sabato 1 maggio 2021

Qualiano, il dottor Giovanni Verde ha stravolto la sanità locale.

Dott. Verde. Foto Facebook
Il Dottor Verde tra ingiurie, offese professionali e ostilità aperta da parte dei suoi colleghi sta pagando ingiustamente uno scotto troppo alto per rispetto deontologico.

Ormai sono molti anni che questo professionista opera nel nostro Comune, proprio grazie alla sua alta professionalità ha acquisito un bacino di pazienti che nel corso degli anni ha imparato a conoscerlo e ad apprezzare le sue qualità fatte di disponibilità, affabilità, e familiarità, doti e qualità che onestamente sono poco presenti negli altri studi professionali, la disponibilità a vaccinare in sede i suoi pazienti l’ha posto al centro della tempesta.

Volendo spezzare una lancia in favore degli altri medici presenti e operanti nella nostra città c’è da dire che il Dottor Verde ha veramente stravolto il sistema medico di base nella nostra comunità, infatti, nessun medico si è mai sognato di scendere tanto in basso da praticare i tamponi e la vaccinazione diretta dei suoi assistiti sacrificando anche parte del loro tempo libero, sono sempre stati arroccati sui loro piedistalli dorati guardando dall’alto in basso i bisognosi di cure trattandoli come strumento di lavoro e non come esseri umani per i quali ci si dovrebbe anche sacrificare in determinate occasioni.

Sebbene alcuni suoi colleghi qualianesi siano stati, da lui, invitati a collaborare in team facendo fronte comune allo scopo di combattere l’attuale nemico sociale che sta mietendo vittime e infondendo paure e timori nell’intimo popolare “La Pandemia da Covid”, hanno preferito estromettersi da quello che rappresenterebbe un loro preciso dovere etico morale per il quale forse, sono convinti che la vaccinazione dei propri pazienti non rientri nelle proprie competenze in un momento in cui la vaccinazione può rappresentare la vita o la morte di una persona.

Invece di accettare l’invito a collaborare fattivamente con questo medico missionario, cercando di creare un polo vaccinale che avrebbe infuso sicurezza e speranza tra i cittadini, si è preferito inveire contro di lui con sentimenti bassi e puerili quali, odio, invettive, calunnie e controproducentemente per loro, hanno inoltrato anche una denuncia all’Ordine dei Medici che non ha prodotto l’effetto da loro sperato ma al contrario ha rafforzata l’immagine di un medico serio, disponibile e competente.

mercoledì 21 aprile 2021

Vitalizi a corrotti e condannati: il grande schiaffo agli italiani.

Foto: Il Fatto Quotidiano.

Nei giorni scorsi le maggiori testate hanno indetto raccolte di firme per combattere quello che costituirebbe il vero annientamento della dignità umana.

Gli italiani ormai sono coscienti che i politici italiani una volta entrati nel sistema della grande politica non escono più dal gioco pure se alle prossime elezioni essi non saranno eletti, se nel corso della loro legislatura hanno dimostrato di essere padroni di egoismo, affarismo, e di rispetto per la spartizione della torta Italia come convenuto in precedenza, essi saranno sempre utili a chi si è impadronito del sistema per gestione della società che troverà per loro un’altra redditizia collocazione nel sistema.

L’ultima grande novità è quella che sta circolando su tutti i quotidiani, “I vitalizi ai corrotti e condannati” è questa l’ultima offesa alla dignità sociale che offende in profondità l’essere umano e mette i piedi sulla faccia di chi vive di onesto lavoro, di chi paga regolarmente le tasse, di chi si priva anche di qualche svago pur di non fare brutta figura con la società, siamo arrivati al punto di non ritorno della politica, al punto che sembrerebbe opportuno e necessario voltare pagina e ricominciare da zero.

