venerdì 13 novembre 2020

Nuove restrizioni emanate dal sindaco di Qualiano per proteggere i suoi cittadini.

R. De Leonardis sindaco di Qualiano: foto di reperorio


Stretta anti Covid del sindaco Raffaele De Leonardis che ha firmato oggi un'ordinanza con rigorose norme anti contagio che saranno tenuti a rispettare tutti i cittadini di Qualiano.


I provvedimenti - sulla falsariga di quelli già adottati a Giugliano - sono volti ad evitare il rischio di possibili assembramenti nel territorio comunale per l'oggettiva difficoltà, specie in alcune fasce orarie della giornata, di contenere la presenza di persone che affollano i pubblici esercizi, strade e piazze cittadine.

Fermo l’obbligo di indossare la mascherina, la stessa deve essere indossata correttamente, ovvero deve coprire dal mento al di sopra del naso: indossare irregolarmente la mascherina, come ad esempio tenerla sotto il mento equivale a non indossarla e configura inottemperanza alle prescrizioni imposte per contenere il diffondersi dell'emergenza epidemiologica.
Questi tutti i provvedimenti adottati dal sindaco

Nelle aree pubbliche o aperte al pubblico del territorio cittadino di Qualiano, in tutte le ore del giorno, è fatto divieto assoluto di fumare, data l’incompatibilità di tale azione con l’uso della mascherina. Il divieto è esteso all’utilizzo di qualsiasi strumento per il fumo, compresa la sigaretta elettronica.
Nelle aree pubbliche, o aperte al pubblico, del territorio cittadino di Qualiano in tutte le ore del giorno è fatto divieto assoluto di consumo di cibi e bevande analcoliche o alcoliche di qualsiasi gradazione, data l’incompatibilità di tale azione con l’uso della mascherina.

Dalle ore 18:00 alle ore 5.00 del giorno seguente nelle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, gelaterie, pasticcerie) i locali interni e le aree esterne destinate alla somministrazione, dovranno essere sgomberati dagli avventori/clienti e chiusi al pubblico da parte dei titolari delle stesse attività (le eventuali sedute esterne dovranno essere ritirate, ove possibile, all’interno di locali chiusi ovvero rese inservibili tramite ad esempio catenelle, nastri, pannelli) fermo restando le disposizioni nazionali e regionali relative al delivery ed all’asporto.

Dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di ogni giorno, fino a nuova disposizione, è fatto divieto ai minori di anni 18 di circolare nei luoghi pubblici senza essere accompagnati da un genitore o altro adulto familiare; l’accompagnatore dovrà vigilare sul rispetto da parte di questi delle disposizioni sul distanziamento fisico e sull’utilizzo dei DPI.
Su aree e strade pubbliche è vietato lo stazionamento di pedoni in numero superiore a quattro unità anche a prescindere dal rispetto delle misure di distanziamento interpersonale e anti assembramento e con deroga per i soli componenti di un unico nucleo familiare e per persone conviventi.

In Piazza Nino Bixio, Piazza del Popolo, Piazza De Gasperi, Piazza D’Annunzio e nei giardinetti di Via Rosselli, dalle ore 18,00 alle ore 22,00 è fatto divieto assoluto da parte dei cittadini di stazionare, creare assembramenti, consumare cibo e bevande in piedi o seduti sulle panchine.

E’ sospeso il mercato settimanale fino a nuove disposizioni. E’ vietata l’attività del commercio in forma itinerante di tutte le categorie commerciali, su tutto il territorio comunale, di operatori provenienti da altri comuni.

L’accesso alla villa comunale è consentito dalle ore 07.00 alle ore 14,00 dal lunedì alla domenica. L’accesso è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. E’ consentito l’accesso ai minori assieme ai familiari o ad altre persone abitualmente conviventi e deputati alla loro cura.

E’ fatto divieto di occupare con sedie e tavolini il suolo pubblico o i marciapiedi all’esterno di circoli sportivi anche se affiliati al Coni o a categorie sportive riconosciute, culturali e ricreativi e di stazionare al fine di evitare assembramenti e mantenere il distanziamento sociale.
E’ fortemente raccomandato ai cittadini ultra sessantacinquenni di limitare le uscite dalla propria abitazione ai soli casi di reale necessità o per problemi di salute.

