lunedì 24 luglio 2017

Bossi e Belsito condannati per truffa ai danni dello Stato, la Lega Nord diventa ladrona.

Arriva la condanna per il padre della Lega Nord e per l'ex tesoriere del Carroccio, l’accusa: rendicontazione irregolare e appropriazione indebita di fondi pubblici.

L'ex leader della Lega Nord Umberto Bossi condannato a 2 anni e sei mesi al processo sulla truffa da 56 milioni ai danni dello Stato. Condannato a 4 anni e dieci mesi anche l'ex tesoriere Francesco Belsito, con la confisca di 48 milioni alla Lega, per l'accusa, nel periodo tra il 2008 e il 2010 sarebbero stati presentati rendiconti irregolari al Parlamento per ottenere indebitamente fondi pubblici che sarebbero stati usati, per spese personali della famiglia Bossi.

All’epoca del suo segretariato leghista, il senatur acquisì la sua popolarità vantando l’onestà della Lega Nord e accusando lo stato centrale di ladrocinio ai danni dei popoli del Nord, coniò la famosa frase “Roma ladrona” che gli diede popolarità e potere politico per poi abusare a sua volta usando impropriamente il denaro pubblico assieme ai figli che grazie al Partito condussero per anni, una vita da nababbi spendendo denaro pubblico per la loro gestione personale, purtroppo, tutto ha una fine.

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