Blog su notizie, idee e considerazioni di politica, ambiente, sociale e gossip a Napoli.
martedì 25 febbraio 2020
sabato 15 febbraio 2020
I piccoli alunni della Scuola Walt Disney in gita al laboratorio di oggetti artistici “L’Artigiano” di Brusciano.
Giornata di divertimento e di conoscenza dell’arte della modellazione della ceramica, nozioni della nobile arte da inserire nel bagaglio culturale e formativo di ogni singolo alunno.
Una giornata veramente istruttiva, passata all’insegna della voglia di capire ammirando le mani sapienti del Maestro modellatore che dall’argilla umida, sotto lo sguardo attento e giudizioso dei piccoli alunni, riusciva a dare forma a oggetti presenti solo nella sua grande fantasia, riuscendo a trasmettere ai bambini la voglia di cimentarsi al tornio e provare a modellare a loro volta quella materia umida che si prestava a lasciarsi manipolare dal grande fantasista “Antonio”.
Sebbene, l’Istituto Scolastico Walt Disney, nell’arco dell’anno didattico organizzi sovente le gite scolastiche nei vari ambiti allo scopo di preparare i piccoli alunni alle varie discipline che la vita futura richiederà loro, anche quest’anno e ritornata al famoso laboratorio di ceramiche artistiche riscontrando una grande voglia di migliorarsi sia nella produzione, sia nell’accoglienza e nel trattamento dei piccoli ospiti e degli accompagnatori, mostrando grande professionalità da parte di un personale educato, formato e preparato.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dai tantissimi genitori che hanno accompagnato i loro figli nella gita, seguendoli quando sono stati forniti del materiale necessario per comporre a loro volta piccoli oggetti di ceramica sotto la guida attenta delle tante istruttrici presenti nel laboratorio e che la direttrice del laboratorio, (La bravissima signora Maddalena), provvederà, una volta usciti dal forno, e far pervenire all’Istituto Walt Disney per distribuirli ai tanti alunni che hanno partecipato e modellati.
Per i piccoli alunni è stata un’esperienza unica, vedere dal vivo come si realizzano i tantissimi oggetti esposti sugli scaffali e ripiani all’ingresso della sala li ha entusiasmati tanto, qualcuno si è addirittura cimentato alla modellazione guidato dal Maestro Antonio con grande soddisfazione della preside della Walt Disney che ha dato loro questa possibilità utilissima per la loro formazione umana, culturale e professionale.
Una giornata veramente istruttiva, passata all’insegna della voglia di capire ammirando le mani sapienti del Maestro modellatore che dall’argilla umida, sotto lo sguardo attento e giudizioso dei piccoli alunni, riusciva a dare forma a oggetti presenti solo nella sua grande fantasia, riuscendo a trasmettere ai bambini la voglia di cimentarsi al tornio e provare a modellare a loro volta quella materia umida che si prestava a lasciarsi manipolare dal grande fantasista “Antonio”.
Sebbene, l’Istituto Scolastico Walt Disney, nell’arco dell’anno didattico organizzi sovente le gite scolastiche nei vari ambiti allo scopo di preparare i piccoli alunni alle varie discipline che la vita futura richiederà loro, anche quest’anno e ritornata al famoso laboratorio di ceramiche artistiche riscontrando una grande voglia di migliorarsi sia nella produzione, sia nell’accoglienza e nel trattamento dei piccoli ospiti e degli accompagnatori, mostrando grande professionalità da parte di un personale educato, formato e preparato.
Per i piccoli alunni è stata un’esperienza unica, vedere dal vivo come si realizzano i tantissimi oggetti esposti sugli scaffali e ripiani all’ingresso della sala li ha entusiasmati tanto, qualcuno si è addirittura cimentato alla modellazione guidato dal Maestro Antonio con grande soddisfazione della preside della Walt Disney che ha dato loro questa possibilità utilissima per la loro formazione umana, culturale e professionale.
domenica 9 febbraio 2020
Lo spretato Michele Barone condannato definitivamente a 12 anni di reclusione.
