Cercando di correggere la sua promessa di abbandono nel caso vinca il NO al referendum, il premier bypassa e punta alle elezioni del 2018, comunque vada il referendum.
Che si debba votare nel 2018 per le politiche è una cosa scontata, ma si ha l’impressione che la dichiarazione rilasciata al Caffè della Versiliana di Lucca dal premier, voglia allungare il passo cercando di portare nel buio del dimenticatoio la sua promessa di abbandono della poltrona nel caso vincesse il NO al referendum costituzionale, evidentemente, l’aria si sta facendo molto rarefatta per i polmoni del rottamatore che sente sul collo il fiato di Di Maio e D’Alema, che da rottamato potrebbe diventare il suo rottamatore.
Il discorso presentato nell’occasione è stato improntato sulla politica a lungo termine, i temi trattati dell’immigrazione, dell’Economia, del comportamento dell’Ue nei nostri confronti, non lasciano spazio a ripensamenti e a ipotesi di abbandono della poltrona in caso di sconfitta referendaria, come se il premier si stesse preparando al dopo referendum nelle vesti di perdente, tra una settimana comincerà la vera battaglia referendaria portata avanti da tutti i colori politici, dai quattro punti Cardinali, si aspettano le proposte di Massimo D’Alema che darà fiato alle sue trombe.
Che si debba votare nel 2018 per le politiche è una cosa scontata, ma si ha l’impressione che la dichiarazione rilasciata al Caffè della Versiliana di Lucca dal premier, voglia allungare il passo cercando di portare nel buio del dimenticatoio la sua promessa di abbandono della poltrona nel caso vincesse il NO al referendum costituzionale, evidentemente, l’aria si sta facendo molto rarefatta per i polmoni del rottamatore che sente sul collo il fiato di Di Maio e D’Alema, che da rottamato potrebbe diventare il suo rottamatore.
Il discorso presentato nell’occasione è stato improntato sulla politica a lungo termine, i temi trattati dell’immigrazione, dell’Economia, del comportamento dell’Ue nei nostri confronti, non lasciano spazio a ripensamenti e a ipotesi di abbandono della poltrona in caso di sconfitta referendaria, come se il premier si stesse preparando al dopo referendum nelle vesti di perdente, tra una settimana comincerà la vera battaglia referendaria portata avanti da tutti i colori politici, dai quattro punti Cardinali, si aspettano le proposte di Massimo D’Alema che darà fiato alle sue trombe.
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