A causa delle spiacevoli notizie che arrivano sulla sua scrivania, quelle che a prima vista possono sembrare forti limitazioni alla libertà personale, in effetti, non sono altro che accorgimenti volti a salvaguardare la salute di tutti i cittadini , compreso i tanti negazionisti che finora sono stati restii ad accettare le regole per la salvaguardia della salute di tutta la sua cittadinanza. Tutti dobbiamo contribuire nel nostro piccolo, ad annientare la Pandemia. Grazie Sindaco per quello che fai per noi.

 

                        Società  Sal. Pi.    

assistenza e installazione di:                                                                                       
                                                                              

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venerdì 6 novembre 2020

Il Sud da sempre attenzionato, ma è il Nord a vantare menti predisposte agli affari illeciti.

Foto: Il fatto quotidiano.
Pubblichiamo integralmente un’articolo del Fatto quotidiano del giorno 6/11/2020, sembrerebbe una cosa inverosimile, e invece è una vera e propria FURBATA.

 
La Regione Lombardia comprerà 150mila vaccini antinfluenzali da un piccolo studio dentistico di Bolzano: affare da 2,7 milioni, stessa Regione dei falsi camici.
Bando lampo (chiuso dopo 24 ore) di Aria aggiudicato il 29 ottobre da Studio Dr. Mak & Dr. D’Amico Srl, una società costituita il 30 settembre scorso con un capitale sociale di 10mila euro. Come principale attività gestisce uno studio di dentisti in Alto Adige. Ha offerto 120mila dosi di Influvac Tetra a 17,85 euro l’una e 30mila di FluQuadri a 18,90 l’una. Il dg della centrale acquisti regionale: "Se ha i requisiti per poterlo fare, non c’è nessun problema dal punto di vista della legittimità”

La grande Regione Lombardia da chi comprerà 150mila vaccini antinfluenzali per oltre 2,7 milioni di euro? Da un piccolo studio dentistico di Bolzano. Sembra una boutade, invece è l’ultima puntata del pasticcio della giunta di Attilio Fontana su una campagna vaccinale partita in ritardo e con dosi carenti dopo un’incredibile sequela di errori. Tanto che lo scorso 28 ottobre è stata pubblicato in fretta e furia l’ultimo bando di Aria, la centrale acquisti regionale. Il decimo, un bando lampo rimasto aperto solo 24 ore. Tempo comunque sufficiente perché entro il 29 ottobre arrivasse un’offerta, quella dello Studio Dr. Mak & Dr. D’Amico Srl, una società che come principale attività gestisce uno studio di dentisti di Bolzano.
 

Lo studio ha un sito online registrato nel 2007 e fino a qualche tempo fa collegato a una società messa in liquidazione e,
secondo i documenti reperibili in camera di commercio, chiusa nel 2017. La nuova società, invece, è nata poco più di un mese fa, con un atto costitutivo siglato a Bolzano il 30 settembre 2020, solo qualche settimana prima di aggiudicarsi il bando di Regione Lombardia. Ne sono amministratori e soci il dentista Lars D’Amico e la specialista in ortodonzia Rozmary Mak D’Amico. I servizi offerti sul sito ai pazienti vanno dalla chirurgia orale, all’estetica della bocca, alla prevenzione e cura dei denti. Nessun riferimento al commercio di vaccini, benché nell’oggetto sociale riportato nello statuto si legga che oltre alle attività più tradizionali di uno studio dentistico, la società si potrà occupare anche del commercio di “prodotti sanitari e attrezzature sanitarie” e più in generale di “operazioni industriali, commerciali e finanziarie, mobiliari, ed immobiliari, ritenute necessarie ed utili per il conseguimento dell’oggetto sociale e a questo direttamente od indirettamente connesse”.