A Roberto Formigoni, secondo quanto si è appreso dai notiziari, spetterebbero circa settemila euro mensile di vitalizi, senza contare gli arretrati che il poveretto non ha più percepito da quando gli furono bloccati, il tutto, per un totale di circa un milione di euro che costituirebbero i famosi (DIRITTI ACQUISTI), che addizionati a quelli spettanti agli altri poveri suoi associati arriverebbero a pochi milioni di euro.

Se questa proposta fosse stata fatta al popolo francese forse, si sarebbe scatenata motivatamente un'altra presa della Bastiglia, ma i cittadini italiani sono buoni, tanto buoni da permettere a certi delinquenti di calpestare i loro diritti e la loro dignità pur di arricchirsi alle spalle di chi stenta, di chi ormai è alla fame, di chi vede i figli soffrire, di chi anche se è arrivato al limite della sopportazione umana continua a soffrire in silenzio regalando a questi lestofanti il potere di decidere per loro e continuare a togliere il pane dai piatti dei suoi figli.

Falsa padronanza, invera superiorità di casta, sciacallaggio nel vero senso della parola, egoismo puro e spietato, trinceramento dietro leggi e norme studiate apposta per difendersi e decidere il loro tornaconto, sono questi i soli e veri sentimenti che sta dimostrando di possedere la politica italiana e per i quali i suoi rappresentanti intendono continuare a battersi, contrariamenti alle necessità per la sopravvivenza di ci soffre  senza poteri di ribellarsi a un sistema iniquo e corrotto.

Società  Sal. Pi.    assistenza e installazione di:

caldaie murali, scaldini a gas,    climatizzatori e condizionatori  di tutte le marche.

tutti i lavori saranno eseguiti a regola d’arte   

Sal. Pi.    377 500 5581

domenica 18 aprile 2021

Qualiano, il Dottor Verde pioniere delle vaccinazioni, prima vaccinata una nostra novantenne.

Grande soddisfazione per la nostra città che da oggi può vantare anche il servizio di vaccinazioni senza la necessità di spostarsi altrove per una discreta fetta di cittadini.

Il Dottor Giovanni Verde, già si è distinto mesi addietro eseguendo il servizio di tamponi, coadiuvato dalla sua assistente, allo scopo di verificare il livello di positività nella nostra città con l’apporto del Sindaco De Leonardis che ha messo a disposizione del Medico la sala consiliare per lo scopo, mentre il Professionista impiegava il suo tempo libero per verificare in prima persona il livello di contagiosità tra i suoi pazienti e conoscenti, sulla base delle prenotazioni effettuate.

Cosa più pregevole ancora è il servizio di vaccinazioni che ha iniziato sabato, presso il suo studio vaccinando una novant’enne, la quale, è stata entusiasta di sottoporsi all’agognata punturina e invita, chi ancora chi non l’avesse fatto, a prenotarsi per vaccinarsi sia presso lo studio del Dott. Verde, se è suo paziente, oppure presso i vari centri abilitati in modo di estendere il fronte vaccinale e fare fronte comune alla battaglia contro l’invisibile nemico che sta mietendo vittime dappertutto.

 

 Società  Sal. Pi.    

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giovedì 15 aprile 2021

Giugliano/Qualiano: No a nuovi impianti per il trattamento di rifiuti a Giugliano di Napoli e nella Terra dei Fuochi.

Articolo e foto del: Quotidiano" Roma"
"Anche il politico qualianese si schiera contro la costruzione di un impianto per la gestione dei rifiuti in una zona martirizzata e mai bonificata".

È in estrema sintesi quanto chiesto da Michele Schiano di Visconti (nella foto), capogruppo regionale di Fratelli d’Italia alla giunta presieduta da Vincenzo De Luca. Il documento nasce dalla autorizzazione concessa (già nel 2019) dalla Regione Campania alla realizzazione e alla gestione di un impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi (e non) da quasi 15.000 tonnellate annui da parte della ditta Comind srl di Frosinone nella zona Asi di Giugliano – Qualiano.

