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giovedì 7 dicembre 2017

Giustizia per la Terra dei Fuochi, dopo aver distrutto l’agricoltura campana: arriva la smentita.

Dopo la distruzione della nostra rinomata agricoltura campana, ci si è accorti che il tutto era basato su supposizioni e sentito dire, come si potrà guadagnare nuovamente il mercato?
Sarebbero risultate tutte false le notizie che negli anni scorsi hanno contribuito e portato al collasso la nostra produzione agroalimentare, un danno da oltre 500 milioni di euro inflitto ai produttori agricoli e all’intero indotto agricolo campano, alimentato da scoop non verificati, dai sentito dire copiati-incollati da un sito all’altro che hanno avuto la capacità d’infondere la paura nel cuore del popolo ingiustificatamente.

È questa la conclusione dei lavori della più grande ricerca scientifica mai realizzata sul campo in Italia, durata tre anni, coordinata dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno a Portici alla quale hanno partecipato cinquanta istituti pubblici specializzati in salute, ambiente, cibo, e quanto si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.

Lo studio è stato presentato al Dipartimento di Agraria della Federico II nel corso di una due giorni conclusa da una conferenza stampa durante della quale il governatore Vincenzo De Luca non ha perso l’occasione per criticare attaccare «una certa stampa» che si nutre, a suo dire, di sensazionalismo e di fatti non verificati e mai approfonditi.

Il coordinamento di questo lavoro è stato affidato ad Antonio Limone, direttore dell’istituto Zooprofilattico di Portici.

Per capire la passione, ma anche la rabbia, di alcuni interventi in questa due giorni bisogna andare con il pensiero a quattro anni fa, quando la Campania fu presentata come una regione avvelenata, produttrice di tumori e piena di rifiuti tossici, in cui mozzarella, pomodori, ortaggi e frutta in genere, senza alcun riscontro scientifico, furono ritenuti prodotti a rischio e le aziende dovevano portare la merce sui mercati pugliesi dove invece che a cento riuscivano a vendere a venti.

martedì 4 luglio 2017

Controlli a tappeto al rinnovato Pareo Park di Giugliano, riscontrate anomalie, nel mirino, bar e rosticcerie.

Sanzioni salatine, a nove società che si occupano di ristorazione e catering all’interno del grande parco acquatico, dopo appena tre giorni dall’inaugurazione.

Un blitz congiunto della Polizia di Stato e della Polizia Municipale di Giugliano ha portato alla luce irregolarità riguardo alla mancanza dei permessi necessari per commercializzare bevande e affini, nel mirino degli accertatori le necessarie autorizzazioni per il trattamento e smaltimento dei rifiuti, sono state elevate sanzioni per circa sessantamila euro, oltre alle prescrizioni di sistemare la questione delle autorizzazioni per le anomalie riscontrate.

domenica 12 febbraio 2017

Caserta, gli agenti della Finanza scoprono alterazioni nella provola affumicata.

Sarebbe stata prodotta in grande quantità con latte alterato e trattato oltre a un abnorme sistema di affumicazione con prodotti non consentiti.

Durante i controlli del nucleo antisofisticazione della Guardia di Finanza volti ad accertare la genuinità della mozzarella, è stato bloccato un camion di trasporto latte, dai silos, gli agenti videro uscire del liquido ribollente segno inequivocabile della fermentazione lattea del prodotto stantio e alterato, arrivati alla destinazione del latte, gli stessi hanno scoperto che quel latte era destinato alla produzione di provola affumicata, come si legge sul Mattino di Oggi.

Accertato anche che i metodi di affumicazione delle provole non erano quelli consentiti e cioè, il rinomato formaggio era stato prodotto con latte alterato e per affumicarlo non veniva usato il truciolame di legno come per legge, ma cartoni e volantini misti a vecchi giornali, di qui è scaturito l’arresto dei titolari del caseificio fuorilegge.