Dei 22 anni chiesti dai pm ne sono stati riconosciuti solo 12, assieme a lui condannati anche i genitori della minorenne per non aver denunciato il fatto.
Michele Barone, l’ex prete della diocesi di Aversa, è stato condannato definitivamente a 12 anni di carcere nel processo, molti ricorderanno il reato che ha portato in carcere Barone, fu accusato di aver commesso violenze e abusi contro tre donne, una delle quali minorenne, con la scusa di praticare esorcismi, pm di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Di Vico e Daniela Pannone, avevano chiesto per l’ex sacerdote, 22 anni di carcere.
Allo spretato non è stato riconosciuto il reato di violenza sessuale nei confronti delle due vittime maggiorenni, riconoscendolo solo colpevole di violenza privata, maltrattamenti e lesioni gravissime, la corte ha condannato a 4 anni i genitori della minorenne accusati di non aver impedito i maltrattamenti dell’ex prete verso la figlia, che loro credevano “posseduta dal demonio”.
Michele Barone, l’ex prete della diocesi di Aversa, è stato condannato definitivamente a 12 anni di carcere nel processo, molti ricorderanno il reato che ha portato in carcere Barone, fu accusato di aver commesso violenze e abusi contro tre donne, una delle quali minorenne, con la scusa di praticare esorcismi, pm di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Di Vico e Daniela Pannone, avevano chiesto per l’ex sacerdote, 22 anni di carcere.
Allo spretato non è stato riconosciuto il reato di violenza sessuale nei confronti delle due vittime maggiorenni, riconoscendolo solo colpevole di violenza privata, maltrattamenti e lesioni gravissime, la corte ha condannato a 4 anni i genitori della minorenne accusati di non aver impedito i maltrattamenti dell’ex prete verso la figlia, che loro credevano “posseduta dal demonio”.
giovedì 6 febbraio 2020
Bollette a 28 giorni, Consiglio di Stato dà ragione all’Agcom: “Rimborsi automatici”
Ogni tanto una buona notizia per i poveri cittadini usati come strumenti di ingrasso per i grandi abbuffoni della telefonia.
Le maggiori testate giornalistiche hanno pubblicato il testo della sentenza con la quale il tribunale amministrativo ha rigettato i ricorsi di Vodafone e altre compagnie telefoniche per "non aver fatto loro presente l’aumento sostanziale della tariffa, blindando la propria clientela" con decisioni arbitrarie ai danni del grande bacino di utenza.
Rimborsi automatici per tutti gli utenti danneggiati dall’introduzione delle bollette “a 28 giorni”: il Consiglio di Stato ha pubblicato oggi il testo della sentenza con cui ha rigettato i ricorsi delle compagnie telefoniche per le bollette a 28 giorni, confermando l’obbligo di indennizzo per tutti i clienti, come richiesto dall’Agcom, e non solo per chi ne fa esplicita richiesta. La VI sezione del Consiglio di Stato ha accolto così le tesi del Codacons “che era intervenuto in giudizio a tutela dei diritti dei consumatori”.
In base alla sentenza (Numero 00879 del 2020) che ha respinto il ricorso presentato da Vodafone che non voleva rimborsare gli utenti per l’abuso commesso, il Consiglio di Stato ha ritenuto giusto rigettare le motivazioni esposte e condannare le varie compagnie che hanno adottato la regola della nuova fatturazione imposta ai propri affiliati condannando le stesse a rimborsare in automatico i propri clienti anche senza la richiesta da parte di questi, detti devono essere versati in automatico dalle società.