Un’autorizzazione che ha già incassato due no: il primo è quello del comune di Giugliano che ha presentato da subito richiesta di moratoria delle autorizzazioni per lo stoccaggio, la lavorazione, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti civili e industriali per le gravi condizioni ambientali in cui versa il territorio e anche perché la zona dove è previsto il nuovo impianto è contigua e ricade in parte nell’Area Vasta Masseria del Pozzo-Schiavi che dai rilievi dell’Arpac risulta una zona con forte inquinamento di suolo, acqua e aria, confermati anche dalla sentenza Resit del 2019 che ha accertato l’avvelenamento di acque nell’area adiacente alla zona Asi.

Non solo: il nuovo impianto per lo stoccaggio di rifiuti sorgerebbe in un contesto già fortemente gravato da impianti industriali ad alto impatto ambientale; inoltre l’area è ancora oggi compromessa dal fenomeno dell’interramento di rifiuti pericolosi e tossici e dai roghi quotidiani di rifiuti speciali.

Il territorio giuglianese, ex sito di interesse nazionale, attende ancora di conoscere quali sono i provvedimenti che la Regione intende assumere e programmare in base al Piano Regionale delle Bonifiche dei Siti Inquinati. Il secondo diniego è arrivato dal consorzio Asi di Napoli che alla fine dello scorso anno ha chiesto alla Regione la revoca in autotutela del decreto dirigenziale autorizzativo numero 141 del 03/07/2019 concesso alla Comind.

Nello scorso mese di febbraio il consorzio imprenditori di Giugliano ha scritto ai comuni di Giugliano e Qualiano per chiedere un incontro urgente a causa dell’inizio di attività edilizie nonostante i pareri negativi. 

Da qui la mozione del consigliere regionale Michele Schiano di Visconti che ha presentato un documento con il quale impegna la giunta regionale a sospendere tutte le autorizzazioni in corso di valutazione e ad attuare il divieto assoluto per aziende che trattano e smaltiscono rifiuti e delle attività industriali che utilizzano e producono sostanze pericolose per la salute umana con le relative Aia (autorizzazioni integrate ambientali)  rilasciate dalla Regione Campania e ricadenti nel comune di Giugliano in Campania e di tutti i comuni della “Terra Dei Fuochi”.

Si chiede, inoltre, di istituire un tavolo permanente di concertazione e di confronto sui temi ambientali dei 90 comuni nelle province di Napoli e Caserta individuati dalla legge con il compito prioritario di definire un Piano Operativo per attivare i necessari controlli sulle matrici ambientali aria, acqua e suolo del territorio e di programmare e attuare le conseguenti azioni per la bonifica e la salvaguardia del territorio.

“Diciamo basta ad un altro impianto di rifiuti su un territorio già martoriato e mai bonificato. La battaglia per l’ambiente e per la salute non ha e non deve avere un colore politico: davanti al diritto alla salute non ci possono essere contrapposizioni, ma solo unità di intenti” ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Michele Schiano di Visconti.

 

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sabato 10 aprile 2021

Qualiano, la città ha ritrovato una figura di altri tempi: l’operatore ecologico.


Da anni non si vedevano per le strade l’operatore con la scopa e il carrettino, la figura adatta a ridare dignità a strade e piazze della città, e forse, anche agli zozzi immeritevoli. 

Si potrebbe definire quasi un’azione di altri tempi quella esercitata da quella parte di operatori ecologici che negli ultimi tempi sono ricomparsi nelle piazze e strade cittadine diligentemente impiegati alla pulizia e al decoro cittadino, infatti, ultimamente con grande soddisfazione della cittadinanza si è avuto modo di rivedere il personale della Multiservizi spa esercitare quel lavoro tanto necessario come la rigenerazione dei cestelli della raccolta e lo spazzamento di strade e marciapiedi oltre alla normale raccolta giornaliera porta a porta.

