sabato 6 maggio 2017

Napoli, Ospedale del Mare, o meglio, l’Ospedale dei voti politici.

Si potrebbe anche definire: “L’Ospedale delle campagne elettorali” è servito a Stefano Caldoro e adesso lo sta usando Vincenzo De Luca per cavalcarlo.

Il tanto agognato Ospedale del Mare ancora non è pronto ad aprire le sue porte all’accoglienza delle migliaia di utenti che da anni ne sentono parlare come imminente e poi lo vedono passare e fuggire, l’Odissea è nata sotto il Governo di Bassolino, poi è servito a Stefano Caldoro e adesso necessita a Vincenzo De Luca per tenersi a galla e tramite la grande impresa della sua apertura al grande pubblico, cercare di portare voti e tessere al suo capo Renzi, come si evince leggendo la notizia dello slittamento sul Mattino di Napoli.

All’inizio del suo insediamento, diede per scontata la sua imminente apertura pubblica e la correzione di quelli che sbandierava come errori caldoriani, ebbene, dopo due anni si è verificata l’ennesimo slittamento dell’Evento e dei benefici che l’inizio delle sue funzionalità potrebbe apportare all’intero indotto compreso le varie centinaia di assunzioni del personale specializzato necessario a tutto l’apparato composto da direttori, Primari, medici e paramedici, oltre all’essenziale necessità dei posti letto.

Ora, in funzione ci sarebbero solo i reparti di radiologia, radioterapia e dialisi, inaugurati a dicembre, per tutto il resto, lo Sceriffo assicura che entrerà in funzione entro la fine dell’anno in corso, “Fusse che fusse la vota bbona” dunque, stando all’ultima promessa antro fine anno il nosocomio dovrebbe trovare il suo epilogo, guarda caso, la nuova previsione coinciderebbe con le prossime elezioni politiche, la sua funzionalità sarebbe completamente assoggettata alla mala politica.

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