Il premier forse ha trovato un’altra forma per spremere il popolo, ipotizza di legare le detrazioni fiscali delle spese sanitarie al reddito del dichiarante.
Finora il sistema delle detrazioni fiscali a carico del contribuente dava la possibilità di scaricare le spese sanitarie sostenute durante l’anno per la salute come, medicine e spese specialistiche per le visite fatturate, ma la genialità di Renzi ne ha inventata un’altra, legare le detrazioni al reddito, Se quest’altra novità prendesse corpo nel governo consisterebbe in un altro salasso popolare necessario per recuperare i due miliardi e mezzo elargiti per la campagna renziana.
Due miliardi e mezzo di euro costituisce la somma necessaria per coprire parte del disavanzo creato per i fondi previsti per la salvaguardia e per il famoso bonus degli ottanta euro, il pubblico se lo doveva aspettare che sarebbe arrivata le resa dei conti, elargire bonus, defiscalizzare il lavoro, prendere a cuore i salvaguardati sono cose aiutano le industrie favorendo le assunzioni ma penalizzano maggiormente il ceto meno abbietto, precari e pensionati.
Finora non è mai stato toccato l’argomento che piacerebbe tanto agli italiani, tagliare gli stipendi dei parlamentari, applicare i tetti agli stipendi e le pensioni dei manager pubblici, applicare il tetto alle pensioni d’oro, ridurre il numero dei parlamentari, tutte cose che erano parte integrante della sua rottamazione, fallito questo programma per lui impraticabile, non gli restano che i pensionati e i lavoratori ed è proprio con loro che riesce a fare la voce grossa.
Finora il sistema delle detrazioni fiscali a carico del contribuente dava la possibilità di scaricare le spese sanitarie sostenute durante l’anno per la salute come, medicine e spese specialistiche per le visite fatturate, ma la genialità di Renzi ne ha inventata un’altra, legare le detrazioni al reddito, Se quest’altra novità prendesse corpo nel governo consisterebbe in un altro salasso popolare necessario per recuperare i due miliardi e mezzo elargiti per la campagna renziana.
Due miliardi e mezzo di euro costituisce la somma necessaria per coprire parte del disavanzo creato per i fondi previsti per la salvaguardia e per il famoso bonus degli ottanta euro, il pubblico se lo doveva aspettare che sarebbe arrivata le resa dei conti, elargire bonus, defiscalizzare il lavoro, prendere a cuore i salvaguardati sono cose aiutano le industrie favorendo le assunzioni ma penalizzano maggiormente il ceto meno abbietto, precari e pensionati.
Finora non è mai stato toccato l’argomento che piacerebbe tanto agli italiani, tagliare gli stipendi dei parlamentari, applicare i tetti agli stipendi e le pensioni dei manager pubblici, applicare il tetto alle pensioni d’oro, ridurre il numero dei parlamentari, tutte cose che erano parte integrante della sua rottamazione, fallito questo programma per lui impraticabile, non gli restano che i pensionati e i lavoratori ed è proprio con loro che riesce a fare la voce grossa.
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