Il bando che i dottori Mak e D’Amico si sono aggiudicati aveva una base d’asta di 1,95 milioni di euro per 150mila dosi di vaccino quadrivalente per adulti, 13 euro a dose. La loro società ha presentato un’offerta, l’unica arrivata ad Aria, per 120mila dosi di Influvac Tetra a 17,85 euro l’una e 30mila di FluQuadri a 18,90 l’una, per un totale che supera i 2,7 milioni. Un bel colpo per una società neonata e con un capitale sociale di appena 10mila euro. Di certo è riuscita a fare meglio di Regione Lombardia nella corsa agli agognati vaccini, per poi rivenderglieli a un prezzo maggiorato. Ogni singola dose costerà alla Regione più del triplo dei 5,90 euro che furono offerti col primo bando, non aggiudicato perché il prezzo era superiore alla base d’asta. Meglio comunque delle 400mila dosi pagate 26 euro l’una a seguito del nono bando, costate l’apertura di un’indagine conoscitiva da parte della procura di Milano.

Ma come mai questa volta, per comprare i vaccini antinfluenzali, la Regione si è rivolta a uno studio di dentisti? Contattato da ilfattoquotidiano.it, l’assessore al Welfare Giulio Gallera taglia corto: “Io non mi occupo di gare, deve parlare con Aria”. Tocca allora rivolgersi a Lorenzo Gubian, che ha sostituito Filippo Bongiovanni come direttore generale della centrale acquisti dopo il caso dei camici comprati dall’azienda di famiglia della moglie di Fontana: “La società che ha presentato l’offerta è un operatore economico, non so se sia anche uno studio dentistico – risponde -. È in corso la verifica dei requisiti sulla base del codice appalti, se l’operatore economico li rispetta ha diritto a fare la fornitura, in caso contrario non la potrà fare”. 

Ma non è strano che la Regione compri vaccini da uno studio dentistico? “Se l’operatore economico non è una casa farmaceutica, sarà un intermediario come succede per tantissime gare di beni sanitari.

 Se ha i requisiti per poterlo fare, non c’è nessun problema dal punto di vista della legittimità”. Inutili sono invece due telefonate alla reception dello studio dentistico: “Ho lasciato detto a uno dei titolari”, risponde una signora. Ma il titolare non richiamerà più.

                        Società  Sal. Pi.    

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venerdì 16 ottobre 2020

Caro De Luca, quale beneficio trarrà dalla chiusura delle scuole?

Ieri sera, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha improvvisamente annunciato la chiusura delle scuole, ponendosi contro lo stesso Primo Ministro Conte e della responsabile all'Istruzione ministra "Azzolina", a beneficio di cosa?.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato la chiusura delle scuole fino al 30 ottobre, sulla base di quale conoscenza scientifica attuale, questa decisione in pratica è profondamente errata e in contrasto con i vertici dirigenziali del Governo e del ministero della Pubblica Istruzione, non solo perché i danni allo sviluppo educativo degli studenti ambo sono stati giudicati notevoli, ma soprattutto perché piuttosto che contenere i contagi si corre un rischio molto concreto di aumentare la diffusione del virus tenendo gli stessi per le strade e non nelle classi sotto la sorveglianza dei docenti. .

Inoltre, la storia ci insegna che è, nel mondo dell'inegnamento, che nel corso degli anni sono nati i moti più significativi che hanno dato corpo ai movimenti culturali che nel corso degli anni hanno fatto la storia, infatti, già adesso gli studenti dei corsi di istruzione superiore, si chiedono: cosa è stato fatto nel corso dei mesi precedenti da parte della Regione per ridurre o eliminare il fenomeno degli assembramenti e perchè non si è prvveduto a prevenirlo nelle stazioni del metrò e della linea collinare nelle ore di punta, e non solo, con l'incremento di altri mezzi e uomini adatti.

Egregio DE LUCA, il cittadino semplice può anche arrivare a tollerare e comprendere le sue motivazioni dettate da motivi di recovery fond futuri, ma certamente non può, e non se la sente di stare al suo gioco avendo la necessità di formarsi e costruirsi un futuro che né lei, né tantomeno qualche suo collega, sono, o saranno disposti a concedere, senza contare il danno economico familiare che le famiglie saranno obbligate a sostenere da sole senza alcun supporto statale e a maggior ragione Ragionale avendo il popolo già sperimentata la formula degli aiuti statali durante il passato lockdown.