Le maggiori testate giornalistiche hanno pubblicato il testo della sentenza con la quale il tribunale amministrativo ha rigettato i ricorsi di Vodafone e altre compagnie telefoniche per "non aver fatto loro presente l’aumento sostanziale della tariffa, blindando la propria clientela" con decisioni arbitrarie ai danni del grande bacino di utenza.
Rimborsi automatici per tutti gli utenti danneggiati dall’introduzione delle bollette “a 28 giorni”: il Consiglio di Stato ha pubblicato oggi il testo della sentenza con cui ha rigettato i ricorsi delle compagnie telefoniche per le bollette a 28 giorni, confermando l’obbligo di indennizzo per tutti i clienti, come richiesto dall’Agcom, e non solo per chi ne fa esplicita richiesta. La VI sezione del Consiglio di Stato ha accolto così le tesi del Codacons “che era intervenuto in giudizio a tutela dei diritti dei consumatori”.
In base alla sentenza (Numero 00879 del 2020) che ha respinto il ricorso presentato da Vodafone che non voleva rimborsare gli utenti per l’abuso commesso, il Consiglio di Stato ha ritenuto giusto rigettare le motivazioni esposte e condannare le varie compagnie che hanno adottato la regola della nuova fatturazione imposta ai propri affiliati condannando le stesse a rimborsare in automatico i propri clienti anche senza la richiesta da parte di questi, detti devono essere versati in automatico dalle società.
martedì 21 gennaio 2020
Qualiano approvato il preliminare del PUC
Comunicato stampa
Adesso l'intera città aspetta con ansia di conoscerne la consistenza per esprimere la propria opinione in merito, spera solo che non si rediga un altro obrobrio.
La giunta comunale di Qualiano ieri ha approvato il preliminare del Piano Urbanistico Comunale (PUC). L’approvazione è avvenuta entro la scadenza imposta dalla Regione Campania e si è resa necessaria per dare seguito all’iter che porterà alla stesura definitiva del PUC.
Al termine della giunta, soddisfazione è stata espressa da tutta l'amministrazione De Leonardis, dai consiglieri comunali di maggioranza che hanno contribuito ai lavori, a tutto l'esecutivo. Il sindaco Raffaele De Leonardis ha dichiarato: “Stiamo completando l'iter per dare finalmente a Qualiano un Piano Urbanistico comunale che mancava da anni. Il preliminare è assolutamente modificabile, per noi è funzionale all’avvio di un ampissimo processo di partecipazione coi cittadini. Apriremo immediatamente un confronto costruttivo con con la cittadinanza, con le forze politiche, con le forze produttive e commerciali e con gli stakeholders istituzionali per costruire la Qualiano che verrà.
Nel preliminare stilato - continua il sindaco - abbiamo attenzionato tutte le zone, dal centro alle periferie, compresa la circumvallazione esterna ed i suoi assi viari. Si è tenuto conto poi dei vincoli del BTCP del piano sovracomunale della Città Metropolitana di Napoli e delle 18 osservazioni della stessa Città Metropolitana quando il precedente piano urbanistico comunale presentato dalla scorsa amministrazione non fu ritenuto coerente", conclude De Leonardis.
Ora, dopo la partecipazione pubblica e la consultazione dei soggetti competenti, entro 90 giorni il PUC sarà adottato dal comune. Dopo sarà reso pubblico per altri 60 giorni per permettere le osservazioni da parte dei cittadini. Dopo le osservazioni, la Giunta comunale delibererà sull'accoglimento o meno delle osservazioni dei cittadini ed invierà tutto alla Città Metropolitana di Napoli. Da quel momento la Città Metropolitana avrà 60 giorni per esprimere il parere. Se sarà favorevole il PUC sarà poi approvato in consiglio comunale e portato in pubblicazione alla Regione Campania.
sabato 11 gennaio 2020
Reddito di cittadinanza, ora è obbligatorio lavorare per i Comuni.
