giovedì 16 giugno 2016

Qualiano, mentre gli altri sbraitano, De Luca ha iniziato la sua futura campagna elettorale.

La riflessione è scaturita osservando i piccoli sindaci per un giorno, tanti adolescenti con altrettante famiglie alle spalle.

Come dicevo, si comincia a intravvedere nel programma che il sindaco sta portando avanti, un’espansione programmatica della sua politica fatta di piccole astuzie, grandi furberie, e forse, buoni risultati, indipendentemente dal colore politico che sarà combattuto dai tanti avversari politici in base alle diverse capacità in merito, oltre questo, bisogna prendere atto che “Sindaco per un giorno” si presta proprio alla preparazione di una futura tattica che pochi hanno interpretato come tale senza dare il giusto valore politico al programma dei piccoli sindaci.

È da tenere presente che non tutti i giovanissimi sindaci discendono da famiglie, de luchiste, per cui i giovani rampolli chiamati a partecipare, volendo o nolente, trascineranno nel gioco politico i loro genitori orgogliosi di vedere i figli partecipare alla gestione dell’Amministrazione e per questo forse anche a cambiare idea politica al momento della chiamata al voto, tutta farina che finirà nel saccone De Luca, se l’interpretazione è giusta, bisogna dare atto al sindaco di essere scaltro, capace e di buona inventiva politica.

Non è con le calunnie o le invettive che si può battere un personaggio che sta dimostrando scaltrezza e capacità organizzativa se nell’arco del suo mandato solo con questo “Sindaco per un giorno” riuscirà a entrare in duecento nuove famiglie, e su questo terreno che bisogna battersi cercando di prevedere le mosse e combatterle sul campo, coscienti del fatto che la nostra società si presta molto al gioco, bisogna farsi furbi per non restare con le classiche "Pive nel sacco"

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