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martedì 16 aprile 2024

Qualiano, la città tappezzata di affissioni di protesta, e L'Amministrazione incassa e tace

L'Amministrazione De Leonardis incassa le accuse senza replicare quasi cone fosse un “SILENZIO ASSENSO”.

Con questo manifesto la minoranza ha tappezzato  ancora la città, ma, la cosa che maggiormente preoccupa i cittadini, e in modo speciale chi ha sostenuto questa' Amministrazione, è il fatto di essere esclusi furbescamente dai consigli comunali che si svolgono sempre in orari non conciliabili con la disponibilità di chi lavora, C. C. ai quali, il popolo si sentiva partecipe e convinto di essere parte integrante dei programmi di Governo erudito e consapevole delle problematiche e delle eventuali soluzioni da porre in atto anche nelle avverse eventualità.

Oggi, più che mai la componente dell'opposizione sta gridando allo scandalo decisa a far sentire le sue grida e spiegare le sue ragioni anche fuori dall'Aula consiliare - se non è permesso dentro-perché ritiene di essere arrivati veramente al punto di non ritorno, secondo i vari punti di vista, la città sarebbe governata da un qualcuno e dove i membri del parlamentino non sarebbero altro che dei burattini attaccati ai fili del PUPARO mesi ai loro posti solo per alzare le dita al momento giusto.

Ad avvalorare questa tesi sarebbero i tanti cittadini che lamenterebbero la latitanza della direzione dei lavori nell'esecuzione delle opere pubbliche svolte ultimamente dove anche agli occhi dei meno esperti affiorerebbero problemi di una cattiva progettazione addirittura di una latente Direzione dei lavori, che in tanti casi sarebbe stata solo polvere negli occhi per nascondere le magagne non essendo propedeutica allo sviluppo socio culturale della collettività.

La cittadinanza spera in un rigetto della accuse mosse dalla minoranza anche in merito a quanto si vocifera circa un eventuale prossimo aumento dell'aliquota IMU che farebbe saltare dalle sedie i cittadini qualianesi che hanno costruite le loro abitazioni con onerosi sacrifici ben sapendo che il merito di possedere una casa propria li obbliga a pagare maggiori oneri universitari, a non godere di sgravi fiscali ed a pagare maggiori oneri assistenziali, detto questo, la città si affida al vostro senso di responsabilità ben sperando nell'inesattezza di dette voci.


martedì 6 dicembre 2022

La nostra politica corre incontro ai cittadini invitandoli a proporre migliorie sociali e commerciali.

Per le nuove amministrative si cerca di andare incontro all'elettorato con il metodo dell'istruzione, formazione e partecipazione.


La politica della nostra città sta cercando di rinnovarsi per non farsi cogliere impreparata dopo la fortissima astensione dal voto che si è verificata nell’ultima tornata elettorale determinata dalla disaffezione popolare dalla politica dovuta  al disinteressamento da parte dei professionisti della stessa verso i giovani, verso chi potrebbe, e dovrebbe, costituire la futura classe politica del nostro paese cercando di andare incontro proprio a chi in questo momento vuole e deve capire.

Lo scopo e di invitare i giovani a una forte e assidua partecipazione all’Amministrazione della città, attraverso le riunioni e i consigli comunali per renderli consapevoli delle decisioni che partono dalla stanza dei bottoni e rese esecutive anche con la possibilità di esprimere e mostrare le personali riluttanze e magari esporre eventuali varianti migliorative che potrebbero incontrare maggiormente i favori popolari e commerciali della città, per iniziare a diventare parte attiva del governo cittadino. 


Foto a lato

la nuova sede per incontri e riunioni aperta in via F. Rosselli.

venerdì 25 settembre 2020

Qualiano, il Consiglio Comunale approva all’unanimità la mozione sicurezza.

L’Esito dell’approvazione del posizionamento dei dossi era quasi scontato, anche se al momento la messa in sicurezza riguarderà la sola Via G. Falcone data la prossima apertura del nuovo Istituto Alberghiero.


Il problema della sicurezza stradale è un tema molto sentito nella nostra cittadina, interventi volti a ridurre o eliminare le problematiche per la tutela dei tantissimi cittadini, in modo speciale in prossimità delle scuole, anche se in città la vera pirateria si scatena a tarda sera, infatti, è  nelle ore serali che i motorinisti si scatenano con impennate che farebbero venire la pelle d’oca  anche ai professionisti delle due ruote, senza parlare delle auto e dei giovani conducenti che credono di trovarsi sulla pista di Imola.

