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venerdì 28 settembre 2018

Napoli, per l’Inps risultava in malattia, in realtà fu beccato a giocare a pallone.

Dipendente pubblico dell’Eav per questa ragione fu licenziato, il furbetto ricorse in giudizio e il giudice gli ha dato ragione condannando l’Ente al risarcimento e al reintegro.

Sembrerebbe proprio un caso di anomalia giuridica, il soggetto ricorrente, fini sotto processo di licenziamento per essere stato sorpreso a giocare a calcio e a fare la spesa nel supermercato nonostante il medico gli avesse prescritto il riposo assoluto avendo lo stesso lamentato una forte cefalea che secondo il sanitario necessitava di assoluto riposo, quando fu scoperto il suo gioco illecito, per un senso di rispetto sociale l’Azienda lo licenziò in troco.

Il dipendente infedele, ricorse alla giustizia ordinaria ritenendo il licenziamento ingiusto, ma il giudice pur riconoscendogli la slealtà verso l’Ente ha ritenuto illegittimo il licenziamento condannando l’Eav a pagare l’anno di mancato stipendio al soggetto giudicato, il giudice ha ritenuto giusto applicare il regio decreto numero 148 del 1931 che contempla la 'simulazione di malattia' come comportamento sleale ma che non prevede la fine del rapporto di lavoro, come riportato dal Mattino di Napoli.

Da parte sua l'Eav attraverso il suo Ad fa sapere che impugnerà la sentenza del reintegro del dipendente infedele in quanto, la sentenza che obbligherebbe l’Eav a reintegrare il furbetto non farebbe altro che alimentare la piaga dell’assenteismo sfruttando l’impunità nei tribunali e metterebbe le aziende a disposizione dei famosi furbetti che altro non sono che veri truffatori.
    

domenica 23 settembre 2018

È accaduto a Taglio di Po, trovano nella tomba di famiglia la bara con defunto sconosciuto.

Foto: Il Mattino.
Aprono il loculo per tumulare un parente e trovano una bara di un morto sconosciuto, il fatto inaudito e accaduto a Taglio di Po, in provincia di Rovigo.

Per necessità oggettiva, a causa della dipartita di un familiare, all’atto della tumulazione nella cappella di famiglia, gli addetti all’apertura del loculo lo trovano occupato da un altro feretro sconosciuto ai familiari del defunto, la notizia riportata solo oggi da quotidiano locale ha scatenato un vero e proprio vespaio tra le forze dell’ordine intervenute e la dirigenza del cimitero che messa sotto pressione dai militari stanno cercando di capire chi possa essere lo speculatore della morte.

Nessuna regione italiana è esente dalle barbarie che si commettono a danno dei non più, il rispetto per essi viene puntualmente stravolto per denaro, la vera camorra non è solo quella che si esercita con le armi a discapito dei commercianti e imprenditori, la peggiore è quella che viene esercitata sulle famiglie quando si trovano nel dolore, costretti a sottostare a estorsioni vere e proprie da parte di iene umane che lucrano sul dolore degli altri, vere carogne, la nomea la porta il sud, ma nemmeno nelle regioni del nord mancano gli sciacalli se vendono addirittura le tombe.

giovedì 20 settembre 2018

Sperlonga, la sicurezza dei bambini nelle mani di truffatori e gente senza scrupoli.

Costruzione tipica in c.a.
Per recuperare il ribasso imprenditore e tecnico hanno costruito una Scuola eliminando parte delle travi di fondazione, gli imprenditori sono stati arrestati.

Avrebbero trovato il sistema di recuperare il ribasso offerto in fase di gara stravolgendo il progetto originale eliminando una parte delle travi di fondazione rendendo la stabilità della struttura molto precaria, la prassi nelle opere pubbliche sarebbe quasi diventata usuale, risparmiare materiali e manod’opera sulle parti nascoste della struttura con la complicità spesso del direttore dei lavori che dovrebbe vigilare nell’interesse dell’opera e della sua sicurezza.