Egregio governatore De Luca, ascolti il grido che si leva ininterrottamente da genitori che si trovano in difficoltà oggettive con i figli minori, minori ai quali lei ha precluso la possibilità dopo appena poche settimane dalla riapertura delle scuole di continuare alla socializzazione e l'istruzione in nome di qualcosa di astratto ponendosi anche di traverso alle decisioni del Ministero della Pubblica Istruzione che ha dichiarato apertamente il suo disappunto per bocca della Ministra Azzolina la quale ha dichiarato che "Il catastrofismo non aiuta nessuno". Caro De Luca, quale beneficio trarrà dalla chiusura delle scuole?

martedì 29 settembre 2020

Qualiano, condannato a nove anni di reclusione l’ex sacerdote Michele Mottola.

La Parrocchia S. Stefano di Qualiano
Lo scorso 24 Settembre, il tribunale di Napoli Nord, ha condannato a nove anni di reclusione l’ex sacerdote di Trentola Ducenta ed ex Parroco della Chiesa qualianese. 

 La notizia riportata dal Mattino di Napoli, ha colpito la comunità religiosa qualianese, molti si chiedevano quali sviluppi ci fossero stati nella vicenda di Don Mottola, ed ecco arrivata la non tanto gradita notizia, la condanna a nove anni di reclusione con l’accusa più infamante che al momento sembra essere quella che sta minando le fondamenta della Ciesa Cattolica, LA PEDOFILIA.

Come molti ricorderanno l’ex prete nostro concittadino - Don Michele Mottola- fu destituito dai poteri clericali dal Vescovo della Diocesi aversana in seguito alla denuncia di presunti abusi subiti da una minore di Trentola Ducenta, dove operava l’ex prelato, la bambina appena tredicenne, figlia di persone devote e religiose che riluttanti, non accettavano il racconto della ragazzina, tanto pareva surreale e inverosimile tutta la vicenda che raccontava la minore.

Invece, esaminata l’intera vicenda e sulla base dei dovuti accertamenti, il tribunale di Napoli Nord, tramite il gip Vera Iaselli, ha accolto il complesso quadro accusatorio messo insieme dalla procura diretta da Francesco Greco, infliggendo una condanna a nove anni di reclusione a colui che è stato riconosciuto colpevole di nefandezze ai danni di una ragazzina che se risponde tutto a verità, resterà bollata nelle sua psiche per tutta la vita.

Almeno per il momento la vicenda dello spretato Michele Mottola, che con la sua inqualificabile condotta avrebbe gettato altro fango sulla Chiesa in un momento di sbandamento dovuto a denunce di appropriazioni finanziarie indebitamente sottratte dalle casse vaticane, assieme alle accuse di pedofilia che arrivano sulla scrivania di Papa Francesco, le quali, stanno  mettendo a dura prova la stessa esistenza della Chiesa ormai arrivata al bivio di decisioni radicali dell’intero sistema Cristiano.

lunedì 28 settembre 2020

Reddito di cittadinanza, il governo deciso a cambiare le direttive.

Il premier Conte vuole cambiare il sistema del Reddito di cittadinanza, che al momento risulta solo essere una misura assistenziale e non formativa e produttiva.

Secondo il premier “in questo modo non può continuare a funzionare”, secondo lui, e pure per gran parte della popolazione, la misura del R d C  non ha dato i risultati per i quali era nato, avrebbe si dovuto essere un aiuto a chi versava in cattive acque, ma avrebbe dovuto anche mettere lavoratori e imprese nelle condizioni di contattarsi e di avviare una reciproca conoscenza e con l’aiuto dei navigator mettere lavoratori e imprese in contatto al fine di creare lavoro per dare linfa vitale alle famiglie, alle imprese e allo Stato, ma allo stato dei fatti si può asserire che è stato un fallimento.