La notizia pubblicata dal Corriere della sera sabato 11 gennaio rallegra tutti quelli che si sentivano truffati da opportunisti e scansafatiche.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2020 del decreto emesso dal ministero del Lavoro, i beneficiari del Reddito di cittadinanza hanno un obbligo: quello di svolgere per 8 ore a settimana, i cosiddetti «progetti utili alla collettività» (Puc) nel Comune di residenza, in pratica, si tratta di lavori socialmente utili a beneficio della collettività ai quali i percettori di Reddito di cittadinanza saranno obbligati a svolgere nell’ambito del patto per il lavoro e del patto per l’inclusione sociale.
La nuova norma evidentemente ha tenuto conto che i beneficiari del R.d.C, siano persone senza lavoro e disponibili, persone che possono benissimo dare una mano, nell’ambito delle proprie possibilità attitudinali a espletare lavori socialmente utili nei propri comuni di residenza secondo le varie esigenze presenti nelle varie amministrazioni e quindi dare un minimo di contropartita per il beneficio finanziario ricevuto.
Il Reddito di Cittadinanza ha dimostrato di essere un vero toccasana per i meno abbietti ai quali ha portato nelle case buie uno spiraglio di luce, a quei genitori onesti e lavoratori rimasti senza lavoro e con figli da sfamare ha veramente rappresentato un valido aiuto e un’ancora di salvezza, iniziativa garantista di una politica in favore di chi ha bisogno di sbarcare il lunario tenendo conto del momento negativo, della mancanza di lavoro e delle esigenze del popolo.
Inutile dire che la misura intrapresa dallo Stato trova il plauso di quei cittadini che hanno ritenuto l’iniziativa del Reddito calpestato e abusato da chi immeritatamente ha sfruttato e beneficiato le misure che miravano ad aiutare gli onesti e non i truffaldini, quelli che hanno beneficiato della risorsa e forse hanno anche lavorato parallelamente a nero con la complicità dei datori di lavoro disonesti ostentando una capacità di truffare lo Stato e con esso i cittadini e tutti quelli che pagano regolarmente le onerose tasse.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2020 del decreto emesso dal ministero del Lavoro, i beneficiari del Reddito di cittadinanza hanno un obbligo: quello di svolgere per 8 ore a settimana, i cosiddetti «progetti utili alla collettività» (Puc) nel Comune di residenza, in pratica, si tratta di lavori socialmente utili a beneficio della collettività ai quali i percettori di Reddito di cittadinanza saranno obbligati a svolgere nell’ambito del patto per il lavoro e del patto per l’inclusione sociale.
La nuova norma evidentemente ha tenuto conto che i beneficiari del R.d.C, siano persone senza lavoro e disponibili, persone che possono benissimo dare una mano, nell’ambito delle proprie possibilità attitudinali a espletare lavori socialmente utili nei propri comuni di residenza secondo le varie esigenze presenti nelle varie amministrazioni e quindi dare un minimo di contropartita per il beneficio finanziario ricevuto.
Il Reddito di Cittadinanza ha dimostrato di essere un vero toccasana per i meno abbietti ai quali ha portato nelle case buie uno spiraglio di luce, a quei genitori onesti e lavoratori rimasti senza lavoro e con figli da sfamare ha veramente rappresentato un valido aiuto e un’ancora di salvezza, iniziativa garantista di una politica in favore di chi ha bisogno di sbarcare il lunario tenendo conto del momento negativo, della mancanza di lavoro e delle esigenze del popolo.
Inutile dire che la misura intrapresa dallo Stato trova il plauso di quei cittadini che hanno ritenuto l’iniziativa del Reddito calpestato e abusato da chi immeritatamente ha sfruttato e beneficiato le misure che miravano ad aiutare gli onesti e non i truffaldini, quelli che hanno beneficiato della risorsa e forse hanno anche lavorato parallelamente a nero con la complicità dei datori di lavoro disonesti ostentando una capacità di truffare lo Stato e con esso i cittadini e tutti quelli che pagano regolarmente le onerose tasse.
martedì 31 dicembre 2019
Qualiano, no botti di fine anno, vinca il buon senso una volta tanto.
