Papa Francesco. Foto: Wikipedia |
L’Arcivescovo polacco in stato d’arrestato con il consenso dello stesso Papa Francesco che con quest’atto di alta giustizia ha inteso dire basta ai tanti misfatti commessi e coperti dalla potenza dell’abito talare, offendendo continuamente la croce e tutto ciò che la stessa rappresenta in nome dei soprusi e delle angherie perpetrate e messe in atto proprio da chi predica il Vangelo e dovrebbe essere al di sopra delle miserie terrene.
Le presunte accuse di pedofilia a carico dell’ex arcivescovo polacco erano partite dalla Repubblica dominicana, dove era stato a lungo nunzio apostolico, e sarebbe stato qui che si sarebbero consumate le offese fisiche ai danni di alcuni ragazzini di Santo Domingo pagandoli addirittura per fare sesso, se tali accuse a carico del Vescovo polacco risultassero fondate, non godendo più dell’immunità diplomatica finirebbe in carcere anche se nelle celle vaticane.
Contro questa decisione il prelato ha proposto appello. Nella storia della chiesa questo è il secondo caso che la Magistratura vaticana pone sotto processo qualcuno, molti ricorderanno il caso dell’ex maggiordomo di Papa Ratzinger Paolo Gabriele accusato di aver sottratto documenti segreti dalle stanze papali per trarne profitti personali, segno inequivocabile del cambiamento radicale che questo grande Papa Francesco sta producendo nella Chiesa di Cristo.
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