Uno degli incroci nell’ambito cittadino giudicato pericolosissimo è quello ubicato in Via C. Colombo subito dopo il ristorante "I vagabondi", dove le auto e le moto provenienti da Via G. Di Vittorio sfrecciano a folle velocità durante tutta la giornata ed è un vero miracolo se fino ad ora gli incidenti hanno provocato solo danni materiali ai mezzi risparmiando conducenti e trasportati, senza contare che i pedoni (donne bambini e anziani) essendo stati rimossi i dissuasori protettivi sul lato dx, per ricavarne posti auto, sono esposti completamente alla mercé degli indisciplinati.

Viste le buone intenzioni dell’attuale Amministrazione che - indipendentemente dal colore politico- ha deciso di comune accordo di voltare pagina e mettere in atto piccoli accorgimenti che fanno sperare che la politica stia veramente facendo un esame di coscienza per iniziare a fare vera politica e lavorare in favore del popolo come si converrebbe, anche se al momento si tratta di un impegno di spesa non troppo gravoso, l’importante è cominciare.

Altro spinoso problema della sicurezza,e non solo, è rappresentato dall’assoluta mancanza della segnaletica verticale e orizzontale di Piazza J. F. Kennedy che pone la nostra città molto al di sotto della vivibilità consentita, e dove a distanza di anni dal semi completamento dei lavori di rifacimento della pavimentazione ancora non si è provveduto a corredare la Piazza della opportuna e doverosa segnaletica senza la quale non si può nemmeno sanzionare chi erra o trasgredisce.

sabato 6 aprile 2019

Qualiano, il bando per l’assegnazione di lotti e loculi cimiteriali finalmente a portata dei cittadini.



Questa volta la correttezza del bando è inoppugnabile, i cittadini correttamente in coda per le richieste delle assegnazioni dei loculi e dei suoli per la costruzione di cappelle gentilizie.

Finalmente l’assegnazione delle concessioni cimiteriali,fino ad esaurimento della disponibilità,è alla portata di tutti i cittadini senza personalismi o clientelismi politici disponendo dei dovuti tempi tecnici, l’Amministrazione e l’Assessorato alle politiche cimiteriali, con il bando in oggetto, hanno voluto dimostrare che si può benissimo operare nella legalità equamente in favore della cittadinanza dando le stesse possibilità a tutti di chiedere la concessione delle nuove costruzioni e dei nuovi lotti ricavati nell’ambito dell’eventuale ampliamento progettato.

Pure se con le aperture mentali della predisposizione alla cremazione che si sta attestando sempre più nel costume sia laico che religioso, le necessità di disporre di spazi per le sepolture e loculi per ospitare le urne o i resti dei cari passati a miglior vita si stanno fortemente riducendo, anche se permane ancora nell’intimo la possibilita di disporre della concessione di un locolo o una cappella da utilizzare come ultima dimora per se e per la famiglia dopo aver lasciato la vita terrena.
Queste, le disponibilità e i costi.


domenica 7 ottobre 2018

Il primo Governo che ha il coraggio di ribellarsi all'Ue: è coraggio o incoscienza?

Disposti a discutere con la Commissione Ue ma non a tornare indietro o a rivedere il programma, i due vice Premier ritengono giusto contestare i generali dell’Ue.

Chi segue le vicende del Governo attuale lo fa attraverso i quotidiani che danno delle indicazioni il più delle volte forvianti e di parte contribuendo ad aumentare l'incertezza e la confusione nelle idee dei cittadini, ma la ribellione dei due ministri in un primo momento fatta sembrare come opera di due forsennati sta dimostrando che le loro linee politiche hanno della concretezza, difatti, la stanno spuntando contro le avversità poste davanti a loro da Jean-Claude Juncker che ancora una volta vorrebbe imporre le regole europee incondizionatamente.

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, sta scatenando una forte opposizione al regime di Bruxelles, per la prima volta il governo italiano non solo discute le regole di Bruxelles ma intende combatterle apertamente cercando di spiegare che la linea riformatrice intrapresa dal governo e tutta in favore del popolo, dispostissimo a esporre e discutere l’intera linea del governo con i commissari Moscovici e Dombrovskis, ma fermamente deciso a spiegare che l’Italia non torna indietro.

Oggi una cosa appare certa anche ai più sprovveduti in politica, la linea politica impostata dai due vice premier riguardo agli immigrati e alla politica finanziaria, sta dimostrando che i passati governi, anche potendo, hanno accettato passivamente quanto dettato dall’Ue impoverendo il popolo e arricchendo gli speculatori politici e non, per la prima volta un governo italiano si sta ribellando convinto di esporre le proprie ragioni dimostrando con numeri alla mano di potercela fare.

