Singolare iniziativa della Parrocchia "Gesù Divino Maestro" colazione gratis a chi esprime il suo voto, l’iniziativa per ostacolare l’astensione dal voto.
Nei giorni precedenti l’elezione, la Parrocchia quartese ha cercato di correre ai ripari invogliando la cittadinanza ad andare a votare per eliminare il commissariamento al quale la città è stata costretta negli ultimi anni essendo l’Amministrazione stata sciolta due anni fa per presunte infiltrazioni camorristiche, e da allora è stata amministrata da un commissario prefettizio che ha esercitato il suo mandato applicando le regole, ma senza assumere nessuna responsabilità in merito alla gestione cittadina.
Ricorrere a iniziative come questa, vuol dire che nell’aria si sente il malessere di una politica non troppo trasparente, un tipo di politica che ha sfiduciato il cittadino al punto di far prevalere l’ideologia della malapolitica interessata secondo la quale prevarrebbe solo l’interesse privato, dopo tutto, in una città che ha visto prevalere l’interesse privato tipo “MANI SULLA CITTA”, sembrerebbe abbastanza logica l’astensione dal voto come reazione a quanto successo.
Speriamo che l’iniziativa della Parrocchia e dell’Associazione anti-racket sia servita a far eleggere il primo cittadino nonostante l’esclusione dalla competizione di 8 liste e 4 candidati sindaci
Nei giorni precedenti l’elezione, la Parrocchia quartese ha cercato di correre ai ripari invogliando la cittadinanza ad andare a votare per eliminare il commissariamento al quale la città è stata costretta negli ultimi anni essendo l’Amministrazione stata sciolta due anni fa per presunte infiltrazioni camorristiche, e da allora è stata amministrata da un commissario prefettizio che ha esercitato il suo mandato applicando le regole, ma senza assumere nessuna responsabilità in merito alla gestione cittadina.
Ricorrere a iniziative come questa, vuol dire che nell’aria si sente il malessere di una politica non troppo trasparente, un tipo di politica che ha sfiduciato il cittadino al punto di far prevalere l’ideologia della malapolitica interessata secondo la quale prevarrebbe solo l’interesse privato, dopo tutto, in una città che ha visto prevalere l’interesse privato tipo “MANI SULLA CITTA”, sembrerebbe abbastanza logica l’astensione dal voto come reazione a quanto successo.
Speriamo che l’iniziativa della Parrocchia e dell’Associazione anti-racket sia servita a far eleggere il primo cittadino nonostante l’esclusione dalla competizione di 8 liste e 4 candidati sindaci
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