martedì 9 maggio 2017

Qualiano, il progetto “Eupolis” ha assolto ampiamente il compito prefissato.

Un pubblico numeroso, interessato e motivato ha partecipato ai lavori volti al sociale che si sono svolti lo scorso lunedì, nella sala teatro della Parrocchia M. SS. dell’Immacolata messi a disposizione dal Parroco Don Francesco Martino.

Il tema molto importante e ampiamente ben espresso nel comunicato stampa pubblicato nei giorni precedenti, dal titolo (Incontro-Confronto)  sul tema “Vite parallele, giovani e adulti: è ancora possibile il dialogo"? Ha visto una massiccia presenza di pubblico interessato all’esposizione e alle eventuali possibilità per affrontare i vari problemi che la vita quotidiana ci presenta tutti i giorni sul suo piatto non sempre lindo e terso.

Nel corso dello svolgimento dei lavori sono stati affrontati temi scottanti della vita sociale quotidiana, passanti dalla famiglia, alla società giovanile che vive nella strada tra degrado sociale e falsa tutela dei genitori convinti di aver dato loro il meglio non avendogli fatto mancare il telefono e la paghetta, ma, privandoli del necessario per crescere da vere persone libere, nell’amore per la famiglia e nel rispetto per la società.

Un rimprovero, ai convenuti e alla società, è stato lanciato dal Capitano dei Carabinieri Antonio De Lise, il quale, ha rimarcato la scarsa collaborazione dei cittadini con le forze dell’Ordine, la scarsità delle denunce legano le mani ai tutori della legge limitando non poco le loro possibilità d’azione, reticenza, in parte giustificata dal timore che esporsi potrebbe sfociare in una doppia beffa, vedere il delinquente subito in libertà, e lui costretto a girare o sedere sui banchi nei tribunali assistendo a interminabili processi che offendono la vera giustizia.

In ultimo, oltre al saluto dei relatori, unitamente a quello del sindaco e del Parroco, Don Francesco Martino, che ha dato la sua disponibilità all’uso della sala teatro, è stato siglato anche l’invito a riunirsi ancora per approfondire i temi trattati, al fine di evitare che l’incontro avvenuto rimanga lettera morta senza dare i frutti sperati che possano migliorare in qualche modo, la vita dei giovani.

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