Le manette sono scattate ai polsi di Salvatore e Luca Bellopede e Vincenzo e Antonio Croce amministratori della casearia “Sorrentino” e Gennaro Falconiero direttore del Caseificio “San Maurizio” con sedi nelle località di Frattaminore e di Orta di Atella, i prodotti contestati per la scarsa genuinità sono ora al vaglio delle analisi di laboratorio per stabilire se anche questo fosse stato trattato con la soda caustica, per cercare di tenerlo in vita, i responsabili avranno pensato,"Nella terra dei fuochi un poco di veleno in più o in meno, cosa può fare".

mercoledì 23 novembre 2016

ALLARME ALIMENTARE, l’Auchan ritira dai banchi il salame boscaiolo per contaminazione.

La direzione dei supermercati Auchan, ha deciso il ritiro dai banchi di vendita del salame boscaiolo, prodotto considerato a rischio contaminazione batteriologica.

Scattato lo stato d’allarme nella grande catena di ipermercati Auchan, ritirato dal commercio il salame boscaiolo, prodotto dalla ditta SALUMIFICIO MONTEISOLA SAS Lotto ITL2K9XCE con data di scadenza o termine minimo di conservazione 20/12/16, prodotto il 16/09/16 nello stabilimento di via Senzano 30 B Monteisola – BS, come pubblicato sulle pagine del quotidiano “Leggo”

Il ritiro del prodotto, sarebbe stato effettuato dalla stessa azienda dopo alcuni controlli che hanno fatto emergere diverse anomalie, in concomitanza con il ritiro negli stabilimenti di produzione è stato pubblicato il divieto di consumare e di acquistarlo laddove ancora nei banchi, con l’invito per chiunque avesse acquistato il salame nei supermercati Auchan di riportarlo al market dove verrà rimborsato o sostituito.

venerdì 21 ottobre 2016

Attenzione, pericolo alimentare, la Coop ritira il merluzzo surgelato, a rischio, allergici e intolleranti.

La Coop ritira dagli scaffali le confezioni di merluzzo da 250 grammi perché mancanti della descrizione di due componenti presenti nelle confezioni.

Distrazioni che possono diventare letali per i soggetti allergici a determinati prodotti ritenuti necessari per la conservazione o per l’aromatizzazione di determinati prodotti, è quanto accaduto per le confezioni di merluzzo da 250 grammi a nome Coop che non riportavano nella descrizione degli ingredienti due prodotti presenti nelle confezioni e che potrebbero essere nocive per soggetti allergici o intolleranti, senape e panna con i loro derivati.

Il lotto del richiamo è il 62241 con scadenza novembre 2017, chiunque l’avesse acquistato e sa di essere un soggetto allergico, non deve assolutamente consumarlo, ma buttarlo o riportarlo dove l’ha comprato per farsi rimborsare e rinunciare allo squisito prodotto che potrebbe nel suo caso diventare estremamente pericoloso per la sua salute, come si legge sul Mattino di Napoli.

venerdì 15 luglio 2016

Sicurezza alimentare, la Mulino Bianco e la Pavesi ritirano alcuni prodotti dal mercato.

Sarebbero stati trovati frammenti metallici nei rinomati prodotti della Mulino Bianco, l’Industria li ritira dal mercato in via precauzionale.

La notizia è di ieri, alcuni prodotti a marchio Mulino Bianco e Pavesi sono stati ritirati dalla vendita in via precauzionale, l’annuncio arriva direttamente dal gruppo Barilla in seguito della segnalazione di un fornitore della possibile presenza di frammenti metallici, in una partita di sale utilizzata per la produzione in questione.

Il notissimo marchio ne avrebbe deciso il fermo commerciale anche se il livello di contaminazione sarebbe molto basso, il tutto per tenere alto il nome che da mezzo secolo nutre l’Italia piccola, i prodotti richiamati in patria sarebbero Gran Pavesi Maxi Burger (lotto 065896) e della Mulino Bianco: Granbauletto grano tenero; Granbauletto rustico; Pagnotta grano duro; Pagnotta integrale; Pagnottelle classiche; Pan Bauletto ai cereali e soia; Pan Bauletto al grano duro; Pan Bauletto Bianco; Sfilatini; Torta Cacao; e Torta limone.