È pur vero che questa importante funzione svolta da chi è preposto a questo servizio, eseguito con tantissima dignità e senso del dovere, è inversamente proporzionale all’irresponsabilità dei tanti zozzi che con incivile noncuranza imbrattano gli spazi pubblici con cartacce e altri rifiuti sebbene la città sia dotata d’innumerevoli e appositi cestini su tutti i marciapiedi a breve distanza tra di loro proprio per invogliare le persone a contribuire al decoro e all’igiene della nostra città.

Sarebbe utile capire che osteggiare una corretta raccolta differenziata in genere, ha un costo elevato che va a gravare sui contribuenti onesti e rispettosi delle regole che pagano regolarmente il servizio ricevuto, e questo non è giusto, come pure è sbagliatissimo smaltire il venerdì sera insieme ai rifiuti indifferenziati anche materiali riciclabili, in questo modo aumentano sensibilmente i costi del conferimento presso i C.D.R. oltre ai costi del personale costretto a fare doppi turni.

Cerchiamo di essere più oculati nella gestione della nostra città, oltretutto, chi sporca e non contribuisce alla pulizia dimostra chiaramente che pure il posto dove vive è sporco.

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giovedì 8 aprile 2021

Villaricca, le periferie abbandonate all’incuria: via Corigliano è pure Villaricca?

Foto scattata dall'auto in transito.
Definire Via Corigliano, la strada che porta a Villaricca due, una mulattiera d’altri tempi vuol dire non conoscerla, basta passarci per rendersene conto.

Essendo un’arteria di grande comunicazione è molto trafficata, infatti, essa unisce Corso Italia, via Santa Maria a Cubito e si collega con il ponte Surriento bypassando la città di Qualiano ed eliminando notevolmente il traffico che altrimenti congestionerebbe la viabilità qualianese, proprio per questo scopo essa fu acquisita in correponsabilità tra i comuni di Qualiano e Villaricca con l’esclusione di Calvizzano che non volle entrare nella gestione dell’arteria di proprietà demaniale.

L'Amministrazione del Comune di Qualiano provvedette alla ripavimentazione della parte ricadente sotto la sua giurisdizione mentre invece il Comune panicocolese nel corso del tempo si è limitato solo a qualche sporadico rattoppo per cui, a causa della forte transitabilità, a causa delle piogge incessanti, a causa dello scarso drenaggio del fondo stradale si verificano le classiche rotture del manto che da piccole fessure, senza manutenzione, inevitabilmente diventano delle voragini.

Attualmente, la strada in oggetto si trova in uno stato pietoso, le auto in transito sono costrette a fare la lo zig zag per evitare di squarciare le gomme e piegare i cerchi dando lavoro extra ai gommisti, la situazione di forte disagio per la viabilità e presente, e ben visibile, su tutta la parte che attraversa il territorio di Villaricca, una situazione insostenibile e poco onorevole per l‘Amministrazione di una città che in un recente passato si è distinta per operosità e voglia di dare il meglio al suo popolo.

Via Corigliano, nota pure come la Via di Candida, è arrivata al punto di non poter essere nemmeno transitata dai muli i quali, farebbero il possibile di evitare le buche per non fracassarsi gli zoccoli, le tantissime imprecazioni che arrivano da parte degli automobilisti ogni giorno dovrebbero invogliare gli amministratori a provvedere quanto prima al ripristino del manto stradale escludendo a priori il riempimento delle stesse con materiali incoerenti che sarebbero solamente una presa per i fondelli.

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Giuseppe Di Mari
Siete amici su Facebook
Vive a Napoli
Geometra presso Libero professionista e lavora presso Libero professionista presso Sicurezza sul lavoro e Libero professionista presso Tecnico antincendio

26 Gennaio 2020

Inviato da Giuseppe 26 Gennaio 2020

 

sabato 3 aprile 2021

Comunicato congiunto sindaci Giugliano, Qualiano, Villaricca e Calvizzano



Un altro colpo basso inferto alla nostra martirizzata e vandalizzata terra dalla Regione Campania e da chi la dirige: la costruzione di un altro ecomostro mascherato da spacchettatore.

