Ha denunciato ai suoi superiori il malfunzionamento di un macchinario di radiologia, pericoloso per i pazienti e per i sanitari, licenziato in tronco, dove c’è cattiveria, lo zelo è avverso.
Acerra, è accaduto a un tecnico radiologo di un noto centro diagnostico di Acerra, di essere licenziato in tronco perché si è permesso di denunciare le anomalie riscontrate in un apparato per la radiologia, secondo il tecnico, l’anomalia poteva costituire pericolo per la salute dei pazienti ma anche per il personale sanitario.
Il tecnico, alla vigilia delle ferie si aspettava una gratifica per il buon lavoro svolto, invece ha ricevuto la lettera di licenziamento come provvedimento disciplinare, motivo; denigrazione aziendale e perdita del rapporto di fiducia tra il dipendente e il direttivo, in realtà il tecnico andava veramente gratificato per aver posto all’attenzione del responsabile della sicurezza, l’anomalia riscontrata, ma si sa, in certi contesti, l’onestà e la professionalità sono malviste contrariamente al lecchinaggio.
Va detto che il radiologo, dopo due mesi di segnalazioni inascoltate, si è rivolto all’Asl di appartenenza, la quale, accertato il malfunzionamento ha inflitto al centro una multa di 1500 euro, è stata questa la mola che ha fatto scattare il licenziamento, sindacalisti e colleghi di lavoro si sono schierati al fianco del radiologo e una commissione prestissimo si recherà dal Direttore Sanitario per chiedere spiegazioni e far valere i diritti della professionalità e dell’onestà.
Acerra, è accaduto a un tecnico radiologo di un noto centro diagnostico di Acerra, di essere licenziato in tronco perché si è permesso di denunciare le anomalie riscontrate in un apparato per la radiologia, secondo il tecnico, l’anomalia poteva costituire pericolo per la salute dei pazienti ma anche per il personale sanitario.
Il tecnico, alla vigilia delle ferie si aspettava una gratifica per il buon lavoro svolto, invece ha ricevuto la lettera di licenziamento come provvedimento disciplinare, motivo; denigrazione aziendale e perdita del rapporto di fiducia tra il dipendente e il direttivo, in realtà il tecnico andava veramente gratificato per aver posto all’attenzione del responsabile della sicurezza, l’anomalia riscontrata, ma si sa, in certi contesti, l’onestà e la professionalità sono malviste contrariamente al lecchinaggio.
Va detto che il radiologo, dopo due mesi di segnalazioni inascoltate, si è rivolto all’Asl di appartenenza, la quale, accertato il malfunzionamento ha inflitto al centro una multa di 1500 euro, è stata questa la mola che ha fatto scattare il licenziamento, sindacalisti e colleghi di lavoro si sono schierati al fianco del radiologo e una commissione prestissimo si recherà dal Direttore Sanitario per chiedere spiegazioni e far valere i diritti della professionalità e dell’onestà.
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