Invece la misura nata con l’intendo di creare lavoro è diventata solo una misura assistenziale, il connubio tra domanda e offerta di lavoro non è mai nato, allo scopo il capo del Governo ha chiesto alla ministra Pisano di istituire una task force che si occupi di creare un sistema informatico unico e nazionale che aiuti i disoccupati a trovare un lavoro, e le aziende a trovare le persone che lo cercano. Un sistema operativo in grado di funzionare con efficacia e di rendere più difficile, quasi impossibile, rifiutare il lavoro, come riportato dal quotidiano “Roma”la nuova misura dovrebbe dare i primi risultati entro sei mesi.

Anche per “Il Sole 24 Ore” i navigator hanno fallito il compito loro assegnato, non ha funzionato il collegamento -aziende lavoratori- per cui, allo stato attuale è necessario creare un sistema che punti all’occupazione e non all’assistenza, forse, il R d C,  non ha fatto altro che potenziare il lavoro nero, infatti, in tanti casi i lavoratori avrebbero rifiutato il lavoro regolare per fruttare il lavoro nero con la complicità dei datori di lavoro che in questo modo potevano evadere le tasse e speculare sul costo del lavoro mentre loro avrebbero succhiato da due biberon.

L’intenzione del premier sarebbe quella di arrivare alla creazione di una app nazionale, a un sistema operativo che dovrà essere efficace per rendere – quasi impossibile – rifiutare il lavoro e mantenere il reddito, l’iniziativa dello Stato trova la compiacenza di tanti cittadini laboriosi e onesti che trovano che il sistema sia prettamente assistenziale e offensivo per la dignità della forza operativa sana, e da la possibilità all’imprenditoria di giudicare male la forza operativa del Sud.
 

domenica 27 settembre 2020

Qualiano, Covid 19: il Sindaco De Leonardis sta combattendo la sua Crociata.

Foto: Google
Il nostro Sindaco ha dichiarato guerra ai negazionisti del Covid, ai commercianti e agli avventori dei pubblici esercizi al fine di educare il suo popolo all’uso della mascherina.

Siccome le preoccupanti notizie del numero di cittadini positivi o infetti da coronavirus passano attraverso la filiera del controllo dell’infezione, dai centri diagnostici, alle Asl e infine arrivano al Primo cittadino il quale, cerca con ogni mezzo a disposizione di correre ai ripari e cercare di evitare altre infezioni devastanti nelle famiglie del suo governatorato, e quali mezzi può usare se non l’obbligo del rispetto delle direttive emanate a difesa dei suoi cittadini, mascherine anche all’aperto e distanziamento.

Lo stesso non disdegna nemmeno il personale controllo da operare personalmente negli esercizi commerciali e addirittura per le strade cittadine, intimando a esercenti e cittadini il rispetto delle norme, di usare le mascherine sia per difendersi sia per non diffondere eventuali virus acquisiti casualmente per strada proprio per il testardo rifiuto di indossare la mascherina vedendo la stessa come un’imposizione sindacale e non come uno strumento di difesa personale e sociale.

Capita abbastanza frequentemente di assistere a una azione di controllo delle direttive sull’obbligo dell’uso della mascherina e del distanziamento in tanti casi ignorate sia dall’esercente sia dalla clientela, in qualche caso l’ho visto abbandonare la sua signorile pacatezza per dare sfogo a una ribellione repressa, per cercare di inculcare l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione nelle menti di chi si crede al di sopra dell’infezione e che può farne a meno delle direttive emanate.

Le notizie che diffondono i notiziari e i media continuamente sono abbastanza allarmanti, bisogna anche fare i conti con le condizioni ambientali che tra non molto ci metteranno a confronto con l’influenza stagionale che ci renderà più vulnerabili e disponibili alle affezioni polmonari con raffreddori e tossi a causa proprio dei fattori influenzali.