Il governo italiano si aspettava una forte opposizione dal momento che da pecora ha cercato di trasformarsi in lupo, il rifiuto di far sbarcare i migranti ha esposto il vice ministro Salvini alle dure critiche da parte degli altri aderenti alla Ue ma quando è stato proposto loro di condividerli, nessuno li ha voluti, come pure la politica finanziaria di Di Maio, sta togliendo molte polpette dai piatti dei tanti politici abbuffoni mettendoseli contro, politici che per decenni hanno lucrato ai danni del popolo e degli extracomunitari.

Per la prima volta l’Italia ha un governo che sta facendo gli interessi del popolo e non dei potenti, trattandosi di dover riformare un sistema corrotto e sconquassato ci vorrà del tempo, se non anni, chi pensa di vedere i frutti della riforma a breve termine sbaglia di grosso, per rimettere sulla giusta rotta una nave che stava affondando ci vuole tempo ma già dal prossimo anno si dovrebbero iniziare a sentire il profumo dell’equità sociale e delle riforme programmate.

sabato 11 agosto 2018

Marano torna a votare, i comuni sciolti per infiltrazioni, torneranno al voto il 21 ottobre.

Come tanti altri comuni sciolti per odore di camorra anche Marano tornerà al voto in ottobre, a deciderlo è stato il nuovo inquilino del Viminale, Ministro Matteo Salvini.

Il nuovo capo del Viminale ha deciso: questi i comuni che torneranno al voto straordinariamente domenica 21 ottobre 2018, per i comuni di Marano di Napoli (Napoli), Rizziconi (Reggio Calabria), Nicotera e Tropea (Vibo Valentia), Corleone e Palazzo Adriano (Palermo), sciolti per infiltrazioni di tipo camorristico e mafioso e attualmente commissariati si tornerà alle urne nella speranza che cambiando Amministrazione possa cambiare anche la vita ordinaria in questi centri sciolti.

A stabilirlo è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini trovando giusta l’applicazione dell’articolo 143, comma 10, del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo n.267/2000), detta norma prevede appunto che quando il commissariamento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso scade nel secondo semestre dell’anno – condizione nella quale si trovano i 6 enti – le nuove elezioni comunali si svolgano in un turno straordinario tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.

Detto decreto, applicato dal primo ministro Salvini in materia elettorale, fissa anche l’eventuale turno di ballottaggio per domenica 4 novembre 2018, per la città di Marano sono già iniziate le consultazioni tra le varie liste politiche e civiche al fine di creare degli sbarramenti non plus ultra anche se il tutto, come sempre, deve godere dell’avallo dei padroni della masseria maranese che attualmente stanno dimostrando la loro supremazia sull’intero territorio maranese e quartese.

sabato 16 giugno 2018

Qualiano, destra, sinistra, bianchi, neri, la politica nostrana scesa troppo in basso.

Comune di Qualiano con la stanza dei bottoni.
La bassa qualità della politica qualianese ha compromesso anche il rispetto reciproco dei tanti cittadini che sono stati messi amico, contro amico e parente contro parente, in nome di cosa?

Nei miei ricordi di qualianese verace non ricordo di aver vissuto campagne elettorali così puerili, denigratorie, e contrarie a quella buona educazione che dovrebbe distinguere chi si propone di guidare il governo cittadino per la soluzione delle varie vicende socio economiche di una comunità afflitta dalla crisi commerciale sotto gli occhi di tutti, quale esempio di buon governo sta ricevendo il popolo da questi beceri battibecchi da vecchie comari di cortile radunate d'inverno attorno al braciere.

Il malcontento serpeggia ai piedi del popolo che si sente bistrattato e abbandonato da chi vuole arrivare prima a tutti i costi cercando di carpire la buona fede dei cittadini senza esprimere il modo di superare le determinate pecche che quotidianamente vive la cittadinanza, l’acqua pubblica gestita da privati in tutta autonomia se non addirittura con l’avallo comunale, la Sogert che continua ad applicare pignoramenti ai tanti morosi per forza anche in questo caso con l’assenso degli organi superiori, un'evasione fiscale che non si vuole combattere pechè scoperchierebbe il vaso di Pandora .

Al popolo interessa poco il colore politico e chi sarà il prossimo governatore della città purché mostri in qualche modo di avere le intenzioni di voler fare del bene alla comunità qualianese, nessuno dei contendenti ha espresso le proprie intenzioni di risolvere i problemi che interessano ai cittadini, abbiamo un sistema idrico obsoleto che da la possibilità a chi la gestisce di usarlo come bandiera per decidere: scarsa pressione arbitraria, aumenti decisi e senso unico, carenza idrica con la complicità di chi deve stare zitto, forse, perché parte integrante del problema stesso.