Avrebbero offerto un forte ribasso d'asta che doveva essere "coperto" da una perizia di variante, ma l'arresto del responsabile dei lavori ha fatto saltare i loro piani., da questa mattina lavori fermi e imprenditori in carcere con la grave accusa di aver voluto risparmiare sulle opere delle fondazioni della Scuola abolendo di propria iniziativa metà delle travi previste nel progetto originale minando e compromettendo la stabilità della struttura, come si legge sul Mattino di Napoli.

Succede molto spesso che durante il corso dei lavori con accordi mirati vengono stravolti i progetti esecutivi di alcune opere grazie alla scarsa presenza del direttore dei lavori che per coprire la sua negligenza quando si arriva al collaudo statico dell’opera appone la sua firma e attesta che tutto è stato eseguito a regola d’arte validando soprattutto le parti strutturali dell’edificio che nel frattempo sono state coperte e occultate creando delle vere e proprie bombe a scoppio ritardato.

martedì 17 ottobre 2017

Truffa alle compagnie assicurative, falsi incidenti, sgominata banda di truffatori.


144 persone denunciate dalla polizia stradale di Taranto, accusate di aver truffato 18 compagnie assicurative con una serie di incidenti falsi.

L’organizzazione illegale avrebbe permesso all'organizzazione di incassare circa 500mila euro, l’associazione dedita alla truffa contava diverse figure professionali tra cui quattro avvocati, la zona delle operazioni era prevalentemente Grottaglie nel tarantino, l’indagine è scattata dopo la querela presentata da una compagnia assicurativa, insospettita da una serie di 6 incidenti stradali che vedevano coinvolta sempre la stessa vettura nell'arco temporale di soli due mesi.

Infatti, il dispositivo satellitare installato sulla vettura indicava delle discrepanze tra le indicazioni denunciate e le relative posizioni satellitari, rispetto a quanto denunciato dai falsi assicurati, l'analisi della documentazione prodotta dalla compagnia assicurativa ha portato alla luce tante altre falsità denunciate come accaduti nel comune di Grottaglie o in paesi limitrofi evidenziando la mendacità delle varie richieste che sommano a 61 per il momento.

L'indagine è stata condotta mediante basilari tecniche investigative e comparative e poi da operazioni tecniche d’intercettazioni telefoniche durante l'arco di oltre quattro mesi, tra i promotori dell'organizzazione c'era un avvocato che metteva a disposizione le proprie alte competenze tecniche giuridiche per aggirare la legge e farla franca, nella stessa rete sono finiti altri tre legali. Uno di loro era impiegato in una compagnia assicurativa.

sabato 30 settembre 2017

Napoli, tenta di truffare un'anziana al telefono, arrestato dai carabinieri.

Il 25 enne truffatore, è incappato in una donna 74enne che pochi mesi fa aveva subito già una truffa analoga, insospettita ha chiamato i carabinieri che sono riusciti a beccarlo sul fatto.

E' accaduto a Chiaiano un quartiere di Napoli, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Chiaiano, hanno arrestato un napoletano di 25 anni, responsabile del reato di truffa nei confronti di una donna anziana residente a Chiaiano, la vittima di 74 anni, aveva già subito, qualche mese prima, una truffa analoga rimettendoci 500 euro.

La donna ha ricevuto una telefonata dove una voce femminile spacciandosi per la nipote le chiedeva di pagare 1.200 euro per suo conto, ad un corriere, che di li a poco le avrebbe consegnato un pacco contenente un pezzo per il computer.

Insieme alla vittima c’era la figlia, madre della vera nipote, che, comprendendo che si trattava di un nuovo tentativo di truffa, ha finto di riconoscere la voce della figlia, sostenendo la richiesta ma accordandosi per 700 euro, a suo dire il massimo disponibile, poi subito ha chiamato il 113 che ha prontamente inviato una pattuglia del Commissariato presso il domicilio dell'anziana signora, la quale ha atteso il sedicente corriere nel cortile della casa secondo l’accordo, ma insieme a lei c’erano anche i poliziotti che hanno tratto il truffatore in arresto.

