mercoledì 4 dicembre 2019

Napoli, dottoressa picchiata da due genitori al Santobono.


Un'altro gesto d'inqualificabile violenza è stato commesso ai danni di chi si prodiga per la cura dei piccini, come riportato sulle pagine del quotidiano "Roma".


Bambina di 15 mesi che giunge per vite di orecchino inclusa nel lobo auricolare. Codice verde. Viene inviato al fast track orl.  - è il resoconto dell'associazione - Dopo pochi minuti viene vista dalla dottoressa di guardia in otorino che, dopo prima valutazione, applica un anestetico in crema ed espone ai genitori il programma di intervento: si tenterà una prima rimozione del corpo estraneo in ambulatorio e, in caso di fallimento, un successivo intervento in sala operatoria con blanda sedazione.

Vengono, quindi, fatti accomodare in sala di attesa anche per aspettare l’effetto dell’anestetico topico. Dopo alcuni minuti, forse anche in relazione ai movimenti della bambina, il corpo estraneo si è spontaneamente espulso. I familiari sono fiondati sulla dottoressa, che nel frattempo stava visitando un altro bambino (che è scappato urlando e piangendo), aggredendola e malmenandola (tirando i capelli e procurando ecchimosi sul volto e collo) colpevole, a loro detta, di incompetenza.

Gli aggressori hanno anche arrecato danni alle cose. All’arrivo della Polizia sono tutti scappati. Le lesioni riportate dalla dottoressa sono state giudicate guaribili in 10 giorni».
Cento episodi in un anno sono numeri da emergenza, uno sprofondo che serve a rendersi conto che oramai la situazione è fuori controllo. Oramai il personale è diventato lo sfogatoio delle tensioni di parenti e affini, che si sentono padroni di picchiare, insultare e minacciare il personale in servizio sulle ambulanze del 118 o negli ospedali come se fossero loro il motivo dei problemi di salute dei propri cari».

Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli. «Occorre porre un argine – aggiunge Borrelli – prima che si consumi una tragedia. Da tempo chiediamo che vengano creati dei presidi fissi di polizia in prossimità dei pronto soccorso degli ospedali.

Ma, in questo caso, l’episodio si è verificato al Santobono, un ospedale pediatrico. Dove gli adulti dovrebbero avere un comportamento doppiamente rispettoso. Invece si permettono di aggredire una dottoressa mentre sta visitando un bambino. Uno dei gesti più bassi e ingiustificabili che si possano commettere.

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