L’Incendio doloso dei rifiuti fa scattare un botta e risposta tra i sindaci di Giugliano e Qualiano, uno scarica barile che penalizza e offende soltanto i residenti di Qualiano.
Potrebbe sembrare proprio un dispetto del sindaco Poziello, la dislocazione del campo Rom ubicato sulla linea che segna il confine territoriale tra Qualiano, e Giugliano, che i Rom, essendo liberi e incontrollati, hanno anche scavalcato istallando alcune baracche nel territorio di Qualiano, ma il grave problema che andrebbe tenuto in alta considerazione e che i rifiuti che bruciano, non sono prodotti dei Rom, essi non potrebbero produrre tanti rifiuti, e allora chi glieli procura? come arrivano?
Territorialmente il comune di Giugliano è molto esteso, per cui, la scelta dell’ubicazione del campo al confine con il territorio qualianese, ha tutta l’aria di essere una ripicca, l’Amministrazione di Qualiano, avrebbe potuto mediare la decisione poziellesca che sebbene abbia usato il suo territorio per lo scopo, continua a causare danni ai qualianesi, mentre qualche assessore durante l’Assise ha fatta pure la voce grossa in difesa dei Rom minimizzando il grande oltraggio subito dall’Amministrazione giuglianese.
Comunque il tema del discorso è sempre lo stesso, com’è possibile che tonnellate di rifiuti, arrivino incontrollati nel loro accampamento, e nessuno vede, nessuno esercita il dovuto controllo che dovrebbe, di norma, essere praticato da tutte e due comuni, uno perché ne ha imposto l’ubicazione dispettosa, l’altro perché ha accettato l’imposizione passivamente senza nemmeno tener conto delle grida d’allarme lanciate dai consiglieri di minoranza.
Purtroppo adesso essi stanno la, pronti e disposti a provocare incendi incondizionatamente approfittando della mancanza dei controlli, a continuare ad avvelenare il popolo del quale fanno parte anche gli innumerevoli bambini vulnerabili ai veleni che si spargono nell’aria, i Rom sono fini a loro stessi, hanno le loro regole che contrastano con quelle del buon vicinato e del buon vivere, si potrebbero solo esercitare azioni di controllo che purtroppo, sono proprio quelle che mancano.
Potrebbe sembrare proprio un dispetto del sindaco Poziello, la dislocazione del campo Rom ubicato sulla linea che segna il confine territoriale tra Qualiano, e Giugliano, che i Rom, essendo liberi e incontrollati, hanno anche scavalcato istallando alcune baracche nel territorio di Qualiano, ma il grave problema che andrebbe tenuto in alta considerazione e che i rifiuti che bruciano, non sono prodotti dei Rom, essi non potrebbero produrre tanti rifiuti, e allora chi glieli procura? come arrivano?
Territorialmente il comune di Giugliano è molto esteso, per cui, la scelta dell’ubicazione del campo al confine con il territorio qualianese, ha tutta l’aria di essere una ripicca, l’Amministrazione di Qualiano, avrebbe potuto mediare la decisione poziellesca che sebbene abbia usato il suo territorio per lo scopo, continua a causare danni ai qualianesi, mentre qualche assessore durante l’Assise ha fatta pure la voce grossa in difesa dei Rom minimizzando il grande oltraggio subito dall’Amministrazione giuglianese.
Comunque il tema del discorso è sempre lo stesso, com’è possibile che tonnellate di rifiuti, arrivino incontrollati nel loro accampamento, e nessuno vede, nessuno esercita il dovuto controllo che dovrebbe, di norma, essere praticato da tutte e due comuni, uno perché ne ha imposto l’ubicazione dispettosa, l’altro perché ha accettato l’imposizione passivamente senza nemmeno tener conto delle grida d’allarme lanciate dai consiglieri di minoranza.
Purtroppo adesso essi stanno la, pronti e disposti a provocare incendi incondizionatamente approfittando della mancanza dei controlli, a continuare ad avvelenare il popolo del quale fanno parte anche gli innumerevoli bambini vulnerabili ai veleni che si spargono nell’aria, i Rom sono fini a loro stessi, hanno le loro regole che contrastano con quelle del buon vicinato e del buon vivere, si potrebbero solo esercitare azioni di controllo che purtroppo, sono proprio quelle che mancano.
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