Alle ore 12.00 la cerimonia di apertura della nuova sede di
via Macello. Coinvolte le scuole nella scelta del nome da dare al centro di
cultura.
L’assessore Biancaccio: “Un risultato storico per la nostra
città. Ora c’è un motivo in più per iniziare quella rivoluzione culturale che
la nostra città merita”
Giovedì 14 Dicembre è in programma la cerimonia di
inaugurazione della nuova sede della Biblioteca comunale. L’appuntamento è per
le ore 12.00, in via Macello, al pian terreno del Palazzo CROF, che avrà due
piani occupati dalla Biblioteca. All’importante momento sarà presente don Lello
Marino, per la rituale benedizione, il sindaco De Luca, l’assessore Biancaccio,
i rappresentanti dell’Amministrazione e le autorità cittadine, unitamente alla
cittadinanza.
“Un risultato storico per la nostra città, che personalmente
ho inseguito sin dal 2014. Ora c’è un motivo in più per iniziare quella
rivoluzione culturale che la nostra città merita.- ricorda l’assessore
Biancaccio, con delega alla Cultura e Pubblica Istruzione- Mi auguro che la
possibilità di poter fruire di un luogo dove far crescere le arti, possa essere
di sprono ai più giovani ed alla loro formazione di cittadini coinvolti nel
panorama culturale locale.”
Al pianterreno dello stabile CROF, finalmente, con
l’abbattimento delle barriere architettoniche, sarà consentito l’accesso anche
ai diversamente abili ai quali per anni è stato, invece, proibito arrivare al
primo piano della struttura di via Roma.
Non viene sottovalutata la possibilità, poi, di poter
accedere a fondi governativi ed europei destinati alla cultura libraria ed al
miglioramento della fruibilità per gli utenti. Il primo piano della palazzina,
invece, accoglierà una sala multimediale, con la possibilità di effettuare
ricerche in rete, una sala proiezione per incontri ed approfondimenti di
tematiche di interesse comune ed una sala musica, per lo sviluppo delle arti.
Tutto ciò dovrebbe dare inizio ad una vera e propria
rivoluzione, che interesserà l’aspetto culturale della città di Qualiano, che
sinora è stato soffocato o sopito.
“Per un altro obiettivo raggiunto si inizia a lavorare già
al prossimo, ovvero alla nuova vita per la vecchia sede di via Roma, che verrà
rivalutata e con le opportune modifiche, diventerà luogo istituzionale di rappresentanza.
– ricorda il sindaco Ludovico De Luca- Ospiterà, infatti, la sala per le
riunioni di Giunta e un salone di rappresentanza in cui celebrare le promesse
di matrimonio e le unioni solo civili. Così come deciso con la delibera di G.M.
N°138/14.
Continuiamo la strada dell’ammodernamento, per una cittadina
che per troppi anni è rimasta nel dimenticatoio di tutti. Nel corso di questa
Amministrazione sono state fatte tantissime cose, ma tante ancora ne restano da
fare. Siamo tenaci, ce la faremo!”
Dunque la Biblioteca avrà al pian terreno, la zona destinata
ai libri, facilmente accessibile ai portatori di handicap e con la possibilità
di studiare e leggere anche per i più piccoli ai quali è destinata una zona
provvista di tappeti sui quali si potranno sdraiare ed ascoltare le favole
lette dai più grandi.
Una Biblioteca a misura di ragazzi di tutte le età e che
vuole uscire dall’anonimato già con un “nome proprio”. E’ stata, infatti,
coinvolta la scolaresca delle due scuole Medie locali, nella scelta del nome da
attribuire alla nuova Biblioteca. La scelta nasce dal fatto che i più giovani
vanno coinvolti in quello che è il patrimonio cittadino, che va tutelato ed
aiutato a crescere in un atto di democrazia partecipativa, che faccia sentire
ogni singolo, partecipe alla vita della “cosa comune”.
E’ stata elaborata una
scheda contenente 5 nomi di personaggi, a vario, titolo noti ed importanti con
accanto ad ogni nome una breve descrizione di chi sono o chi sono stati.
Le schede compilate verranno consegnate proprio il giorno 14
Dicembre, alle ore 12.00 direttamente presso la nuova Biblioteca cittadina da
una rappresentanza di studenti delle scuole coinvolte ed in quella sede
emergerà il nome che gli studenti di Qualiano hanno scelto per “tirare” la
Biblioteca cittadina fuori dall’anonimato visto che sinora non ha mai avuto un
nome.
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