I consumatori in possesso di questi prodotti, nei lotti a rischio, sono invitati a non consumarli anche se, assicurano, il rischio è molto basso, come si legge sul quotidiano “Leggo”.

giovedì 14 gennaio 2016

Napoli, a San Vitaliano, i carabinieri sequestrano 23 tonnellate di alimenti malsani.

Normale preparazione della salsiccia.
Si tratterebbe di carne di maiale e salumi in cattivo stato di conservazione e avariati pronti per essere immessi nella catena alimentare.

Erano in un salumificio di San Vitaliano, durante un’ispezione i carabinieri del nucleo antisofisticazioni e gli ispettori dell’Asl hanno rinvenuto circa 23 tonnellate di salumi e carne suina in cattivo stato di conservazione e privi della certificazione di provenienza, pronti per essere commercializzati, lo stabile usato per la produzione e conservazione di circa 10,000 mq. è stato posto sotto sequestro e deferendo alle autorità il legale responsabile dell’attività commerciale che esportava in numerosi centri di commercio e di vendita al minuto.

mercoledì 13 gennaio 2016

Napoli, omogeneizzati scaduti, un bambino di 19 mesi finito in ospedale

Un tipico alimento sano per bambini.
La Polizia Provinciale ricevuta la denuncia, ispeziona il supermarket e trova le confetture di frutta che avrebbero contagiato il piccolo procurandogli vomiti e febbre.

È accaduto in un noto supermarket di Napoli nel quartiere Posillipo, in via Orazio, la Polizia Provinciale durante una ispezione in un noto Market di via Orazio a Posillipo, alla presenza del titolare, sono state rinvenute numerose confezione di frutta per bambini scadute, e sarebbe stata proprio una di queste a procurare vomito diarrea e febbre in un piccolo di appena 19 mesi, malesseri probabilmente dovuti proprio per aver ingerito la fratta avariata.

Sul tavolo del dirigente di Polizia, Lucia Rea, sarebbe giunto l’esposto della mamma del bambino corredato dallo scontrino di acquisto della confettura facendo scattare i controlli, gli agenti nell’effettuare i controlli, alla presenza del titolare, hanno rinvenuto diverse confezioni pericolose con data di scadenza in qualche caso di diversi mesi, le date incriminate secondo il Mattino, sarebbero queste: 31.12.14,/l 30.04.15, / 31.07.15, / 30.11.2015 e / 31.12.15, la dirigente ha applicate le misure previste in materia di controllo antisofisticazioni.

lunedì 2 novembre 2015

Allarme alimentare, la Granarolo ritira il Mascarpone dai supermercati.

La confezione da 500 grammi è stata ritirata dai supermercati Coop e Auchan per motivi precauzionali di sicurezza.

Il lotto oggetto del rientro a casa del Mascarpone cremoso e quello identificato con il n° 5278C3, sul bollo d’identificazione si leggono questi dati, bollo d’identificazione e sede dello stabilimento: IT 03 144 CE, Via Cadriano 27/02, 40127 Bologna, come riportato dal quotidiano Il Mattino di Napoli.

Il motivo del ritiro, e che ha fatto scattare l’allarme, e nella data di scadenza indicata sulle confezioni incriminate che riporterebbe la data di scadenza errata così stampata, 08/12/2016 anziché 08/12/2015.

Siccome è noto che il Mascarpone consumato oltre la data di scadenza può essere molto pericoloso per la sua fermentazione capace di generare e trasformare i suoi elementi in altre sostanze nocive è molto pericolose, la Granarolo consiglia a chi possedesse in casa il prodotto denunciato di fare molta attenzione alla scadenza.

L’azienda si scusa e invita gli acquirenti a non consumare il prodotto oltre la corretta data di scadenza, cioè 08/12/2015. Per ulteriori informazioni contattare il numero verde di Granarolo: 800-848015.

giovedì 29 ottobre 2015

Roma, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme, carne trattata = tumore.