I vari satelliti che orbitano intorno ai tre soli dell’universo qualianese, incitati ed eccitati, essendo spinti all’odio per l’avversario politico e dal desiderio di sedere sulle poltrone del governino si lasciano scivolare nella palude politica dell’offeso per l’essere umano prima del politico, chiaramente all’oscuro del dovuto rispetto per il nemico indispensabile per essere degnamente apprezzati dagli elettori perché è solo mostrando rispetto per l’avversario che lo si può sconfiggere agli occhi dei cittadini.

È diventata una battaglia a uomo ammessa e concessa solo in guerra, ma qui si può riflettere, ponderare, nessuno punta il fucile al petto del rivale, il popolo è stufo delle vane promesse di lavoro, di assunzioni che non ci saranno mai, chi vede strumentalizzati i figli si ribella, possibile che non si possa arrivare a una gestione politica sana e non clientelare, promettere e non mantenere andava bene trent’anni fa, ma oggi…chiunque si sente tradito si ribella e vota al contrario, rischiando di veder vanificate ingiurie, promesse, e le speranze di poter governare chi si rifiuta di fare la marionetta nelle mani del puparo.

martedì 5 giugno 2018

Qualiano, la campagna elettorale si avvia alla fine, forse il bello deve ancora venire.

Casa comunale, sede della stanza dei bottoni e del bankomat politico.
Entrambi gli schieramenti aspettano gli ultimi momenti per fare i comizi e cantarsele di santa ragione, e per essere sicuri che non ci saranno repliche per mancanza di spazio temporale.

Cambiano i tempi anche per il modo di fare politica cittadina, fino alla scorsa legislatura i comizi per porsi all’elettorato e per portare alla sua conoscenza le strumentali malefatte dell’avversario di turno, iniziavano un mese prima, quasi tutte le sere si allestivano palchi e se ne sentivano di tutti i colori, ma i tempi sono veramente cambiati, si riscontra nel settore una maggiore furbizia e scaltrezza riducendo di molto la possibilità all’avversario di difendersi e lanciare strali presentandosi al pubblico all’ultimo giorno e togliere così la possibilità all’altra parte di sviscerare nefandezze ed errori.

A ogni buon conto, resta inteso e certo, che questa campagna elettorale forse è stata, se non la peggiore degli ultimi anni, secondo me, la meno sincera, di promesse elettorali che non saranno mantenute per mancanza di possibilità ne è piena la città, occupazioni nell’ospedale del Mare, impieghi alla Regione, occupazione negli ospedali di zona e altre losche promesse occupazionali sono all’ordine del giorno, povera gente, ingannata e strumentalizzata in un momento di persistente crisi finanziaria con la sola colpa di appigliarsi alla speranza.

Questo costituisce quanto di più vergognoso si possa commettere ai danni della povera gente, colpevole solo di grande ignoranza e alla ricerca di un posto di lavoro che senza un regolare iter non sarà mai possibile acquisire, ma elargito a buon mercato solo attraverso le false promesse del grande politico più che mai intenzionato a promettere sapendo di non poter mantenere, è grave, speculare sulla fame dei cittadini pur di poter mantenere lo scettro del comando cittadino.

Una buona fetta di elettorato sembrerebbe, almeno con le parole, disposto a votare contro chi li avrebbe inesorabilmente beffati e ingannati facendone ancora ancora una volta uno strumento elettorale della mancanza di lavoro esercitando un vero e proprio sciacallaggio politico come nel suo costume consolidato, forse, è proprio grazie a questo modo arretrato di fare politica che molti onorevoli politici qualianesi resteranno seduti sul marciapiede a vedere sfilare qualche new entry al loro posto punito dalla sua stessa arretratezza politica.

In una città allo sbando, maltrattata, sfruttata, derisa, e senza possibilità di riscatto, con una situazione finanziaria da capogiro, ci fosse stata una forza politica capace di presentare un programma favorevole ai cittadini maltrattati completo di copertura finanziaria, mancanza di trasporti, mancanza di lavoro, tassazione elevata, canoni acqua molto elevati, carenza idrica, pignoramenti delle pensioni, possibile che queste carenze siano state contrastate solamente con le false promesse, è una vera offesa alla dignità dei cittadini qualianesi che hanno il dovere di svegliarsi e di votare per se stessi e per chi si astiene dal fare vane e irrealizzabili promesse, cittadini, scegliete il meglio per voi non le false promesse, puntate sull’onestà e non sull’arrivismo.