"L'unica 'scemenza' è costruire l'impianto per lo spacchettamento delle ecoballe di Taverna del Re a 300 metri in linea d'aria da Taverna del Re", a dichiararlo in un comunicato congiunto sono Nicola Pirozzi, Raffaele De Leonardis, Rosaria Punzo e Giacomo Pirozzi, rispettivamente sindaco di Giugliano, Qualiano, Villaricca e Calvizzano; rispondendo alle affermazioni del presidente Vincenzo De Luca che aveva definito 'scemenze' le opposizioni dei primi cittadini all'impianto rifiuti che sorgerà a Ponte Riccio.

"Inoltre, bollare come "scemenze" le rimostranze di sindaci che insieme rappresentano oltre 200mila cittadini, la maggior parte dei quali fermamente contrari alla costruzione dell'ennesimo impianto sul nostro territorio, appare come un'uscita decisamente fuori luogo. I diritti di chi riveste ruoli istituzionali devono sempre corrispondere in egual misura ai doveri: il rispetto per i propri cittadini è uno di questi".

Sull'impianto: "Nonostante si adducano motivazioni di conforto rispetto al basso impatto ambientale dell’impianto destinato a produrre CSS (combustibile solido secondario) da trasferire poi a cementifici e inceneritori, non si comprende come si possa pensare di costruire un impianto per le ecoballe a 300 metri in linea d’aria da Taverna del Re ma distante 10km stradali, impattando notevolmente attraverso il trasporto su gomma. Trasporto che avverrebbe su una unica strada di collegamento, strada trafficata che passa accanto ad uno dei centri commerciali più grandi del Sud Italia oltre che in zone ad alta densità abitativa nonché sede di colture locali in cui vengono coltivati prodotti IGP", dichiarano i sindaci che continuano:

"Il tutto a ridosso della cosiddetta “area vasta” che è stata dichiarata SIN (Sito di Interesse Nazionale), e che in virtù di tale denominazione, su quella porzione di territorio non è possibile e non è consigliabile farlo in prossimità, costruire ulteriori impianti di trattamento rifiuti. Tra l'altro in un comune - quello di Giugliano - che ne ha visti autorizzare ulteriori 14 solo negli ultimi 5 anni, che ospita già la bomba ecologica della Resit unitamente a discariche legali e illegali e che vive quotidianamente il dramma della terra dei fuochi.

Totalmente ignorato da De Luca, vista la scelta di collocare l'impianto a Ponte Riccio è poi il report pubblicato lo scorso febbraio dalla Procura di Napoli Nord in cui si sancisce il legame tra rifiuti e incidenza nonché la correlazione con le neoplasie in questo territorio. Sulla questione, già la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, aveva consegnato un quadro sconcertante della realtà dell'agro-giuglianese e della località Ponte Riccio in particolare in tema ambientale".

I sindaci poi chiedono di conoscere i risultati della bonifica che preliminarmente doveva essere effettuata su quei terreni prima dell'inizio dei lavori: "Chiediamo di conoscere l'entità degli interventi preliminari di bonifica ed i relativi risultati sul terreno. Ad oggi non risultano pervenute documentazioni atte a dimostrare gli interventi di risanamento dove sono state avviate le attività per la costruzione dell'impianto di spacchettamento delle ecoballe"

"Fermo restando che è volontà di tutti risolvere il problema dei rifiuti e completare il ciclo, passando anche per gli impianti, sarebbe opportuno se questi rispondessero ad una visione regionale ampia e logica. Invece, ancora ancora una volta si è scelto di penalizzare l'area giuglianese, senza essere neppure considerata l'opzione di realizzare il detto impianto presso il sito di Taverna del Re per evitare quanto meno il trasporto su gomma e l’enorme impatto ambientale che questo genererebbe.

