Uno dei settori maggiormente compromesso dalla continua sporcizia è la parte centrale di via G. Di Vittorio, cittadini e commercianti reclamano più civiltà ambientale.
Sul banco degli imputati, c’è il grande senso d’inciviltà esternato da alcuni cittadini che non amano la loro città, sebbene il Comune abbia arredato la città con tanti raccoglitori delle cartacce, (Qualcuno si vede anche nella foto) esiste una resistenza a gettare la ricevuta perdente del gioco on line, non nell’apposito contenitore fornito della sua apposita busta, ma si preferisce gettarla per terra generando sporcizia e arretratezza ambientale che genera un senso penoso solo a guardarlo.
Alcune arterie cittadine, a causa di questa reticenza, versano in uno stato di sofferenza cronica e molto bisognoso di assistenza ambientale da parte dei fantasmi degli operatori ecologici, i signori sporcaccioni sono convinti che rientra nell’esclusivo compito del Comune ovviare l’inconveniente senza pensare che se loro fossero più accorti, non ci sarebbe nemmeno bisogno del netturbino, basterebbe solo l’addetto per il ritiro della busta satura e il riposizionamento della busta vuota.
D’altro canto, si riscontra anche il molto parsimonioso e relativo uso della spazzatrice laddove il territorio richiede una più doverosa assistenza, altra nota dolente è dettata dall’evidenza dei fatti, cioè, questo stato d’inciviltà si riscontra prevalentemente in prossimità di alcuni esercizi dove già all’apertura mattutina, la titolare o la commessa spazzano l’antistante marciapiede e depositando le cartacce subito sotto il marciapiede lasciandole a disposizione del netturbino fantasma o della spazzatrice di uso settimanale.
Pretendere l’educazione civica da chi ogni giorno perde fior di quattrini all’estrazione del 10 e lotto, diventa utopistico, ma dovrebbe rientrare nei doveri dell’esercente cercare di educare il suo pubblico giornaliero a essere più civile, o in mancanza di questo, delegare qualcune dei suoi dipendenti a spazzare almeno una volta al giorno, forse, facendo questo sarebbero costretti anche loro a invitare gli sporcaccioni a cambiare sistema di sfogo e mettere nel cestino la causa della loro rabbia e disperazione.
Sul banco degli imputati, c’è il grande senso d’inciviltà esternato da alcuni cittadini che non amano la loro città, sebbene il Comune abbia arredato la città con tanti raccoglitori delle cartacce, (Qualcuno si vede anche nella foto) esiste una resistenza a gettare la ricevuta perdente del gioco on line, non nell’apposito contenitore fornito della sua apposita busta, ma si preferisce gettarla per terra generando sporcizia e arretratezza ambientale che genera un senso penoso solo a guardarlo.
Alcune arterie cittadine, a causa di questa reticenza, versano in uno stato di sofferenza cronica e molto bisognoso di assistenza ambientale da parte dei fantasmi degli operatori ecologici, i signori sporcaccioni sono convinti che rientra nell’esclusivo compito del Comune ovviare l’inconveniente senza pensare che se loro fossero più accorti, non ci sarebbe nemmeno bisogno del netturbino, basterebbe solo l’addetto per il ritiro della busta satura e il riposizionamento della busta vuota.
D’altro canto, si riscontra anche il molto parsimonioso e relativo uso della spazzatrice laddove il territorio richiede una più doverosa assistenza, altra nota dolente è dettata dall’evidenza dei fatti, cioè, questo stato d’inciviltà si riscontra prevalentemente in prossimità di alcuni esercizi dove già all’apertura mattutina, la titolare o la commessa spazzano l’antistante marciapiede e depositando le cartacce subito sotto il marciapiede lasciandole a disposizione del netturbino fantasma o della spazzatrice di uso settimanale.
Pretendere l’educazione civica da chi ogni giorno perde fior di quattrini all’estrazione del 10 e lotto, diventa utopistico, ma dovrebbe rientrare nei doveri dell’esercente cercare di educare il suo pubblico giornaliero a essere più civile, o in mancanza di questo, delegare qualcune dei suoi dipendenti a spazzare almeno una volta al giorno, forse, facendo questo sarebbero costretti anche loro a invitare gli sporcaccioni a cambiare sistema di sfogo e mettere nel cestino la causa della loro rabbia e disperazione.
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