L’Imprenditore Luciano Licenza, interrogato in carcere, accusa di nuovo l’ex senatore Udeur Tommaso Barbato e il deputato di Fi Carlo Sarro di legami camorristici.
Forti, le accuse dell’imprenditore Luciano Licenza, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra il clan dei Casalesi e ambienti dell’imprenditoria e della politica, l’imprenditore non fa sconti e accusa i due politici di aver pilotato e affidate le gare per i lavori pubblici in modo personale e arbitrario decidendo già prima dello svolgimento della gara, chi dovesse beneficiarne, e tutti zitti.
Era voce comune, secondo Licenza, l’inutilità a presentare offerte e sostenere i costi di una gara d’appalto, perché le stesse, erano già state decise a chi aggiudicarle, i decisori sarebbero stati Barbato e Francesco Zagaria (cognato del boss dei Casalesi Michele Zagaria,), sfruttando il potere politico di Sarro, l’imprenditore dal carcere avrebbe affermato che solo con un accordo con Francesco Zagaria si era aggiudicato quattro appalti di un buona consistenza, essendo state truccate in precedenza, come si legge anche sul Corriere del Mezzogiorno.
Forti, le accuse dell’imprenditore Luciano Licenza, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra il clan dei Casalesi e ambienti dell’imprenditoria e della politica, l’imprenditore non fa sconti e accusa i due politici di aver pilotato e affidate le gare per i lavori pubblici in modo personale e arbitrario decidendo già prima dello svolgimento della gara, chi dovesse beneficiarne, e tutti zitti.
Era voce comune, secondo Licenza, l’inutilità a presentare offerte e sostenere i costi di una gara d’appalto, perché le stesse, erano già state decise a chi aggiudicarle, i decisori sarebbero stati Barbato e Francesco Zagaria (cognato del boss dei Casalesi Michele Zagaria,), sfruttando il potere politico di Sarro, l’imprenditore dal carcere avrebbe affermato che solo con un accordo con Francesco Zagaria si era aggiudicato quattro appalti di un buona consistenza, essendo state truccate in precedenza, come si legge anche sul Corriere del Mezzogiorno.
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