"Inoltre, in mancanza della benché minima bonifica dei territori nonostante il DL 61/2007 “Interventi straordinari per superare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per garantire l’esercizio dei propri poteri agli enti ordinariamente competenti”, che all’art. 3 cita “Divieto di localizzazione di nuovi siti di smaltimento finale di rifiuti in alcuni comuni della provincia di Napoli” : Dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed in assenza di interventi di riqualificazione o di opere di bonifica del territorio dell’area «Flegrea» – ricompresa nei comuni di Giugliano in Campania, Villaricca, Qualiano e Quarto in provincia di Napoli, per il territorio contermine a quello della discarica «Masseria Riconta» – non possono essere ulteriormente localizzati nuovi siti di smaltimento finale di rifiuti".
 

 

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martedì 30 marzo 2021

Il Comune di Qualiano distribuisce altri buoni Spesa derivanti dai fondi stanziati dal Governo nel Decreto Ristori Ter e già assegnati a circa 1000 famiglie nel dicembre scorso.

 Comunicato stampa

Comune di Qualiano

Al di là di quello che ha scritto qualche emerito  signore in merito all’iniziativa in corso, questa non è beneficenza ma soltanto un dovere civico dell’Amministrazione.

Si tratta di una misura di sostegno per persone e nuclei familiari in condizioni di assoluto disagio. Saranno distribuiti buoni fino a 250 euro per ogni famiglia in base al numero delle persone che la compongono. I fondi sono destinati solo a coloro che sono risultati beneficiari a dicembre 2020.
Vista la disponibilità residua sul budget iniziale di € 272.472,91 i buoni saranno così ripartiti a 989 nuclei familiari:
• n.1 componente € 50,00
• n.2 componenti € 75,00
• n.3 componenti € 100,00
• n.4 componenti € 100,00
• n.5 componenti € 125,00
• n.6 componenti € 150,00
• n.7 componenti € 175,00
• n.8 componenti € 200,00
• n.9 componenti € 225,00
• n.10 componenti € 250,00

La distribuzione dei buoni iniziata il 29 marzo proseguirà fino a venerdì dalle 9:30 alle 13, di martedì anche dalle 16 alle 18. Per l'occasione sono state allestite due diverse postazioni ed un servizio d'ordine che eviterà ogni tipo di assembramento.

Gli assegnatari con cognome dalla lettera A alla lettera L dovranno recarsi presso la sala consiliare del comune.

Gli assegnatari con cognome dalla lettera M alla Z si recheranno, invece, presso il comando dei vigili urbani.

I bonus saranno spendibili presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa e già pubblicati sul sito internet del comune.

L’erogazione dei buoni anche in occasione della prossima Pasqua è stata fortemente voluta dall'amministrazione De Leonardis, che ha ritenuto opportuno ridistribuire le somme residue in occasione delle festività di Pasqua per assicurare sostegno alle famiglie in un periodo di forte incertezza dovuto alla pandemia da Covid-19.

 

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venerdì 19 marzo 2021

Qualiano, molte arterie cittadine soffrono la disattenzione dei responsabili.

Una di queste è senz’altro via Cristoforo Colombo dove i pedoni rischiano continuamente di essere investiti perché costretti a usare la sede stradale.

Auto che sfrecciando a velocità sostenuta costringono i pedoni a tenersi addossati al muro delle abitazioni per evitare di essere investiti dai prepotenti padroni della strada, siccome la strada in oggetto, da anni è stata privata dei dissuasori metallici al lato sinistro, rimossi e mai rimessi, dissuasori che offrivano la sicurezza pedonale al loro posto sono stati ricavati posti auto a uso privato, auto parcheggiate di giorno e di notte che precludono il transito dei pedoni esponendoli a un serio pericolo personale.

