mercoledì 2 giugno 2021

ITALIA: un paese dove la Libertà è diventata libertinaggio, e la Giustizia Ingiustizia.


Seduta del C. S .M.
L’Italia sta perdendo la sua connotazione di Stato di Diritto, i diritti sono diventati soprusi e interessi privati, politica e Magistratura al servizio dei furbi, ma non del popolo.

 

Per la gente comune, per chi è abituato a lavorare sodo non tanto per vivere ma per sopravvivere, per i tanti che non hanno armi per difendersi dalle nefandezze che si apprendono tutti i giorni attraverso quello che la stampa può pubblicare, si evince chiaramente che il potere giudiziario e quello politico camminano a braccetto dandosi una mano a vicenda al fine di tenere il popolo nell’angolo e non farlo scappare, ne tantomeno farlo rendere conto delle malefatte che si stanno commettendo a suo danno.

Purtroppo, molti si stanno domandando come mai dopo le tante accuse, rilasciate gratuitamente attraverso i canali TV, dai giuristi “Amara e Palamara” i quali, fino a pochi giorni fa avrebbero gestito nomine, poteri e anche le correnti politiche nell’organo giuridicamente più alto dello Stato, (il CSM), rivelazioni che hanno messo a nudo intrighi e corruzioni che hanno dato fondamento alle accuse di magistratura politicizzata che Berlusconi lanciava all’indirizzo del massimo potere giudicante.

Gli ultimi eventi hanno fatto anche capire che la Nazione è veramente in balia del massimo organo di giudizio, un organo che non ha controllo, che quando non ha a che fare con il Berlusconi di turno, fa da padrone esercitando tutto il suo potere distruttivo, la cosa eclatante e molto appariscente è data dal fatto che anche con la rottura degli equilibri interni, e le pesanti denunce levate da questi due alti giuristi, tutto continua come se niente fosse, non una querela, non un arresto, niente di niente per timore di dover dare conto del loro operato, ma a chi potrebbero dare conto se manca il controllore.

Non a caso è stata presa in considerazione la figura di Berlusconi, una persona che con il suo peso economico in determinate situazioni ha chiesto addirittura la ricusazione del giudice considerato avversario e accusandolo di concussione politica riscendo nei suoi saltelli legali grazie appunto a qualche scheletrino nascosto nell’armadio del giudice accusatore, due pesi e due misure, in tanti casi, esercitati in considerazione della forza dell’accusato e non tanto del reato commesso.

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