Dobbiamo tenere presente che: in caso di bisogno non potremo contare sul nostro medico di base, ne sulla guardia medica, non converrà ricorrere al pronto soccorso, insomma: carissimi amici, volenti o nolenti, dobbiamo convincerci al rispetto delle regole per non rischiare che con una normale influenza d’altri tempi, per la mancanza di assistenza, si possa essere scambiati per untori o coronati e finire direttamente al crematoio e quindi in un’urna sepolcrale.

venerdì 25 settembre 2020

Qualiano, il Consiglio Comunale approva all’unanimità la mozione sicurezza.

L’Esito dell’approvazione del posizionamento dei dossi era quasi scontato, anche se al momento la messa in sicurezza riguarderà la sola Via G. Falcone data la prossima apertura del nuovo Istituto Alberghiero.


Il problema della sicurezza stradale è un tema molto sentito nella nostra cittadina, interventi volti a ridurre o eliminare le problematiche per la tutela dei tantissimi cittadini, in modo speciale in prossimità delle scuole, anche se in città la vera pirateria si scatena a tarda sera, infatti, è  nelle ore serali che i motorinisti si scatenano con impennate che farebbero venire la pelle d’oca  anche ai professionisti delle due ruote, senza parlare delle auto e dei giovani conducenti che credono di trovarsi sulla pista di Imola.

Uno degli incroci nell’ambito cittadino giudicato pericolosissimo è quello ubicato in Via C. Colombo subito dopo il ristorante "I vagabondi", dove le auto e le moto provenienti da Via G. Di Vittorio sfrecciano a folle velocità durante tutta la giornata ed è un vero miracolo se fino ad ora gli incidenti hanno provocato solo danni materiali ai mezzi risparmiando conducenti e trasportati, senza contare che i pedoni (donne bambini e anziani) essendo stati rimossi i dissuasori protettivi sul lato dx, per ricavarne posti auto, sono esposti completamente alla mercé degli indisciplinati.

Viste le buone intenzioni dell’attuale Amministrazione che - indipendentemente dal colore politico- ha deciso di comune accordo di voltare pagina e mettere in atto piccoli accorgimenti che fanno sperare che la politica stia veramente facendo un esame di coscienza per iniziare a fare vera politica e lavorare in favore del popolo come si converrebbe, anche se al momento si tratta di un impegno di spesa non troppo gravoso, l’importante è cominciare.

Altro spinoso problema della sicurezza,e non solo, è rappresentato dall’assoluta mancanza della segnaletica verticale e orizzontale di Piazza J. F. Kennedy che pone la nostra città molto al di sotto della vivibilità consentita, e dove a distanza di anni dal semi completamento dei lavori di rifacimento della pavimentazione ancora non si è provveduto a corredare la Piazza della opportuna e doverosa segnaletica senza la quale non si può nemmeno sanzionare chi erra o trasgredisce.

giovedì 24 settembre 2020

Qualiano, Il prossimo Consiglio Comunale dedicato in gran parte alla sicurezza dei cittadini.

Finalmente l’Amministrazione ha rivolto anche lo sguardo alla sicurezza stradale della nostra città.


Queste sono il genere di proposte che incontrano i favori della cittadinanza intera, finalmente parte dell’Amministrazione si è accorta delle enormi scorrettezze che ogni giorno si commettono ai danni  dei cittadini a discapito della loro sicurezza, eccessi di velocità, mancanza totale della disciplina di guida, assoluta mancanza delle possibilità di controllare e sanzionare le piratesche manovre commesse al di fuori delle più banali regole di guida.

Sei consiglieri comunali -sia della maggioranza, sia dell’opposizione-, capeggiati dal promotore consigliere di minoranza Di Procolo e altri cinque, i cui nomi sono stati inseriti nel volantino informativo del Comune, hanno proposto che siano installati i dossi o altri sistemi dissuasori su alcune arterie della città, strade da individuare tra quelle che si prestano a una maggiore velocità e pericolosità, indubbiamente, come già scritto in passato questi pirati vanno individuati e sanzionati duramente, ma per farlo sarebbe necessario raddoppiare l’organico della Polizia Municipale e questo non è possibile per ovvie ragioni, è necessario trovare altri accorgimenti.