L’Allarme lanciato dall’Ente di controllo della salute, ha mandato in fibrillazione l’intero popolo italiano, però ha dato un’alternativa, consumare, «Insetti e alghe sulle tavole».

Sembrerebbe la tattica pubblicitaria studiata per il lancio di un nuovo prodotto in cerca di spazio nei banchi alimentari dei supermercati e dei minimarket, italiani, al posto della carne da oggi in poi, potete consumare anche insetti, come grilli, coleotteri, larve, alghe, e altri cibi creati in laboratorio, la manovra porterebbe quasi a pensare che dietro l’allarme ci sia qualche potenza del sol levante che dopo aver invaso il mercato con l’elettronica, cerca di imporre anche l’alimentazione orientale d’accordo con il nostro governo.

Che si debba usare cautela a tavola per prevenire disfunzioni e malattie, limitare l’uso di grassi animali, seguire una corretta alimentazione è fuori discussione, ma pretendere di sostituire una bella fetta di carne con insetti o altro proposto, diventa una questione culturale, per una Nazione abituata a mangiare carne e pesce, passare di punto in bianco a un tipo di alimentazione tutta all’orientale sembra un poco dura da digerire, da un momento all’altro, la nostra alimentazione non va più bene, pane, pasta, carne, pesce, tutto da buttare, ma chi l’ha detto, l’Expo?

lunedì 21 settembre 2015

Auchan ritira dagli scaffali un formaggio contaminato da un batterio pericoloso.

La grande catena alimentare lancia l’allerta e ritira il formaggio Coeur de Neufchatel, a latte crudo, da 200 grammi della marca MMM!, per la presenza di un batterio.

Si tratta di un solo lotto di formaggio commercializzato nei supermercati Auchan, con scadenza 05/09/ 2015, codice lotto n° 070715FP5 e codice EAN 3596710333325, il prodotto è stato ritirato dagli scaffali, ,a se qualcuno ne avesse in casa una confezione il produttore si raccomanda di non mangiarlo, anche se scaduto da diversi giorni, come riportato dal Mattino di Napoli.

Il formaggio, secondo il produttore, La Fromagerie del Pays du Bray, sarebbe stato ritirato dalla grande distribuzione per la presenza di Listeria Monocytogens, un batterio altamente pericoloso, le polemiche sono scoppiate in seguito alla dichiarazione della scadenza del prodotto, infatti, l’allarme è stato lanciato dopo molti giorni dalla data consigliata per il suo consumo, quando il prodotto non era più consumabile.

domenica 30 agosto 2015

Avellino, a una festa di matrimonio a Mirabella Eclano, trenta intossicati da pesce avariato.

Trenta invitati al matrimonio, sarebbero finiti in ospedale dopo aver mangiato pesce al pranzo nuziale, i malcapitati sono stati trasportati e ricoverati in diversi ospedali.

Brutta chiusura della festa nuziale sia per gli sposi, sia per una trentina d’invitati che poco prima che gli sposi consegnassero le bomboniere, hanno cominciato ad accusare forti dolori addominali con vomiti, già a prima vista sembravano chiari sintomi d’intossicazione da cibo.

La festa nuziale si è svolta in un noto ristorante di Mirabella Eclano, poco prima che gli sposi partissero per il classico viaggio di nozze, molti invitati hanno cominciato ad accusare tutti gli stessi sintomi, subito sono stati allertati i sanitari del 118, i quali, appena messo piede nel locale, hanno capito che si trattava d’intossicazione alimentare e che la situazione si presentava tanto grave da chiedere rinforzi.

In breve, a Mirabella sono arrivate ambulanze da tutto il circondario che hanno trasportato i doloranti invitati in diversi ospedali dell’Irpinia, del salernitano e del beneventano, i Nas subito intervenuti, hanno iniziato le dovute indagini sequestrando gli alimenti ancora presenti al fine di accertare le cause dell’avvelenamento e soprattutto per capire da dove venisse il pesce presumibilmente avariato.
  

giovedì 30 luglio 2015

L’Eurospin ritira una partita di miele venduta a causa di possibile inquinamento.