Sarebbe opportuno istruire gli anziani riguardo ai pericoli di raggiro da parte di imbroglioni senza scrupoli, sia per evitare di restare truffati, sia per non vivere in prima persona esperienze che mai si sarebbero aspettate di vivere nella loro lunga vita.

martedì 26 settembre 2017

Giugliano, capitale del falso d’autore, scoperta una fabbrica di alimenti falsi.

Scoperta la produzione alimentare illecita, tanti prodotti alimentari, confetture di pomodoro, salumi, vini e altri prodotti sequestrati perché privi della tracciabilità, fatti in casa come una volta ma evadendo le tasse.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato, nel comune di Giugliano in Campania, all'interno di un'azienda, un grande quantitativo di prodotti alimentari, stoccati in pessime condizioni di conservazione e pronti per essere immessi nel circuito commerciale commercializzati da un'impresa, completamente sconosciuta al fisco dedita all'attività conserviera di prodotti ortofrutticoli, alimentari ed imbottigliamento del vino tutto fatto in casa artigianalmente, dove l'unica illegalità, forse, consisterebbe nell'evasione fiscale.

Tutto posto sotto sequestro, l'intera azienda, l'area di circa 350 metri quadrati, le attrezzature necessarie per la produzione industriale, tra le quali: pentoloni in alluminio, bollitori in ferro, vasche in plastica, silos, impastatrici, insaccatrici per salumi, materie prime e prodotti finiti, oltre a circa 15.000 bottiglie contenenti passata di pomodoro, salumi ed insaccati e circa 100 bottiglie di vino pronte per essere inserite nella filiera alimentare, prodotti fabbricati con sistema artigianale. Il responsabile è stato segnalato all'autorità giudiziaria competente come si legge sul Mattino di Napoli..

giovedì 21 settembre 2017

Truffare gli anziani da oggi in poi sarà reato: approvata la legge, finalmente arriva la tutela per gli anziani.

Per chi raggira e mette in atto le truffe ai danni di persone anziane da oggi c'è il carcere, con l'aggravante se commessa on line.

La Camera ha approvato le modifiche al codice penale sulla frode patrimoniale a danno di soggetti vulnerabili con 219 sì e 38 no, nel nostro Paese ci sono milioni di ultra settantenni, spesso obiettivo di malviventi senza scrupoli. Le cronache sono piene di truffe ai danni degli anziani, persone più fragili che a volte subiscono in silenzio e in qualche caso purtroppo, sono arrivati a togliersi la vita per la vergogna e il dolore, per la disperazione di aver perso tutto.

Con il voto di oggi si introduce nel codice penale il nuovo reato di frode patrimoniale in danno di un soggetto vulnerabile in ragione dell'età avanzata, in pratica, chi con mezzi fraudolenti induce un anziano a dare (o promettere) indebitamente denaro o altra utilità rischia ora il carcere da 2 a 6 anni e la multa da 400 a 3.000 euro.

La frode è però punita solo se il fatto è commesso in casa o dentro o vicino a negozi, uffici postali, banche, ospedali e case di riposo oppure se si simula un'offerta commerciale. Spetta al giudice valutare la condizione di particolare vulnerabilità in rapporto all'età, se la frode è commessa per telefono o internet scatta l'aggravante. La pena aumenta anche quando chi raggira si avvale di dati personali acquisiti fraudolentemente o senza consenso.

La condanna per frode ai danni di un anziano comporta la confisca (anche per equivalente) dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo. È applicabile la custodia cautelare in carcere ed è obbligatorio l'arresto in flagranza. La sospensione condizionale della pena, inoltre, è subordinata alla restituzione e al pagamento del risarcimento del danno e all'eliminazione delle conseguenze del reato.

mercoledì 2 agosto 2017

La direzione del Cardarelli ha licenziato due dirigenti di radiologia e un dirigente ortopedico.



