Vessazioni, schiaffi e insulti offensivi e mortificanti, avrebbero costituito il calvario giornaliero di una ventina di bambini ospiti di una scuola materna comunale anconitana.
L’insofferenza della maestra si sarebbe manifestata tutti i giorni mediante rimproveri, schiaffi e insulti, il fattaccio si sarebbe consumato presso la scuola materna pubblica di Fabriano 'Anna Malfaierà, finalmente la polizia di Stato ha messo fine al cattivo modo di insegnare della stanca maestra dopo la segnalazione di alcuni genitori, i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, regolarmente iscritti e frequentanti ad una classe mista della scuola.
Alcune telecamere mimetizzate hanno filmato le vessazioni e le violenze subite dai bimbi, la maestra cinquantenne, è stata denunciata e sospesa dall'esercizio della professione, il Gip di Ancona ne ha deciso la sospensione con l’accusa di maltrattamenti fisici e psicologici esercitati su minori, l’indagine, ha preso avvio dalle affermazioni di una delle mamme, che si era rivolta ai poliziotti dopo aver riscontrato cambiamenti nel comportamento del proprio bimbo.
I piccoli, rientrati a casa riferivano ai genitori che la maestra usava nei loro riguardi aggettivi come "Imbecille", "stronzo"," perdente", "disgraziato", "topolino che fa la cacca" oltre a punizioni mortificanti e inammissibili.
L’insofferenza della maestra si sarebbe manifestata tutti i giorni mediante rimproveri, schiaffi e insulti, il fattaccio si sarebbe consumato presso la scuola materna pubblica di Fabriano 'Anna Malfaierà, finalmente la polizia di Stato ha messo fine al cattivo modo di insegnare della stanca maestra dopo la segnalazione di alcuni genitori, i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, regolarmente iscritti e frequentanti ad una classe mista della scuola.
Alcune telecamere mimetizzate hanno filmato le vessazioni e le violenze subite dai bimbi, la maestra cinquantenne, è stata denunciata e sospesa dall'esercizio della professione, il Gip di Ancona ne ha deciso la sospensione con l’accusa di maltrattamenti fisici e psicologici esercitati su minori, l’indagine, ha preso avvio dalle affermazioni di una delle mamme, che si era rivolta ai poliziotti dopo aver riscontrato cambiamenti nel comportamento del proprio bimbo.
I piccoli, rientrati a casa riferivano ai genitori che la maestra usava nei loro riguardi aggettivi come "Imbecille", "stronzo"," perdente", "disgraziato", "topolino che fa la cacca" oltre a punizioni mortificanti e inammissibili.
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