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Siccome le preoccupanti notizie del numero di cittadini positivi o infetti da coronavirus passano attraverso la filiera del controllo dell’infezione, dai centri diagnostici, alle Asl e infine arrivano al Primo cittadino il quale, cerca con ogni mezzo a disposizione di correre ai ripari e cercare di evitare altre infezioni devastanti nelle famiglie del suo governatorato, e quali mezzi può usare se non l’obbligo del rispetto delle direttive emanate a difesa dei suoi cittadini, mascherine anche all’aperto e distanziamento.
Lo stesso non disdegna nemmeno il personale controllo da operare personalmente negli esercizi commerciali e addirittura per le strade cittadine, intimando a esercenti e cittadini il rispetto delle norme, di usare le mascherine sia per difendersi sia per non diffondere eventuali virus acquisiti casualmente per strada proprio per il testardo rifiuto di indossare la mascherina vedendo la stessa come un’imposizione sindacale e non come uno strumento di difesa personale e sociale.
Capita abbastanza frequentemente di assistere a una azione di controllo delle direttive sull’obbligo dell’uso della mascherina e del distanziamento in tanti casi ignorate sia dall’esercente sia dalla clientela, in qualche caso l’ho visto abbandonare la sua signorile pacatezza per dare sfogo a una ribellione repressa, per cercare di inculcare l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione nelle menti di chi si crede al di sopra dell’infezione e che può farne a meno delle direttive emanate.
Le notizie che diffondono i notiziari e i media continuamente sono abbastanza allarmanti, bisogna anche fare i conti con le condizioni ambientali che tra non molto ci metteranno a confronto con l’influenza stagionale che ci renderà più vulnerabili e disponibili alle affezioni polmonari con raffreddori e tossi a causa proprio dei fattori influenzali.
Dobbiamo tenere presente che: in caso di bisogno non potremo contare sul nostro medico di base, ne sulla guardia medica, non converrà ricorrere al pronto soccorso, insomma: carissimi amici, volenti o nolenti, dobbiamo convincerci al rispetto delle regole per non rischiare che con una normale influenza d’altri tempi, per la mancanza di assistenza, si possa essere scambiati per untori o coronati e finire direttamente al crematoio e quindi in un’urna sepolcrale.
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