Il Direttore dell’Inps denuncia pensioni e vitalizi dei politici che sarebbero spropositate rispetto al sistema generale e in rapporto ai contributi versati.
Secondo il presidente dell'Inps, il vero problema delle difficoltà nello stabilizzare le pensioni, sarebbe quello dell'equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico, Boeri per la prima volta affronta il problema delle pensioni d’oro e dei vitalizi dei politici con eroico coraggio, dichiarando i trattamenti loro riservati comedel tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato, come si legge su ANSA.
Boeri spiega la sua teoria in merito, è stato concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone, allegerire gli importi ingiustificati servirebbe a redistribuire più equamente gli importi dei trattamenti minimi di pensione e aiutare le tante persone che si trovano nella fascia di povertà, oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico. Ecco sono tutte operazioni che si possono fare in questo ambito.
La risposta secca della politica non è tardata ad arrivare, a Tito Boeri ha risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, confermando la posizione del governo, contraria a mettere le mani sulle pensioni già in essere, per Nannicini questo tipo di ricalcoli richiedono molte ipotesi e molti dati, per il sottosegretario si rischierebbe di tagliare pensioni alte ma meritate, la domanda da fare sarebbe questa, meritate in base a quali parametri, agli stessi che sono usati per i lavoratori o per le pensioni sociali?
Secondo il presidente dell'Inps, il vero problema delle difficoltà nello stabilizzare le pensioni, sarebbe quello dell'equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico, Boeri per la prima volta affronta il problema delle pensioni d’oro e dei vitalizi dei politici con eroico coraggio, dichiarando i trattamenti loro riservati comedel tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato, come si legge su ANSA.
Boeri spiega la sua teoria in merito, è stato concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone, allegerire gli importi ingiustificati servirebbe a redistribuire più equamente gli importi dei trattamenti minimi di pensione e aiutare le tante persone che si trovano nella fascia di povertà, oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico. Ecco sono tutte operazioni che si possono fare in questo ambito.
La risposta secca della politica non è tardata ad arrivare, a Tito Boeri ha risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, confermando la posizione del governo, contraria a mettere le mani sulle pensioni già in essere, per Nannicini questo tipo di ricalcoli richiedono molte ipotesi e molti dati, per il sottosegretario si rischierebbe di tagliare pensioni alte ma meritate, la domanda da fare sarebbe questa, meritate in base a quali parametri, agli stessi che sono usati per i lavoratori o per le pensioni sociali?
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