoni che oltretutto, a detta degli esperti del settore, inquinano molto più di una petroliera, quindi, vietarne il commercio significa anche porre le spalle al muro per l’Amministrazione cittadina.
Visto che la nuova Amministrazione ha dei buoni propositi di Governo della città, e che si trova all’inizio del suo mandato sembra proprio giunto il momento di applicare la legge a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di ogni ordine e grado nel rispetto del programma elettorale e del patto stipulato con gli elettori che si aspettano proprio un’inversione di rotta e la navigazione per mari sicuri e scevri da scogliere e secche nascoste dimostrando di avere a cuore il futuro del territorio.
Dopo il fallimento delle buone intenzioni della passata Amministrazione che rovistando nei bustoni riuscì a sanzionare interi condomini e diversi fuorilegge dei rifiuti, sanzioni però che non sono state onorate tranne che in pochi casi, a questo punto non resta altro da fare che accordarsi con altri sindaci dei comuni limitrofi e vietare severamente la vendita di questi prodotti cercando di fermare il problema alla fonte togliendo dalle mani dei zozzurbi l’elemento principale, il bustone nero come la sua anima.
Visto il perdurare del grande senso d’inciviltà che continua a contraddistinguere e ad offendere la cittadinanza qualianese a causa dell’uso indiscriminato dei bustoni neri che il venerdì sera, accumulati un po’ dappertutto, pieni dei rifiuti che sono tutt’altro che indifferenziati, occultati dal catrame nero della composizione dei bustoni che non lasciano intravvedere il contenuto e che inondano la città con la loro vergognosa e massiccia presenza svergognando i tanti cittadini virtuosi.
La passata Amministrazione ha cercato di porre un deterrente al fenomeno ma, purtroppo, senza convinzione, adesso ci sono tutti i presupposti per affrontare e vincere questo sistema di commercializzazione dei famosi bustoni neri non solo con il controllo del contenuto e sanzionando gli indisciplinati ma colpendo alla base la loro diffusione, vietandone la vendita categoricamente e accettando solo quella trasparente e perfettamente biodegradabile nel rispetto della legge e della salute nostra a dei nostri figli.
Sarebbe pienamente tempo di porre in essere la norma UNI EN 13432, che vieta appunto la commercializzazione di prodotti inquinanti come appunto sono considerati gli incriminati BUSTONI NERI OCCULTANTI, vista l’inefficacia dei passati controlli superficiali, è giunto il momento di colpire la fonte del fenomeno, cioè la commercializzazione di questi orrendi bustoni che oltretutto, a detta degli esperti del settore, inquinano molto più di una petroliera, quindi, vietarne il commercio significa anche porre le spalle al muro per l’Amministrazione cittadina.
Visto che la nuova Amministrazione ha dei buoni propositi di Governo della città, e che si trova all’inizio del suo mandato sembra proprio giunto il momento di applicare la legge a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di ogni ordine e grado nel rispetto del programma elettorale e del patto stipulato con gli elettori che si aspettano proprio un’inversione di rotta e la navigazione per mari sicuri e scevri da scogliere e secche nascoste dimostrando di avere a cuore il futuro del territorio.
Dopo il fallimento delle buone intenzioni della passata Amministrazione che rovistando nei bustoni riuscì a sanzionare interi condomini e diversi fuorilegge dei rifiuti, sanzioni però che non sono state onorate tranne che in pochi casi, a questo punto non resta altro da fare che accordarsi con altri sindaci dei comuni limitrofi e vietare severamente la vendita di questi prodotti cercando di fermare il problema alla fonte togliendo dalle mani dei zozzurbi l’elemento principale, il bustone nero come la sua anima.
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