Di giovani onesti e motivati ce ne sono tanti in giro, forse sarebbe meglio puntare su di loro anziché su chi non vuole mollare la sedia comunale solo per l’acquisizione del gettone,  non sentendosi obbligato nemmeno a pensare diversamente dal promotore in capo ma che si limiterebbe solo all’alzata del dito alla richiesta del padrone della masseria, (Com’è stata definita in altri tempi la casa comunale) votate bene, ma soprattutto votate per il vostro bene non in base alla promessa che sarà puntualmente disattesa.

venerdì 2 febbraio 2018

Quarto, sciolto il consiglio comunale: da oggi il comune flegreo è commissariato.

Il viceprefetto vicario Demetrio Martino è stato incaricato dell’amministrazione provvisoria di Quarto, il consiglio ha preferito il commissariamento alla sindaca “Rosa Capuozzo”.

Sciolto il consiglio comunale di Quarto. Come si legge in una nota, «essendosi il Comune di Quarto ridotto, in seguito a dimissioni successive, a dieci elementi, ed essendo quindi venuto meno il numero minimo previsto dal regolamento dell'ente per la prima convocazione dell'organo consiliare e la relativa surroga dei dimissionari, su conforme parere del Ministero dell'Interno» il prefetto Carmela Pagano, ha proposto lo scioglimento delle assise municipali.

Dopo i mal di pancia degli elementi del consiglio comunale, il prefetto ha sospeso «l'organo consiliare ed ha nominato commissario prefettizio il viceprefetto vicario Demetrio Martino, incaricandolo della provvisoria amministrazione dell'ente» così come voluto dalla ex componente del consiglio comunale, da oggi tutte le decisioni saranno commissariate.

lunedì 20 novembre 2017

Roma, Giuliana Di Pillo, Virginia Raggi e Luigi di Maio euforici, Ostia al M5s.

Giuliana di Pillo, sindaca di Ostia.
Un altro caposaldo laziale conquistato con merito, ha vinto la voglia di cambiamento del popolo stanco dei soprusi e delle ruberie, Giuliana di Pillo stacca di venti punti l’avversaria.

Dopo la Capitale anche Ostia ha scelto il cambiamento radicale, la vittoria di Giuliana di Pillo rappresenta anche una maggiore stabilità per Virginia Raggi, segno inequivocabile che il Governo pentastellato è entrato nella mentalità dei cittadini vogliosi di cambiamento, Ostia rappresenta un’altra dura battaglia per il Movimento, un altro banco di prova dove necessita coraggio e determinazione per battersi contro il potere perverso e penalizzante per i cittadini.

Giuliana Di Pillo e la nuova Sindaca del X Municipio di Ostia, la vittoria l’ha sancita il popolo stanco di assistere impotente all’imperversare dell’illecito permesso finora dal malgoverno passato, certo non sarà facile strappare anni di prepotenza alle cosche e ai clan che agivano quasi nella leicità di un’Amministrazione commissariata e latitante e rimettere sulla giusta pista un sistema corrotto e malavitoso volto al solo interesse privato.

La vittoria di Ostia ha sancito indirettamente anche il buon operato della sindaca di Roma segnando un apprezzamento per la determinazione del governo pentastellato, anche la Sicilia ha premiato il M5s con i risultati elettorali ottenuti che ha dovuto battersi contro un’associazione di liste e di infiltrati mafiosi che hanno regalato migliaia di voti alla coalizione capeggiata da Musumeci, la prossima volta andrà meglio anche in Sicilia e nel resto del Paese.

martedì 7 novembre 2017

Regionali Sicilia, nessun dubbio sulla vittoria di Musumeci, ma il vero vincitore è il M 5 S.

Dopo la certezza dei risultati delle urne ci si chiede: sarebbe bastato il solo spessore umano di Musumeci a battere il Movimento 5 Stelle senza gli impresentabili?

È fuori discussione che Nello Musumeci, eletto presidente della Regione, sia una persona perbene, si dubita però che Musumeci sarebbe potuto divenire presidente della Regione senza i voti di coloro che fino all’altro ieri, da presidente della commissione regionale Antimafia, ha combattuto.

Ha invece imbarcato sulla sua nave tanti nomi che facilmente daranno lavoro alla magistratura in un prossimo futuro, che però per il momento gli hanno portato 140mila voti utili alla sua elezione.