Questo è il provvedimento adottato dal consiglio di disciplina del nosocomio partenopeo sulla vicenda dei falsi referti e delle prestazioni mediche a pagamento.

Adottato il licenziamento per giusta causa, senza preavviso, nei confronti di due dirigenti medici di radiologia e di un dirigente ortopedico dell'ospedale Cardarelli di Napoli, il provvedimento è stato adottato dal consiglio di disciplina per la vicenda dei falsi referti e delle prestazioni mediche a pagamento uscita fuori dal pentolone dei brogli e delle truffe perpetrate ai danni della direzione finanziaria e professionale del più grande Ospedale del sud Italia.

È stato un atto dovuto, come dichiarato dal direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva, una decisione doverosa per il rispetto dovuto a tutto il personale sanitario che si prodiga per fare il loro dovere e cha sarebbero stati infangati dal comportamento fraudolento ed estorsivo posto in atto da un  piccolo nucleo di batteri infetti e per non vedere sminuita la grande professionalità del personale sano da un piccolo nucleo infettivo, come pubblicato dal Mattino di Napoli.

martedì 20 giugno 2017

Roberto Formigoni condannato a se anni di carcere, confiscati 6,6 milioni di euro.

E' stato condannato a sei anni di reclusione per corruzione per il caso Maugeri, con beni confiscati per 6,6 milioni di euro, e senza attenuanti dai giudici del Tribunale di Milano.

Per il collegio giudicante, nel corso del processo a carico di Roberto Formigoni sarebbero emersi fatti di tale gravità da giustificare la lieve condanna inflittagli in rapporto agli abusi e soprusi commessi nel corso della conduzione del suo governo regionale lombardo, giudicato per fini marcatamente di lucro e con grave danno per la Regione e per la Sanità Pubblica.

Secondo l'accusa, il faccendiere Pierangelo Daccò, implicato anche nel processo San Raffaele, e l'ex assessore lombardo, Antonio Simone sono stati il bancomat attraverso il quale l’allora governatore della Regione al Pirellone R. Formigoni dal 1995 al 2013, avrebbe goduto di una serie di benefit di lusso, in questo modo l’ex governatore lombardo sarebbe stato a capo di un “gruppo criminale” che avrebbe “sperperato 70 milioni di euro di denaro pubblico con un grave danno al sistema sanitario.

Le utilità corrisposte a Formigoni in esecuzione dell'accordo corruttivo, tra il 2006 ed il 2011, sono stimabili nell'ordine di almeno sei milioni di euro che sarebbero stati distratti dai fondi di circa 120 milioni di euro e di circa 180 milioni di euro che, nello stesso periodo, furono erogati dalla Regione rispettivamente a Fondazione Salvatore Maugeri e Ospedale San Raffaele.

L’altissimo tenore di vita goduto alle spalle dei tanti malati come, vacanze in località esclusive, disponibilità di imbarcazioni di lusso, uso di dimore di pregio, un altissimo tenore di vita, cene di rappresentanza e viaggi su voli privati, del tutto esorbitanti un qualsiasi rapporto di amicizia, sia pure con persone molto facoltose, oltre all'intervento del governatore "per garantire che la legge no profit venga approvata con un testo favorevole a Maugeri e San Raffale in gravi difficoltà economiche.

martedì 30 maggio 2017

Truffa agli anziani, «Suo figlio è nei guai, servono soldi», non questa scusa colpiscono i genitori.

Sistemi ignobili usati per carpire soldi approfittando della buona fede e dell’amore genitoriale, barattando l’amore paterno con il vile denaro, truffati 1.000 euro e la buona fede.