La nota catena di supermercati Eurospin consiglia di non consumare le confezioni di miele di una partita sospetta di probabile inquinamento.

Le confetture in questione, riguardano le confezioni di Miele Millefiori da 500 gr. “Frutta & Natura” venduta in tutta Italia, il lotto in causa sarebbe etichettato con la sigla LCD453, come si legge anche dal quotidiano Il Mattino di Napoli.

L’Eurospin invita la spett. clientela a riportare indietro le confetture acquistate che saranno rimborsate o sostituito, in base alla scelta della clientela, si precisa che il prodotto è stato ritirato in via del tutto precauzionale.

domenica 28 giugno 2015

Napoli, a Villaricca la contraffazione del prosciutto che da polacco diventava Parma.

Marchio del prosciutto di Parma che ha subito a contraffazione.
Prosciutti importati dalla Polonia, a Villaricca subivano la trasformazione in prosciutto di Parma mediante stampigliatura ed etichettatura falsa, poi immessi nella rete commerciale.

Un laboratorio attrezzato per la contraffazione di prosciutto importati dalla Polonia che diventavano prosciutto di Parma con tanto di etichettatura e stampigliatura del prestigioso marchio parmense, i carabinieri della Stazione di Villaricca, nell’effettuare il sequestro dei locali e dei macchinari necessari per l’illecita operazione, hanno anche rilevato la scarsità di igiene nella quale versavano i locali usati per la contraffazione, come riportato anche dal Mattino di Napoli.

Due i denunciati, un 52 enne e un 54 enne originari e residenti a Villaricca, dovranno rispondere di frode alimentare, arricchimento illecito, violazione delle norme in materia di igiene alimentare, commercio abusivo di prodotti alimentari non conformi, oltre alla frode fiscale, la trasformazione avveniva tramite il trattamento di base della disossatura e etichettatura di diversi marchi italiani, tonnellate di falsi prosciutti sarebbero stati immessi nel circuito e venduti a ignari consumatori amanti del marchio “Prosciutto di Parma”.

sabato 25 aprile 2015

Firenze, sequestrato falso vino cinese pronto per essere inoltrato nella filiera.

Vini italiani prodotti con uva.
Durante il servizio ispettivo del Corpo Forestale, sono state rinvenute e sequestrate ventimila bottiglie di falso vino che l’uva non l’anno mai visto.
Come riportato da ANSA, la Forestale fiorentina unitamente all'Agenzia delle dogane, hanno stroncato sul nascere l’eventuale commercio di vino e grappa falsa, prodotti estratti dai piselli, sorgo, prugne e ovviamente il riso, loro abbondante prodotto ma ben lontani dall’essere solo passato in un vigneto, l’operazione è stata condotta a Campi Bisenzio nella provincia fiorentina, il titolare della ditta è stato denunciato per fronde in commercio e violazione del codice del consumatore sulla sicurezza dei prodotti alimentari.

Oltre al falso vino, sono stati sequestrati anche tremila apparecchi elettrici con il famoso marchio CE, China Export che nulla ha a che vedere con il marchio CE europeo, detti materiali oltre al falso marchio, sono risultati anche di provenienza ignota perché sprovvisti della dovuta certificazione del produttore che ne attesta la non pericolosità dei prodotti.

L’Accertata violazione della normativa sulla produzione e commercializzazione dei prodotti alimentari oltre alla violata sicurezza dei consumatori dei prodotti in oggetto, tira in ballo anche la filiera della vendita al dettaglio dei prodotti illegali, è proprio grazie alla loro complicità che avviene e prolifera la frode, questi  prodotti sono acquistati senza IVA, a basso costo e rivenduti a prezzi normali evadendo anche le tasse, invogliando i commercianti italiani poco onesti a frodare il pubblico.

