All’interno del movimento chiunque viola le regole comunitarie è messo alla porta.
Nonostante l’avversa battaglia giornaliera condotta dai media contro ilM5s e i suoi maggiori rappresentanti, (maggiormente nei confronti di Grillo), non cambia la linea del MoVimento, chiunque approfitta del nome e del logo cinque stelle è invitato o costretto a uscire, questa volta e toccato ai quattro attivisti del Circo Massimo che avrebbero abusato della loro posizione per cercare visibilità personale nettamente in contrasto con la linea pentastellata.
Senza ombra di dubbio tra i milioni di iscritti al MoVimento ci possono essere delle persone interessate, affariste, e disoneste nascoste sotto mentite spoglie, come suol dirsi, ma chiunque si scosta da quelli che sono i canoni dei 5s non può più farne parte perché venuto meno ai principi di onestà comune, e quindi non più degno di farne parte.
Se solo un decimo delle tante vicende di corruzione, arricchimento personale, appropriazioni indebite di denaro pubblico, come quelle denunciate e operate negli ultimi anni in alcune regioni del Nord a danno di finanze statali o regionali e sistematicamente coperte dal silenzio stampa, fossero state commesse da esponenti del MoVimento, la stampa nazionale li avrebbe crocifissi e inchiodati con chiodoni da trenta cm., oppure impiccati con un filo d’acciaio.
All’uopo bisogna riconoscere che l’alta percentuale dei voti conquistati dal M5s hanno un valore ben più alto di quello dei partiti se si rapporta la sola idea popolare che si batte contro un sistema chiuso nel quadrato dell’affarismo e protetto dai tanti media pronti ad azzannare e denigrare Grillo e i suoi, dispostissimi a denunciare all’opinione pubblica per intere settimane un parlamentare non disposto a decurtarsi lo stipendio, e coprire gli scandali dei rimborsi alla Regione Piemonte scoperta in questi giorni.
Nonostante l’avversa battaglia giornaliera condotta dai media contro ilM5s e i suoi maggiori rappresentanti, (maggiormente nei confronti di Grillo), non cambia la linea del MoVimento, chiunque approfitta del nome e del logo cinque stelle è invitato o costretto a uscire, questa volta e toccato ai quattro attivisti del Circo Massimo che avrebbero abusato della loro posizione per cercare visibilità personale nettamente in contrasto con la linea pentastellata.
Senza ombra di dubbio tra i milioni di iscritti al MoVimento ci possono essere delle persone interessate, affariste, e disoneste nascoste sotto mentite spoglie, come suol dirsi, ma chiunque si scosta da quelli che sono i canoni dei 5s non può più farne parte perché venuto meno ai principi di onestà comune, e quindi non più degno di farne parte.
Se solo un decimo delle tante vicende di corruzione, arricchimento personale, appropriazioni indebite di denaro pubblico, come quelle denunciate e operate negli ultimi anni in alcune regioni del Nord a danno di finanze statali o regionali e sistematicamente coperte dal silenzio stampa, fossero state commesse da esponenti del MoVimento, la stampa nazionale li avrebbe crocifissi e inchiodati con chiodoni da trenta cm., oppure impiccati con un filo d’acciaio.
All’uopo bisogna riconoscere che l’alta percentuale dei voti conquistati dal M5s hanno un valore ben più alto di quello dei partiti se si rapporta la sola idea popolare che si batte contro un sistema chiuso nel quadrato dell’affarismo e protetto dai tanti media pronti ad azzannare e denigrare Grillo e i suoi, dispostissimi a denunciare all’opinione pubblica per intere settimane un parlamentare non disposto a decurtarsi lo stipendio, e coprire gli scandali dei rimborsi alla Regione Piemonte scoperta in questi giorni.
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