È accaduto a Torre del Greco, un ignobile lestofante si è presentato a casa di un anziano signore- «Suo figlio ha fatto un incidente con l'auto, servono mille euro per pagare l'avvocato e tirarlo fuori dai guai», l’anziano genitore e stato raggirato dagli imbroglioni che l’anno posto in condizioni di pagare con lo intendo di salvare veramente suo figlio, cosa si può imputare a un genitore che messo davanti a una presunta tragica realtà, si lascia abbindolare.

È la classica truffa del figlio in difficoltà il tranello nel quale è caduto un pensionato di 84 anni di Torre del Greco, ripulito di tutti i suoi risparmi da un truffatore senza cuore.

Il giovane impostore si sarebbe presentato in giacca e cravatta, dopo bussato alla porta dell'anziano 84enne, si è presentato come l'avvocato di suo figlio, raccontando che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente d'auto e che c'era da pagare una parcella di 1000 euro per le spese legali, il truffatore ha anche telefonato ad un complice che si è qualificato come avvocato e a una seconda persona che ha finto di essere il figlio della vittima invocante aiuto, appena ha preso i soldi si sarebbe dileguato.

A smascherare il raggiro sono stati gli altri figli della vittima: ora le forze dell'ordine hanno acquisito i filmati della videosorveglianza di zona e isolato il volto del truffatore e forse in breve tempo potrebbe essere assicurato alla giustizia, ma è importante parlare cn i genitori anziani e cercare di fargli capire e comprendere che la società non è più quella di una volta, che alcuni veri valori sono diminuiti e sostituiti dalla voglia di truffare i buoni e vivere di furfanterie.

domenica 9 aprile 2017

I parcheggiatori abusivi, sono spariti solo dalla Napoli bene di Posillipo.

La piaga delle estorsioni giornaliere ai danni dei poveri automobilisti, da parte dei padroni delle strade napoletane, e più presente che mai.

La Napoli bene, quella che conta e che sa farsi valere, è riuscita a far allontanare i pretestuosi da Posillipo, analizzando la situazione, essa risulta come l’ennesima beffa ai danni del popolo che non denuncia, che non usa la carta bollata, che essendo composta da onesti cittadini che sperano sempre che a proteggerli sia lo Stato sopportano e vanno avanti, perché qualcuno a detto loro che alle spalle di questi prepotenti, forse, c’è la camorra.

Non c’è verso di sfuggire, nemmeno dopo pagato regolarmente il ticket e affisso ben visibile sul cruscotto l’abusivo si presenta e bisogna regolare la sosta per la seconda volta anche, strisce blu, gialle o arancioni, quegli spazi sono di proprietà esclusiva dell’estorsore che pretende il pizzo, come fosse un impiego comunale o addirittura statale, il parcheggiatore abusivo si alza alle nove, alle dieci fa un’abbondante colazione e poi scende in strada sicuro di trovare i polli in cerca del posto auto.

Il tutto giustificato dalla mancanza del lavoro che pure se ci fosse, nessuno lo vuole o lo cerca, diciamoci la verità, potendo scegliere tra il guadagno giornaliero esentasse, godendo di agevolazioni fiscali e sanitarie, potendosi permettere quaranta giorni di villeggiatura all’anno in rinomati resort a cinque stelle, perché dovrebbero sottostare agli ordini del capo ufficio oppure sopportare le lagnanze del pubblico per sei ore consecutive quando possono gestire la loro vita e quella degli altri a proprio piacimento con la complicità delle istituzioni? E come al solito, “E io pago”.

sabato 4 marzo 2017

Napoli, truffa agli anziani, avrebbe potuto fare l’attore, invece ha preferito il truffatore.

Si fingeva il figlio per telefono, Maresciallo dei Carabinieri per le richieste e in ultimo da raccoglitore del convenuto truffando non solo i soldi ma anche l’affetto materno ai poveri anziani.

