Lo scossone alla sindaca quartese, prodotto solo per attaccare simbolo e autori della futura rottamazione, Quarto messo al pari dei tanti comuni Pd sciolti per camorra.
Il connubio della politica con la camorra è presente quasi in tutti i comuni del sud, appalti e controllo dell’economia nei comuni è la prima fonte per il sostentamento della camorra, la quale, per arrivare allo scopo, conosce due soli mezzi, il terrore e la corruzione, i qualche caso avrebbe pure fatto cadere le amministrazioni contrarie e ostative al clan, negli ultimi decenni nella sola Campania sono svariate decine i comuni che sotto la bandiera del Pd, sono stati sciolti per infiltrazione camorristica.
Questo è il motivo per cui la Sindaca di Quarto dopo aver detto no alla camorra, avrebbe dovuto dimettersi, come chiesto dal direttivo del M5S, ripresentandosi successivamente alla ribalta, avrebbe vinto senza ballottaggio e sarebbe riuscita a tenere lontano il malaffare dalla casa comunale cosciente di avere a che fare con elementi incorruttibili, inoltre con questo atteggiamento avrebbe sempre goduto della forza di quel MoVimento che oggi è stato costretto a girargli le spalle e obbligato ad assistere alla sua fine politica.
Le altre forze politiche, hanno cercato di sfruttare e ingigantire gli errori come quello del presunto abuso edilizio commesso dal marito facendolo diventare un caso politico addebitandone alla Sindaca la responsabilità, in una realtà dove negli anni scorsi, l’abuso è diventato uno stile di vita, al solo scopo di sgambettare il MoVimento senza tener conto dei numerosi casi di scioglimenti delle Amministrazioni Pd avvenute nei tanti comuni da Roma a scendere compreso la stessa Capitale ancora in odore di camorra.
In sostanza, a Quarto differentemente dagli altri comuni sciolti dal Ministero di Roma per accertata infiltrazione camorristica, le accuse alla Sindaca sarebbero solo quella di non aver denunciato alle competenti autorità la presunta richiesta estorsiva e l’abuso edilizio commesso dal marito della Capuozzo, accuse che si distanziano molto dalle amministrazioni a guida Pd di comuni, Province e Regioni, sciolte nel resto dell’Italia compreso i grandi scandali del Mose, e Mafia Capitale, purtroppo per loro, questo i cittadini non l'hanno dimenticato.
Il connubio della politica con la camorra è presente quasi in tutti i comuni del sud, appalti e controllo dell’economia nei comuni è la prima fonte per il sostentamento della camorra, la quale, per arrivare allo scopo, conosce due soli mezzi, il terrore e la corruzione, i qualche caso avrebbe pure fatto cadere le amministrazioni contrarie e ostative al clan, negli ultimi decenni nella sola Campania sono svariate decine i comuni che sotto la bandiera del Pd, sono stati sciolti per infiltrazione camorristica.
Questo è il motivo per cui la Sindaca di Quarto dopo aver detto no alla camorra, avrebbe dovuto dimettersi, come chiesto dal direttivo del M5S, ripresentandosi successivamente alla ribalta, avrebbe vinto senza ballottaggio e sarebbe riuscita a tenere lontano il malaffare dalla casa comunale cosciente di avere a che fare con elementi incorruttibili, inoltre con questo atteggiamento avrebbe sempre goduto della forza di quel MoVimento che oggi è stato costretto a girargli le spalle e obbligato ad assistere alla sua fine politica.
Le altre forze politiche, hanno cercato di sfruttare e ingigantire gli errori come quello del presunto abuso edilizio commesso dal marito facendolo diventare un caso politico addebitandone alla Sindaca la responsabilità, in una realtà dove negli anni scorsi, l’abuso è diventato uno stile di vita, al solo scopo di sgambettare il MoVimento senza tener conto dei numerosi casi di scioglimenti delle Amministrazioni Pd avvenute nei tanti comuni da Roma a scendere compreso la stessa Capitale ancora in odore di camorra.
In sostanza, a Quarto differentemente dagli altri comuni sciolti dal Ministero di Roma per accertata infiltrazione camorristica, le accuse alla Sindaca sarebbero solo quella di non aver denunciato alle competenti autorità la presunta richiesta estorsiva e l’abuso edilizio commesso dal marito della Capuozzo, accuse che si distanziano molto dalle amministrazioni a guida Pd di comuni, Province e Regioni, sciolte nel resto dell’Italia compreso i grandi scandali del Mose, e Mafia Capitale, purtroppo per loro, questo i cittadini non l'hanno dimenticato.
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