Negli ultimi tempi si prospettano interessanti cambiamenti nell’ambito della sicurezza stradale, ad esempio: la possibilità di istallare Autovelox anche nelle arterie urbane derogando dalla prevista distanza di mille metri che di norma doveva intercorrere tra il segnale stradale indicante il controllo elettronico della velocità e la stessa stazione di rilevamento, in città assistiamo a indisciplinati e pirati stradali che sfrecciano con auto da 50mila euro fregandosene delle più elementari regole del rispetto della vita umana, queste persone si possono educare solo togliendo loro i soldi da portafoglio.

Un plauso a quella parte dell’Amministrazione – attuale e futura- che armata di buone intenzioni ha trovato, o troverà  il tempo di intavolare un serio discorso in favore del popolo qualianese oltre alle banali virgolette e puntini sulle i che non portano a niente se non a far capire ancora di più che la politica è tutt’altra cosa, da parte nostra continueremo a evidenziare sia le banalità che le iniziative benefiche atte a rimuovere ostacoli e freni che penalizzano la società e il commercio cittadino.

sabato 19 settembre 2020

Covid 19, cosa ci aspetta nel prossimo autunno?

 
La psicosi di infettarsi è grande, riusciremo a differenziare il Covid dalla normale sintomatologia dell’influenza stagionale?
      







 Si approssima l’Autunno, e come negli anni passati porterà con esso anche i virus influenzali stagionali, dei quali attualmente non se ne conosce ne la cattiveria, ne tantomeno il potenziale infettivo, negli ultimi mesi a dettare legge è stato il Coronavirus che ha prodotti tantissimi dolori e lutti, il quale, a causa della manipolazione e distorsione delle notizie fatte arrivare al grande pubblico, ha trasmesso paure e diffidenza popolare, dando la possibilità a tanti politici senza scrupoli di speculare -da veri sciacalli- anche sul dolore popolare delle tante famiglie colpite.

Come dicevo prima, si approssima l’Autunno che porterà inevitabilmente i virus influenzali, mi chiedo: sarà il nostro sistema medico sanitario in grado di scindere gli effetti della normale influenza stagionale dal disastroso Covid 19? Avrà i mezzi per differenziare i due effetti virali e trattarli come si deve? Visto l’allarmismo infuso nelle menti dei cittadini maggiormente dalla politica che si è intrufolata nella scienza, tra i virologi, stravolgendo la realtà per trarne vantaggi personali sia in termini di consensi, sia in termini finanziari da veri sciacalli.

Raffreddore, tosse e mal di gola, erano sintomi normali dell’influenza stagionale, in tanti casi più incisivi, a causa di una specfica sintomatologia, era necessario ricorrere a iniezioni di antibiotici per la presenza di bronchiti accompagnati dalla febbre, sono stati questi i sintomi che in passato hanno caratterizzato le influenze stagionali, purtroppo… il Covid 19 ha cambiato la società negativamente, ci ha trasformato in diffidenti e paurosi, in virtù delle informazioni ricevute in tantissimi casi distorte e poco veritiere.

Durante la Pandemia sono morte tante persone, ma tutte a causa del Covid ?. Il fatto che non sia stata mai data notizia di morti con patologie pregresse le quali, forse sarebbero trapassate anche con una normale influenza che nulla aveva a che fare con la Pandemia, lascia pensare anche a una leggerezza del sistema sanitario poco preparato e attrezzato per l’esatta valutazione del male in oggetto, e per il quale, anche una normale influenza diventava effetto mortale, per cui visti i tempi stretti, conveniva impiegare diversamente il tempo a disposizione certificando le morti come pandemiche e non in bae ad accertamenti clinici per le reali cause intervenute.

Il timore che, prossimamente, una persona affetta da un semplicissimo sintomo influenzale come un raffreddore o tosse, non possa nemmeno tossire o starnutire (come avvenuto in passato) senza per questo scatenare una caccia alla strega o all’untore, è un timore reale, l’unica speranza è che in un prossimo futuro la politica possa dissociarsi dalla vera sanità e pensare, ai fatti che più gli interessano da vicino, lasciando ai bravissimi sanitari le decisioni del caso.