L’Istrione della truffa si era specializzato nelle truffe agli anziani, telefonicamente si fingeva il figlio nei guai, poi si presentava a casa dell’ignara vittima come Maresciallo dei Carabinieri fingendosi disposto ad aiutare il figlio della signora e scongiurare la galera in cambio di soldi, non disdegnava nemmeno il ruolo di avvocato patrocinante disposto alla difesa del presunto disgraziato e poi spariva, è stati identificato e arrestato, si tratta di Paolo De Giudice, ventitreenne, come si legge sul Mattino di Napoli.

Era solito operare nella zona di Capodimonte, dove i militari avrebbero accertato le ultime tre truffe commesse ai danni di persone anziane facilmente più vulnerabili dato l’affetto per i propri figli, i tre delitti truffaldini commessi tra l’8 e il 15 febbraio, avrebbero fruttato al truffatore 4.800 euro, frutti di risparmi e privazioni delle anziane signore operati con le intenzioni materne di conservare un poco di soldi in favore dei propri figli.

Dalle indagini è risultato che altre 5 persone erano state prese d mira e che fortunatamente non caddero nel tranello, il giovane truffatore è stato trasferito agli arresti domiciliari, da dove qualche altra cosa s’inventerà grazie alla tenerezza delle leggi, è necessario istruire le persone anziane sul fatto che le leggi vigenti non consentono a nessun ente il ritiro di moneta contante.

venerdì 3 marzo 2017

Attenzione alle false mail dell’Agenzia delle Entrate, tutto falso per spillare soldi.

Una nuova truffa sta raggiungendo ignari contribuenti, false mail sarebbero pervenute ai cittadini che fortunatamente hanno avvisato le forze dell’ordine.

Finte email per conto dell’Agenzia delle Entrate con richieste di accomodamenti e transazioni, sarebbe questo il tentativo di truffa ai danni degli italiani, in questi giorni, diverse segnalazioni da parte di alcuni cittadini sono arrivate sui tavoli delle forze dell’ordine e contenenti riferimenti a numeri telefonici reali, attraverso le quali viene chiesto di saldare un debito con il dipartimento finanziario per il quarto trimestre 2016 oltre alle minacce di blocco del C.C. e dei libretti.

L’Agenzia delle Entrate, nel precisare che non si tratta di comunicazioni ufficiali e di essere totalmente estranea alle stesse, invita a non tenere conto delle richieste, a non aprire gli allegati e a cestinare l’email ricevuta, non è la prima volta che questo tentativo di truffa è segnalato perché già nel mese di giugno 2016 era circolata un’email molto simile.

venerdì 24 febbraio 2017

Napoli, assenteismo cronico all'ospedale Loreto Mare, colpiti 55 persone tra medici, infermieri e impiegati.

Sarebbero circa 80 gli indagati per assenteismo che ha colpito il personale sanitario presso il nosocomio Loreto Mare, malasanità + assenteismo e siamo al completo.

Nel blitz antiassenteismo sono coinvolte quasi tutte le figure professionali dell'ospedale, si occupavano di tutt’altre faccende ma esulanti ed estranee alle cure dei pazienti ricoverati, è difficile ipotizzare le attività esterne che andavano a svolgere dopo aver vidimato il badge, chi andava in palestra per tonificarsi, chi faceva lo chef in un hotel del Nolano, chi esercitava privatamente e chi fabbricava addirittura schede false per le pay tv, figuriamoci cosa succederà in estate!

Sarebbero questi i primi risultati resi noti dagli investigatori dell'inchiesta sul Loreto Mare e sui professionisti del cartellino, enormi ore di lavoro sottratte all’assistenza dei malati, sono stati scoperti alcuni professionisti che avevano strisciato il badge fino a 490 volte in soli tre mesi, contro i quali l’Asl intende fare azioni di rivalsa, ma chi rappresenterà i lesi diritti del malato?

