martedì 1 agosto 2017

Abolizione dei vitalizi, dopo l’approvazione della Camera, arriva il no del Senato ai 5Stelle.

L'aula del Senato ha respinto, con votazione per alzata di mano, la richiesta del M5S di dichiarazione d'urgenza sul ddl di abolizione dei vitalizi: la proposta è stata, quindi, bocciata.

È chiaro che «Il vitalizio non vogliono perderlo» e con un giochetto da veri burattinai, organizzato un clamoroso voltafaccia al Senato, dopo l’approvazione alla camera, arriva la bocciatura dal Senato, il Pd ha l’asso nella manica per affossare la legge, vogliono rallentare la discussione che avverrà solo in autunno e poi approvare modifiche per farla nuovamente tornare alla Camera, quando non ci sarà più il tempo di approvarla.

Sarebbe questo il perverso disegno del Pd per mantenere quei privilegi, definiti “ Diritti acquisiti” acquisiti da chi? Il M5S, in un post sul blog di Beppe Grillo pubblica una frase che resterà nella storia politica italiana, «Il Pd perde il pelo ma non il vitalizio», e si promette di fare nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento per salvare i vitalizi perché gli italiani devono sapere con chi hanno a che fare».

Il partito unico dei privilegi Pd-Forza Italia-Mdp-Verdini-Alfano-Sinistra Italiana non vuole discutere urgentemente la legge taglia-vitalizi appena approvata alla Camera. Gli italiani sappiano chi vuole affossare la legge. Se avessero votato 'Sì' regolamento alla mano (articolo 77) avremmo avuto 'la riduzione di tutti i termini alla metà' e si sarebbe approvata la legge in tempi rapidissimi senza cadere nelle sabbie mobili dei trucchi parlamentari che stanno già predisponendo per affossare il provvedimento»: Così il senatore del Movimento 5 Stelle Stefano Lucidi interviene nella discussione sui vitalizi.

La richiesta d'urgenza viene dai senatori del Movimento 5 stelle e arriva ad agosto, 24 ore prima della chiusura del Senato per le ferie, se anche l'Aula dovesse accoglierla, il dibattito in Commissione non potrebbe iniziare prima di settembre, lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell'aula del Senato per dichiarare il voto contrario del suo gruppo alla richiesta d'urgenza avanzata dai 5 stelle per esaminare il Ddl Richetti.

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