martedì 5 giugno 2018

Qualiano, la campagna elettorale si avvia alla fine, forse il bello deve ancora venire.

Casa comunale, sede della stanza dei bottoni e del bankomat politico.
Entrambi gli schieramenti aspettano gli ultimi momenti per fare i comizi e cantarsele di santa ragione, e per essere sicuri che non ci saranno repliche per mancanza di spazio temporale.

Cambiano i tempi anche per il modo di fare politica cittadina, fino alla scorsa legislatura i comizi per porsi all’elettorato e per portare alla sua conoscenza le strumentali malefatte dell’avversario di turno, iniziavano un mese prima, quasi tutte le sere si allestivano palchi e se ne sentivano di tutti i colori, ma i tempi sono veramente cambiati, si riscontra nel settore una maggiore furbizia e scaltrezza riducendo di molto la possibilità all’avversario di difendersi e lanciare strali presentandosi al pubblico all’ultimo giorno e togliere così la possibilità all’altra parte di sviscerare nefandezze ed errori.

A ogni buon conto, resta inteso e certo, che questa campagna elettorale forse è stata, se non la peggiore degli ultimi anni, secondo me, la meno sincera, di promesse elettorali che non saranno mantenute per mancanza di possibilità ne è piena la città, occupazioni nell’ospedale del Mare, impieghi alla Regione, occupazione negli ospedali di zona e altre losche promesse occupazionali sono all’ordine del giorno, povera gente, ingannata e strumentalizzata in un momento di persistente crisi finanziaria con la sola colpa di appigliarsi alla speranza.

Questo costituisce quanto di più vergognoso si possa commettere ai danni della povera gente, colpevole solo di grande ignoranza e alla ricerca di un posto di lavoro che senza un regolare iter non sarà mai possibile acquisire, ma elargito a buon mercato solo attraverso le false promesse del grande politico più che mai intenzionato a promettere sapendo di non poter mantenere, è grave, speculare sulla fame dei cittadini pur di poter mantenere lo scettro del comando cittadino.

Una buona fetta di elettorato sembrerebbe, almeno con le parole, disposto a votare contro chi li avrebbe inesorabilmente beffati e ingannati facendone ancora ancora una volta uno strumento elettorale della mancanza di lavoro esercitando un vero e proprio sciacallaggio politico come nel suo costume consolidato, forse, è proprio grazie a questo modo arretrato di fare politica che molti onorevoli politici qualianesi resteranno seduti sul marciapiede a vedere sfilare qualche new entry al loro posto punito dalla sua stessa arretratezza politica.

In una città allo sbando, maltrattata, sfruttata, derisa, e senza possibilità di riscatto, con una situazione finanziaria da capogiro, ci fosse stata una forza politica capace di presentare un programma favorevole ai cittadini maltrattati completo di copertura finanziaria, mancanza di trasporti, mancanza di lavoro, tassazione elevata, canoni acqua molto elevati, carenza idrica, pignoramenti delle pensioni, possibile che queste carenze siano state contrastate solamente con le false promesse, è una vera offesa alla dignità dei cittadini qualianesi che hanno il dovere di svegliarsi e di votare per se stessi e per chi si astiene dal fare vane e irrealizzabili promesse, cittadini, scegliete il meglio per voi non le false promesse, puntate sull’onestà e non sull’arrivismo.

Di giovani onesti e motivati ce ne sono tanti in giro, forse sarebbe meglio puntare su di loro anziché su chi non vuole mollare la sedia comunale solo per l’acquisizione del gettone,  non sentendosi obbligato nemmeno a pensare diversamente dal promotore in capo ma che si limiterebbe solo all’alzata del dito alla richiesta del padrone della masseria, (Com’è stata definita in altri tempi la casa comunale) votate bene, ma soprattutto votate per il vostro bene non in base alla promessa che sarà puntualmente disattesa.

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