Sicuramente non si tratta di fenomeni isolati ma di prassi consolidata consistente nella «strisciatura plurima», azioni non solo lesive per le casse regionali, ma che soprattutto hanno contribuito non poco alla diffusione del malessere -paziente ospedale- che si è riscontrato nelle corsie ospedaliere, la mancanza o insufficienza del personale sanitario hanno dato vita a oggettive denunce che sarebbe giusto trovassero il loro epilogo nei licenziamenti per giusta causa, (Più giusta causa di questa, non esiste).

martedì 7 febbraio 2017

Attenzione alle bollette, canone Rai sulle seconde case, il Codacons scrive al Garante

Secondo la nota associazione dei consumatori, alcuni enti di fornitura dei servizi, starebbero applicando il canone Rai anche sulle seconde case.

Nuova denuncia del Codacons sul canone Rai in bolletta. «Attenzione alle seconde case in cui viene messo il canone Rai anche se non dovuto e già pagato nell'utenza della prima casa», scrive l'associazione dei consumatori nella consueta mailing list.

Il Codacons fa esposto all'Autority Energia e alla Procura della Repubblica di Milano che si spera non rimarrà in silenzio e verifichi la condotta di Eni e delle altre aziende erogatrici del gas sull'affaire canone Rai in bolletta, come pubblicato dal quotidiano “Leggo”.

Ci si domanda, dove vadano a finire i soldi in più che gli utenti alla richiesta della società elettrica indebitamente vengono pagati, si sapeva che affidare la riscossione ad altre società private del canone Rai, sarebbe stato un'operazione mal gestita a danno dei consumatori.

Se non paghi il canone Rai per due volte ti tolgono la fornitura elettrica, è così è stato.

L'inadempimento di un pagamento del canone Rai inoltre non può essere messo sullo stesso piano, un bene essenziale per la vita come la fornitura di energia, quindi il mancato pagamento del canone Rai non può dare origine alla cessazione della fornitura di energia elettrica.

Il Codacons chiede un immediato intervento da parte dell'Autority per far cessare la richiesta indebita di pagamento del canone per le seconde case.

martedì 24 gennaio 2017

Giugliano, assenteismo in Comune, credono di essere intoccabili e abusano.

Assenze dal posto di lavoro, passaggio di favori con la badgiatura, uscite incontrollate, sarebbero queste le contestazioni dei carabinieri nei confronti di una cinquantina d’impiegati comunali.

Una cinquantina di impiegati dislocati nei vari uffici del Comune di Giugliano sarebbero finiti nelle indagini di assenteismo operate dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, i militari in seguito alle indagini svolte, avrebbero accertato le tante irregolarità attraverso filmati e testimonianze delle irregolarità commesse, come riportato anche dal Mattino di Napoli.

L’accusa per tutti potrebbe essere quella di truffa aggravata ai danni dell’Ente e interruzione di pubblico servizio, toccherà al magistrato l’esame delle prove acquisite da carabinieri.

sabato 12 novembre 2016

Avellino, arrestato per truffa falso maresciallo dei carabinieri, i carabinieri autentici l’arrestano.

Un trentenne napoletano si è presentato a casa di un’anziana signora e con la scusa di voler liberare il figlio detenuto gli ha estorto 1500 euro.

Suo figlio è in arresto, servono i soldi per la cauzione, con questo stratagemma, e presentatosi come Maresciallo dei carabinieri è riuscito a spillare 1500 euro all’anziana signora, la quale però, si è insospettita e ha allertato i carabinieri veri, quando il truffatore si è presentato per ritirare la finta cauzione ha trovato ad attenderlo i veri carabinieri che gli hanno messo le manette e condotto le luogo degno di un truffatore che approfitta degli anziani e dell’amore per i figli e i nipoti.

Il fattaccio truffaldino è accaduto a Caposele, una cittadina della provincia avellinese tranquilla e dove tutti si conoscono e si stimano, e dove quanto è accaduto ha scosso gli abitanti della cittadina.

martedì 8 novembre 2016

Benevento, scandalo alla mensa dei bambini, pasti avanzati agli studenti e ai pazienti.