Evidentemente, è ipotizzabile che il rischio civile e penale che si corre alla scoperta della frode e del commercio illegale, è minore del guadagno che si trae infrangendo la legge ben sapendo di commercializzare il falso facendo proliferare la produzione della contraffazione cinese nel nostro territorio, la ricettazione è punita più del furto stesso, quindi, per chi commercia falsi e pericolosi prodotti la pena dovrebbe essere tanto pesante da scoraggiare completamente il fenomeno, mentre invece!!!.

mercoledì 15 aprile 2015

Benevento, Prodotti alimentari a bassa igienicità da servire nelle scuole beneventane.

I Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, hanno sequestrato circa 40 kg. di prodotti alimentari destinati alle scuole del luogo.

Carni e formaggi in genere, privi delle garanzie e delle forme utili per la tracciabilità, sono stati sequestrati in seguito al fermo di un’auto per controlli di routine, all’interno della vettura i militari hanno rinvenuto la merce, circa 40 kg di carni assortite e formaggi vari trasportati senza rispettare le più elementari norme igieniche e soprattutto con un mezzo non predisposto allo scopo, come riportato dal Mattino di Napoli.

Gli accertamenti visivi hanno consentito di capire che il 42 enne residente nella provincia di Napoli viaggiava con la merce destinata alle mense scolastiche della provincia beneventana senza autorizzazioni e con un mezzo non attrezzato per il trasporto di generi alimentari, alimenti per i quali non è stato possibile stabilire la provenienza per la mancanza di etichettatura, il conducente e stato denunciato oltre al sequestro dell’auto e del contenuto.

Se accadono queste gravi irregolarità alimentari, specialmente quando le vittime possono essere i bambini, la colpa e da ricercare anche e soprattutto nelle gare di appalto che vengono indette al massimo ribasso, spesso oltre ogni logica proprio in previsione di risparmiare enormemente in futuro sui prodotti da fornire ai destinatari, per questo, difficilmente si è visto o si vedrà mai un dirigente scolastico seduto assieme ai piccoli e consumare il pasto insieme a loro, cosciente della scarsa sicurezza

mercoledì 28 gennaio 2015

Buona, anzi ottima notizia per i celiaci pubblicata oggi dal Mattino di Napoli.



I ricercatori del Cnr di Avellino avrebbero messo a punto una farina speciale capace di nascondere all'organismo le tossine presenti nella farina.

Arriva dai ricercatori italiani quella che si preannuncia come la salvezza dei celiaci, se tutto procede secondo le previsioni dei ricercatori del Cnr, a breve dovrebbero finire le privazioni che sono costretti a sopportare i celiaci, infatti con la detossificazione della farina le tossine presente nel glutine verrebbero celate e quindi l’organismo umano non sarebbe più in grado di riconoscerle.

Alla luce di ciò starebbero finalmente per finire le privazioni e ristrettezze patite da tante persone nelle quali è presente questa patologia.

lunedì 12 gennaio 2015

Sconvolgente, in Cina: carne di maiale avariata trattata e immessa sul mercato, 110 arresti, vedi ANSA.

Regolare allevamento suino italiano.  Foto Wikipedia.
Gli arrestati sono persone collegate alla produzione e al commercio dei prodotti trattati, ricavato anche olio dai grassi.

In Cina è scoppiato un nuovo grave scandalo alimentare, la polizia ha arrestato più di 110 persone accusate di aver trattato e venduto carne proveniente da maiali morti in seguito a malattie degeneranti che colpiscono i suini, sarebbero già state sequestrate più di mille tonnellate di carne avariata, oltre a 48 tonnellate di olio prodotto con la stessa carne, come riportato anche dal quotidiano "ANSA".

Nel giro della contraffazione di prodotti alimentari, sarebbero stati coinvolti anche alcuni assicuratori, che avevano il compito di avvertire gli interessati delle morie di animali permettendo loro acquistare le carcasse a prezzi stracciati dalle quali ricavavano sia la carne avariata che l’olio estratto dalle pancette e dal lardo.

Per fortuna, finora non c’è stata nessuna commercializzazione di questi prodotti nella nostra Nazione grazie all’efficientissimo controllo operato dai nostri agenti impiegati nell’anti frode, ma comunque si consiglia sempre la massima attenzione al marchio.