Come tanti altri comuni sciolti per odore di camorra anche Marano tornerà al voto in ottobre, a deciderlo è stato il nuovo inquilino del Viminale, Ministro Matteo Salvini.
Il nuovo capo del Viminale ha deciso: questi i comuni che torneranno al voto straordinariamente domenica 21 ottobre 2018, per i comuni di Marano di Napoli (Napoli), Rizziconi (Reggio Calabria), Nicotera e Tropea (Vibo Valentia), Corleone e Palazzo Adriano (Palermo), sciolti per infiltrazioni di tipo camorristico e mafioso e attualmente commissariati si tornerà alle urne nella speranza che cambiando Amministrazione possa cambiare anche la vita ordinaria in questi centri sciolti.
A stabilirlo è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini trovando giusta l’applicazione dell’articolo 143, comma 10, del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo n.267/2000), detta norma prevede appunto che quando il commissariamento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso scade nel secondo semestre dell’anno – condizione nella quale si trovano i 6 enti – le nuove elezioni comunali si svolgano in un turno straordinario tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Detto decreto, applicato dal primo ministro Salvini in materia elettorale, fissa anche l’eventuale turno di ballottaggio per domenica 4 novembre 2018, per la città di Marano sono già iniziate le consultazioni tra le varie liste politiche e civiche al fine di creare degli sbarramenti non plus ultra anche se il tutto, come sempre, deve godere dell’avallo dei padroni della masseria maranese che attualmente stanno dimostrando la loro supremazia sull’intero territorio maranese e quartese.
Il nuovo capo del Viminale ha deciso: questi i comuni che torneranno al voto straordinariamente domenica 21 ottobre 2018, per i comuni di Marano di Napoli (Napoli), Rizziconi (Reggio Calabria), Nicotera e Tropea (Vibo Valentia), Corleone e Palazzo Adriano (Palermo), sciolti per infiltrazioni di tipo camorristico e mafioso e attualmente commissariati si tornerà alle urne nella speranza che cambiando Amministrazione possa cambiare anche la vita ordinaria in questi centri sciolti.
A stabilirlo è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini trovando giusta l’applicazione dell’articolo 143, comma 10, del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo n.267/2000), detta norma prevede appunto che quando il commissariamento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso scade nel secondo semestre dell’anno – condizione nella quale si trovano i 6 enti – le nuove elezioni comunali si svolgano in un turno straordinario tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Detto decreto, applicato dal primo ministro Salvini in materia elettorale, fissa anche l’eventuale turno di ballottaggio per domenica 4 novembre 2018, per la città di Marano sono già iniziate le consultazioni tra le varie liste politiche e civiche al fine di creare degli sbarramenti non plus ultra anche se il tutto, come sempre, deve godere dell’avallo dei padroni della masseria maranese che attualmente stanno dimostrando la loro supremazia sull’intero territorio maranese e quartese.
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