È innegable l’affermazione dei pentastellati che sono sati costretti a battersi contro tutti portando a casa un risultato superlativo dimostrando di essere la prima forza politica della Nazione, altro punto di forza di Di Maio è stata la rinuncia dello scontro diretto con Renzi, rinuncia che lascia intravvedere la bontà d’animo per il vicepresidente della camera nel non voler distruggere pubblicamente un nemico politico già finito, forse per non sentirsi dire: (Vile, tu uccidi un uomo morto)

giovedì 28 settembre 2017

Qualiano, non c’è pace per il sindaco De Luca: indagato per voto di scambio.

A pochi mesi dalla fine del mandato elettorale arriva la tegola sulla testa del sindaco, indagato per presunte irregolarità nella scorsa campagna elettorale che gli regalò la fascia tricolore.

Al momento sarebbe solo indagato per voto di scambio, secondo l’accusa, all’epoca dei fatti avrebbe offerto soldi e cibo ad alcuni cittadini in cambio del voto che lo avrebbe visto accedere alla più alta carica politica alla guida della città, al tanto agognato tricolore di sindaco, come riportano le pagine del Mattino di Napoli del 28-09.

Ovviamente il sindaco respinge tutte le accuse al mittente dichiarandosi innocente e fuori da certe logiche di bassa politica, il primo cittadino è accusato insieme ad altre persone di aver offerto soldi e cibo in cambio del voto durante la campagna elettorale del 2013, accuse che sarebbero state lanciate già all’inizio del suo insediamento in comune, la giustizia farà il suo corso accertando la responsabilità o l’innocenza dei fatti contestati.

lunedì 25 settembre 2017

Rimborsopoli in Regione Campania, in 17 condannati a rimborsare il non dovuto.

La Corte dei Conti riscontra un danno erariale da 331mila euro per il Pdl, condannati in 17 tra consiglieri, presidenti e assessori della passata legislatura.

Un articolo pubblicato dal Mattino di Napoli riporta anche i nomi dei 17 politici che scandalosamente sono stati colti con le mani nella marmellata, una serie di condanne per i rimborsi facili ha investito, quindi, gli ex consiglieri regionali del Pdl, in particolare della IX Legislatura 2010-2015, per un danno erariale complessivo di 331.156,26 euro, buona parte di questi soldi non spettanti facilmente non saranno mai recuperati, si sa “Le vie della politica sono infinite e non finiscono mai con l’esborso”.

venerdì 8 settembre 2017

Quarto. Si dimette l’Assessora Ascione: decapitata l’Assistenza sociale della città.

Ilaria Ascione e Rosa Capuozzo.
La mancanza di fiducia e lealtà amministrativa avrebbero costretto l’Assessora alle politiche sociali a rimettere il mandato nelle mani della sindaca Rosa Capuozzo.

"L’Assenza di fiducia, lealtà e rispetto" sarebbero i motivi che avrebbero spinto l’Assessora pentastellata Ilaria Ascione alle dimissioni dopo circa un anno alla direzione dell’importante ruolo istituzionale della Città flegrea, l’assenza di collaborazione e la mancanza di stima e riconoscimento per il lavoro svolto, avrebbero portato l’Ascione alla rottura definitiva dalla vita sociopolitica della città di Quarto, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.

La passata appartenenza di Rosa Capuozzo al Movimento 5 stelle, uguale colore politico di Ilaria Ascione grande attivista del M5s, aveva fatto sperare in un connubio che avrebbe potuto dare grandi frutti invece dopo appena un anno il sogno ha naufragato inesorabilmente portando alla rottura e all’abbandono dell’assessorato, inevitabilmente si creeranno dei disservizi non per colpa di chi andrà a occupare la poltrona ma per il tempo necessario per capire e riprendere la situazione per il verso giusto.

mercoledì 16 agosto 2017

Regione Campania, aumentati gli stipendi dei manager della sanità.

Sostanzioso riconoscimento ai manager della Sanità anche se i servizi ai cittadini sono diminuiti sensibilmente, forte denuncia di Armando Cesaro.

Aumento ingiustificato degli stipendi dei dirigenti sanitari avvenuto alla chetichella durante il periodo feriale di Agosto, è quanto denuncia il presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro, pubblicando anche una lista con i diversi importi concessi ai signori della Sanità pubblica.

Armando Cesaro, l’ha definisce «un blitz di ferragosto, assolutamente inaccettabile visto che non risulta ancora effettuata nessuna verifica degli obiettivi affidati ai Direttori Generali, la sanità versa ancora nel caos più totale, i medici  e gli infermieri continuano a lavorare in condizioni di grave difficoltà e i cittadini continuiamo a pagare ticket sanitari salatissimi». È quanto si legge sul Mattino di Napoli.

