La tremenda notizia dichiarata in conferenza stampa della Procura di Benevento e della Guardia di Finanza, abusi commessi verso i bambini, gli studenti e i pazienti in ospedale.
Oltre a gestire la mensa scolastica di Benevento in 15 istituti cittadini e la ristorazione in strutture sanitarie dell'Asl, centinaia di bambini e pazienti consumavano pasti che non rispondevano alle indicazioni ne in qualità ne tantomeno per quantità nel rispetto di quanto previsto dal capitolato d' appalto.
L'accusa è di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione e frode in pubbliche forniture, le Fiamme Gialle, hanno accertato che un "riciclo sistematico del cibo avanzato nelle scuole, finanche addentato e non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie i quali, in più occasioni, constatando che le pietanze erano immangiabili, si rifiutavano di consumarle.
Dalle indagini e accertamenti svoli dalle Fiamme Gialle, sarebbe risultato che venivano usati grassi di scarto e rimasugli vari per confezionare i pasti liquidi da somministrare ai pazienti che si alimentavano con il sondino, sono in corso indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, per individuare le responsabilità penali dei vari amministratori e operatori che gestivano direttamente il servizio mensa, come si legge sul Mattino di Napoli.
Oltre a gestire la mensa scolastica di Benevento in 15 istituti cittadini e la ristorazione in strutture sanitarie dell'Asl, centinaia di bambini e pazienti consumavano pasti che non rispondevano alle indicazioni ne in qualità ne tantomeno per quantità nel rispetto di quanto previsto dal capitolato d' appalto.
L'accusa è di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione e frode in pubbliche forniture, le Fiamme Gialle, hanno accertato che un "riciclo sistematico del cibo avanzato nelle scuole, finanche addentato e non consumato del tutto, che in seguito veniva destinato per la preparazione dei pasti serali agli ospiti delle strutture sanitarie i quali, in più occasioni, constatando che le pietanze erano immangiabili, si rifiutavano di consumarle.
Dalle indagini e accertamenti svoli dalle Fiamme Gialle, sarebbe risultato che venivano usati grassi di scarto e rimasugli vari per confezionare i pasti liquidi da somministrare ai pazienti che si alimentavano con il sondino, sono in corso indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, per individuare le responsabilità penali dei vari amministratori e operatori che gestivano direttamente il servizio mensa, come si legge sul Mattino di Napoli.
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