Non è possibile che chi deve vigilare non vede il sopruso costituito dalle auto in sosta e non relazioni a chi di dovere il problema oggettivo, mostrando di fregandosene del reale rischio che corrono i cittadini che in ogni momento sono costretti a transitare in questa strada di forte comunicazione della viabilità essendo l’ultimo tratto dall’incrocio di via C. Colombo fino a Via G. Di Vittorio a doppio senso di marcia, il problema si raddoppia la sera in quando la stessa è pure scarsamente illuminata.

Le soluzioni esistono e sono diverse, basta volerne adottare qualcuna, la prima potrebbe consistere nel ripristino dei dissuasori metallici lungo il lato dx salendo, la seconda soluzione potrebbe consistere nella costruzione di un marciapiede in sostituzione dei dissuasori che limiterebbe o abolirebbe del tutto la sosta delle auto e permetterebbe la viabilità pedonale in sicurezza.

Il problema citato nel corso degli anni è già stato esposto in varie occasioni abbinato all’altra arteria cittadina non meno fortunata, via S. di Giacomo, invasa dalle auto con stalli per la sosta libera al lato sx, ovviamente sempre occupati, mentre il lato dx. è destinato alla sosta a pagamento negli stalli blu, in detta realtà i pedoni sono penalizzati fortemente non avendo nessuno  spazio che permette un minimo di sicurezza ai cittadini appiedati.

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sabato 13 marzo 2021

Qualiano, la città al limite della decenza civile.

Foto scattata lo scorso giovedì.

Le campane per la destinazione del vetro da riciclare diventate punti di sversamento di ogni sorta di rifiuti.

 Vetro, plastica, carta, l’immancabile busta con l’umido fresco di giornata, la campana diventata complice dei misfatti, in questione, è quella ubicata adiacente alle palazzine di via G. D. Vittorio, di fronte al supermercato Iannone, (Non è che le altre sono messe meglio indentiamoci) ma questa postazione pone in evidenza la grandissima scostumatezza e senso di arretratezza che in questa zona, fa da padrona assoluta caratterizzando uno stile di vita risalente a mezzo secolo addietro.

Un pomeriggio mi è capitato di vedere una signora “che evidentemente signora non è” proprio mentre nel primo pomeriggio depositava con naturalezza il suo sacchetto, visto che la guardavo ha chiesto il perché del mio interesse al suo riguardo e quando ho cercato di chiedere il perché depositasse il sacchetto dei rifiuti a quell’ora la migliore risposta che mi ha dato è che lei paga le tasse e quindi il comune deve mandare gli addetti per la raccolta, non sto nemmeno a spiegarvi quante me ne ha dette dopo, poco è mancato che mi mettesse pure le mani addosso nonostante i presenti le davano contro.

A questa specie di persona e a chiunque agisce allo stesso modo, vorrei far capire una cosa importante, è da stupidi e incivili insudiciare strade e marciapiedi con materiali che normalmente gli addetti alla raccolta tutti i giorni passano e ritirano i sacchetti che noi lasciamo fuori, quindi, a che serve buttarli zozzamente in questi posti appena descritti quando i preposti sicuramente passeranno a ritirarli facendovi risparmiare anche l’onere dello smaltimento personale, perché farlo voi?

Egregi signori/e, se veramente le pagate le tasse, con questo modo di fare vanificate pure i vostri sacrifici finanziari lasciando i rifiuti per strada quando il personale addetto al loro ritiro è pagato anche con i proventi delle vostre tasse, cari signori, la verità e che voi siete zozzi dentro, nel profondo dell’intimo, se no vi ribellereste a quest’indecenza, e se mai vi capitasse di vedere un cittadino qualsiasi depositare il suo sacchetto nei pressi delle vostre abitazioni vi ribellereste e non accettereste passivamente le zozzurberie davanti casa vostra.

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