La tremenda notizia dichiarata in conferenza stampa della Procura di Benevento e della Guardia di Finanza, abusi commessi verso i bambini, gli studenti e i pazienti in ospedale.

Oltre a gestire la mensa scolastica di Benevento in 15 istituti cittadini e la ristorazione in strutture sanitarie dell'Asl, centinaia di bambini e pazienti consumavano pasti che non rispondevano alle indicazioni ne in qualità ne tantomeno per quantità nel rispetto di quanto previsto dal capitolato d' appalto.

L'accusa è di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione e frode in pubbliche forniture, le Fiamme Gialle, hanno accertato che un "riciclo sistematico del cibo avanzato nelle scuole, finanche addentato e non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie i quali, in più occasioni, constatando che le pietanze erano immangiabili, si rifiutavano di consumarle.

Dalle indagini e accertamenti svoli dalle Fiamme Gialle, sarebbe risultato che venivano usati grassi di scarto e rimasugli vari per confezionare i pasti liquidi da somministrare ai pazienti che si alimentavano con il sondino, sono in corso indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, per individuare le responsabilità penali dei vari amministratori e operatori che gestivano direttamente il servizio mensa, come si legge sul Mattino di Napoli.

lunedì 24 ottobre 2016

ATTENZIONE, se vi arriva questa mail, "Avete un debito, si prega di pagare immediatamente", non lo aprite, è una truffa.


Si tratta dell’ennesima truffa on line perpetrata, ai danni della brava gente, nessun Ente invia queste mail per riscuotere denaro, almeno in questo l’Italia si salva ancora.

Ne sono state tentate tante. prima, a nome dell'Agenzia delle Entrate, poi a nome della Telecom e adesso è arrivata la truffa della bolletta dell'acqua, naturalmente via email, si tratta di una finta bolletta da saldare, destinata a cittadini e studi professionali con importi variabili dai 17 fino ai 500 euro, per il momento sarebbero arrivate solo nella Liguria e parte della Toscana, ma tra non molto potrebbero arrivare anche nel resto dell’Italia..

L'invito è quello di saldare un ipotetico debito scaduto e ad aprire un file in allegato e a cliccare su un link che viene riportato, questa è la richiesta standard, 'Il debito per i nostri servizi è di € xx,yy. Si prega di pagare immediatamente', la cifra varia da € 17.50 a 500.00 con la fattura allegata e un link, sul quale cliccare per i dettagli e gli estremi del pagamento, fatto questo si resta fregati perché è tutto inesistente.

È una truffa ben congeniata perché sono usati loghi e servizi in essere, il grande rischio che si corre, secondo la Polizia postale, è quello che oltre a perdere del denaro irrecuperabili, ci si becca anche un virus all’apertura del link.

giovedì 29 settembre 2016

Furbetti del cartellino. Shopping e passeggiate durante l'orario di lavoro.

Al comune di Scafati, si continua a marinare il lavoro, complicità tra colleghi, cartellino vidimato ma niente lavoro.
Scoperti dai finanzieri della Compagnia di Scafati, una decina di furbetti timbravano il cartellino e se andavano in giro per la città,  a fare shopping, a passeggiare amichevolmente in gruppi amichevoli come fosse una cosa normalissima abbandonare il posto di lavoro, scoperti dai finanzieri si sono visti arrivare a casa le notifiche delle misure cautelari previste in materia con l’aggiunta dell’interdizione dai pubblici uffici.

L’accusa di truffa ai danni dello Stato è stata formulata in base a cinque mesi di indagini sui movimenti dei dieci impiegati, dai risultati delle indagini sarebbero state truffate centinaia di ore di lavoro alle casse statali e procurato un disservizio ai cittadini che si recavano presso gli uffici per richiedere servizi senza risultati, incastrati dai pedinamenti, e videoregistrazioni grazie a telecamere nascoste sono stati rilevati gli spostamenti e le attività dei pubblici dipendenti nonché le false timbrature dei cartellini di presenza.