La richiesta di Cesaro: «De Luca sospenda dunque l’esecuzione di questa delibera e destini queste risorse al taglio dei ticket e alla soluzione dei problemi veri a partire dalle liste d’attesa e dallo scandalo delle barelle che, nonostante le sue promesse, sono ancora lì nei corridoi dei reparti dei nostri ospedali».

mercoledì 2 agosto 2017

Roma, Alessandro Di Battista espulso dall’aula durante il dibattito sui Vitalizi.

Espulso per aver chiesto la parola per un intervento sul regolamento sul Bilancio mentre la terza carica dello Stato asseriva che il grillino fosse finito fuori tema.
Il deputato grillino Alessandro Di Battista è stato allontanato dall'aula della Camera dalla presidente Laura Boldrini, dopo essere stato richiamato all'ordine. Di Battista aveva chiesto la parola per un intervento sul regolamento durante il dibattito sul bilancio interno di Montecitorio, ma affrontando il tema della riforma dei vitalizi dei parlamentari ora all'esame del Senato. La presidente della Camera ha richiamato più volte all'ordine Di Battista contestando l'attinenza dell'intervento alla materia oggetto della seduta.

A più riprese i parlamentari pentastellati sono intervenuti in difesa del collega. In particolare Alfonso Bonafede ha attaccato direttamente Boldrini «presidente della Camera non si comprende in base al quale dinamiche». Durissima la replica della terza carica dello Stato: «Ma lei come si permette? Sono stata votata. Questo è irrispettoso della presidenza: se non si rende conto che offende è un problema serio».

Quando è sembrato che la calma fosse tornata nell'emiciclo, altri interventi dei deputati a 5 stelle hanno riacceso gli animi chiedendo di riammettere Di Battista in Aula «in un dibattito così importante». «Capisco che è difficile osservare le regole - è stata la risposta di Boldrini - ma le regole anche qua vanno rispettate». Boldrini, alle richieste, ha comunque concesso un’apertura: «mi riservo di farle avere una risposta in tempo utile».

Il casus belli è stato un emendamento al Bilancio della Camera da approvare oggi per tagliare i vitalizi agli ex deputati. Boldrini «ha reso inammissibile le nostre proposte e si è permessa di dire, testuali parole, al Senato la legge sui vitalizi sarà approvata. Io allora ho preso la parola per chiedere chi le garantisse che il Senato approvi questa legge, può metterci una mano sul fuoco? Col nostro emendamento nel frattempo la manovra sui vitalizi alla camera la potevamo fare ora».

Abbiamo riportato quasi integralmente l’articolo del Mattino di Napoli per non sminuire l'ostruzionsmo politico operato della Presidente della Camera.

martedì 1 agosto 2017

Abolizione dei vitalizi, dopo l’approvazione della Camera, arriva il no del Senato ai 5Stelle.

L'aula del Senato ha respinto, con votazione per alzata di mano, la richiesta del M5S di dichiarazione d'urgenza sul ddl di abolizione dei vitalizi: la proposta è stata, quindi, bocciata.

È chiaro che «Il vitalizio non vogliono perderlo» e con un giochetto da veri burattinai, organizzato un clamoroso voltafaccia al Senato, dopo l’approvazione alla camera, arriva la bocciatura dal Senato, il Pd ha l’asso nella manica per affossare la legge, vogliono rallentare la discussione che avverrà solo in autunno e poi approvare modifiche per farla nuovamente tornare alla Camera, quando non ci sarà più il tempo di approvarla.

Sarebbe questo il perverso disegno del Pd per mantenere quei privilegi, definiti “ Diritti acquisiti” acquisiti da chi? Il M5S, in un post sul blog di Beppe Grillo pubblica una frase che resterà nella storia politica italiana, «Il Pd perde il pelo ma non il vitalizio», e si promette di fare nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento per salvare i vitalizi perché gli italiani devono sapere con chi hanno a che fare».

Il partito unico dei privilegi Pd-Forza Italia-Mdp-Verdini-Alfano-Sinistra Italiana non vuole discutere urgentemente la legge taglia-vitalizi appena approvata alla Camera. Gli italiani sappiano chi vuole affossare la legge. Se avessero votato 'Sì' regolamento alla mano (articolo 77) avremmo avuto 'la riduzione di tutti i termini alla metà' e si sarebbe approvata la legge in tempi rapidissimi senza cadere nelle sabbie mobili dei trucchi parlamentari che stanno già predisponendo per affossare il provvedimento»: Così il senatore del Movimento 5 Stelle Stefano Lucidi interviene nella discussione sui vitalizi.