Ogni anno, puntualmente si moltiplicano gli inviti a non accendere le micce dei botti, e puntualmente al mattino seguente i bollettini medici sembrano quelli di guerra.
Negli anni scorsi sono caduti nel vuoto gli appelli al “no botto” puntualmente disattesi dai virtuosi dei fuochi “per forza”… da quelle persone che sembrano più disposti a rinunciare al regalo del figlioletto per la prossima Befana che all’acquisto e accensione della famosa miccia seguita dal devastante botto capace di far saltare il figlio nella culla, di far ammutolire anche l’amato cane che non riesce a sopportare le tante deflagrazioni che simultaneamente rimbombano nelle orecchie delle persone e degli animali che falsamente si professa di amare.
Il buon senso, l’amore per gli animali che si portano in braccio, che dormono con i loro proprietari, che si dice di amare come figli, dov’è finito se nel bel mezzo della notte i loro stessi proprietari sono i primi ad accendere la fastidiosa miccia e farli saltare con la grande voglia di mordere le terga del molestatore... pazienza poverini, cosa volete farci se i vostri amici a due gambe dimostreranno di essere i vostri peggiori nemici, strafottenti, arroganti e soprattutto ignoranti al punto di stravolgere i loro stessi sentimenti amorevoli in nome di un qualcosa che andrà in fumo dopo aver procurato disagio e forse anche qualche ferito.
Speriamo che anche quest’appello non cada nel vuoto, che serva a ridurre il numero di feriti con amputazione di dita e di altre ferite ben più gravi, signori sparatori, accogliete l’invito dando il buon esempio ai vostri figli, esempio di rispetto verso la civile convivenza con gli amici a quattro zampe, non inculcando nei piccoli questa cattivissima abitudine ai botti di fine anno che rappresenta solo una bruttissima e inutile abitudine per salutare il nuovo anno che senz’altro preferisce essere salutato con un buon cenone e un salutare brindisi familiare.

Negli anni scorsi sono caduti nel vuoto gli appelli al “no botto” puntualmente disattesi dai virtuosi dei fuochi “per forza”… da quelle persone che sembrano più disposti a rinunciare al regalo del figlioletto per la prossima Befana che all’acquisto e accensione della famosa miccia seguita dal devastante botto capace di far saltare il figlio nella culla, di far ammutolire anche l’amato cane che non riesce a sopportare le tante deflagrazioni che simultaneamente rimbombano nelle orecchie delle persone e degli animali che falsamente si professa di amare.
Il buon senso, l’amore per gli animali che si portano in braccio, che dormono con i loro proprietari, che si dice di amare come figli, dov’è finito se nel bel mezzo della notte i loro stessi proprietari sono i primi ad accendere la fastidiosa miccia e farli saltare con la grande voglia di mordere le terga del molestatore... pazienza poverini, cosa volete farci se i vostri amici a due gambe dimostreranno di essere i vostri peggiori nemici, strafottenti, arroganti e soprattutto ignoranti al punto di stravolgere i loro stessi sentimenti amorevoli in nome di un qualcosa che andrà in fumo dopo aver procurato disagio e forse anche qualche ferito.
Speriamo che anche quest’appello non cada nel vuoto, che serva a ridurre il numero di feriti con amputazione di dita e di altre ferite ben più gravi, signori sparatori, accogliete l’invito dando il buon esempio ai vostri figli, esempio di rispetto verso la civile convivenza con gli amici a quattro zampe, non inculcando nei piccoli questa cattivissima abitudine ai botti di fine anno che rappresenta solo una bruttissima e inutile abitudine per salutare il nuovo anno che senz’altro preferisce essere salutato con un buon cenone e un salutare brindisi familiare.

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