La richiesta d'urgenza viene dai senatori del Movimento 5 stelle e arriva ad agosto, 24 ore prima della chiusura del Senato per le ferie, se anche l'Aula dovesse accoglierla, il dibattito in Commissione non potrebbe iniziare prima di settembre, lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell'aula del Senato per dichiarare il voto contrario del suo gruppo alla richiesta d'urgenza avanzata dai 5 stelle per esaminare il Ddl Richetti.

giovedì 27 luglio 2017

Qualiano, Consiglio Comunale andato deserto, un cittadino l’ha definito “La furbizia dell’intelligenza”.


A modo suo, il deluso cittadino avrà inteso esternare il suo disappunto in merito al comportamento di chi governa la nostra città con furbizia ed espedienti politici continuando a bistrattare i cittadini.

Il deluso cittadino non si sarà reso conto della manovra politica messa in atto dalla maggioranza, la quale, essendo arrivata all’ultimo giorno utile per l’approvazione del bilancio non avrebbe potuto sperare in un confronto in campo aperto, per cui, ha preferito la tattica della guerriglia, oggi consiglio saltato, domani, la stessa, conta su un Consiglio a scarto ridotto con l’adesione dei burattini che alzeranno il dito assumendosi anche qualche responsabilità penale non dovuta nel caso ci siano irregolarità.

Tanto per non smentirsi, i consiglieri d’opposizione hanno tappezzato le poltrone con accuse di malgoverno evidenziando quelle che, secondo loro, sarebbero le patologie gravi che starebbero accompagnando l’ammalato al cimitero, si prospetta che, -quasi sicuramente-, l’Assise di domani potrebbe vedere il trionfo di De Luca mediante l’approvazione di tutti i punti all’Ordine del giorno, per poi continuare la sua avanzata a testa alta e andare avanti per la sua strada come sempre, fino alla fine della legislatura.

Sono stato colpito da questa frase forse non troppo corretta- "La furbizia dell'Intelligenza"- ma che nel suo insieme esprime un malessere represso e speranzoso del cambiamento che in un prossimo futuro potrebbe portare a una politica migliore o peggiore, chissà!!!

lunedì 24 luglio 2017

Bossi e Belsito condannati per truffa ai danni dello Stato, la Lega Nord diventa ladrona.

Arriva la condanna per il padre della Lega Nord e per l'ex tesoriere del Carroccio, l’accusa: rendicontazione irregolare e appropriazione indebita di fondi pubblici.

L'ex leader della Lega Nord Umberto Bossi condannato a 2 anni e sei mesi al processo sulla truffa da 56 milioni ai danni dello Stato. Condannato a 4 anni e dieci mesi anche l'ex tesoriere Francesco Belsito, con la confisca di 48 milioni alla Lega, per l'accusa, nel periodo tra il 2008 e il 2010 sarebbero stati presentati rendiconti irregolari al Parlamento per ottenere indebitamente fondi pubblici che sarebbero stati usati, per spese personali della famiglia Bossi.

All’epoca del suo segretariato leghista, il senatur acquisì la sua popolarità vantando l’onestà della Lega Nord e accusando lo stato centrale di ladrocinio ai danni dei popoli del Nord, coniò la famosa frase “Roma ladrona” che gli diede popolarità e potere politico per poi abusare a sua volta usando impropriamente il denaro pubblico assieme ai figli che grazie al Partito condussero per anni, una vita da nababbi spendendo denaro pubblico per la loro gestione personale, purtroppo, tutto ha una fine.

domenica 9 luglio 2017

Matteo Renzi apre la sua campagna elettorale ma ancora non si smentisce.

Prova a rinnovare le vecchie promesse, portare il deficit al 3% e tagliare le tasse per favorire l’economia, e rottamare il Fiscal Compact, come riportato dalle pagine del Mattino di Napoli.

La Nazione intera è abituata a questi grandi esploit politici, Matteo Renzi ancora una volta lancia la sfida all'Ue sperando che l’attuale stato di salute dell’economia gli dia consensi nella speranza di risollevarsi, la promessa di abbassare le tasse alle famiglie con prole, agli artigiani, e ai piccoli imprenditori, sono come un film già visto, il popolo si chiede una cosa essenziale: se queste cose sono possibili adesso, perché non sono state realizzate invece di portare il popolo allo stremo e poi lanciargli il pezzo di pane offendendo anche la sua dignità?