martedì 29 agosto 2017

Londra: a bimba cristiana in affido a famiglia musulmana tolta la croce e altre imposizioni.

Integrazione religiosa.
Integrazione, bellissima parola ma sembra ancora molto lontana da prendere corpo nella nuova società multietnica, al momento sembra viaggiare a senso unico.

Sta scatenando tante reazioni nel mondo cristiano la vicenda accaduta a Londra e pubblicata dal Times, una bambina di 5 anni affidata a una famiglia di religione musulmana la quale avrebbe preteso che dovendo vivere nella propria abitazione cambiasse stile di vita, gli sarebbe stato tolto il crocifisso, le sarebbe stato proibito di mangiare carne suina proibita dalla loro religione, sarebbe stata indotta a imparare la lingua araba e il rispetto delle loro tradizioni.

Il processo d’integrazione esige che ogni uomo che si rispetti andando a vivere in un altro contesto socio religioso ha l’obbligo di rispettare le regole e le leggi del luogo che lo ospita regolandosi di conseguenza, nessuno può pretendere d’imporre le proprie regole sociali in casa altrui, anche la richiesta di abolire il crocifisso dalle aule scolastiche italiane fu un atto che indignò fortemente chi ha offerto ospitalità senza nulla vietare nel vero rispetto della nostra Costituzione.

Visto il forte afflusso di persone che si stanno insediando nel nostro Paese, sarebbe tempo che i nostri governanti corressero ai ripari formulando un codice etico, morale e religioso volto alla vera integrazione dei popoli che ormai sono già diventati latte e caffè prima che gli ospiti comincino a fare da padroni scatenando aspre reazioni e ostilità.

Se il cibo di chi vi ospita contrasta con la vostra religione: mangiate altro, se il simbolo della religione di chi vi ospita contrasta con la vostra non guardatelo, nessuno vi proibisce di pregare il vostro Dio come vi è stato insegnato, ma voi dovete lasciarci pregare a modo nostro senza commentare, se veramente volete integrarvi nel nostro tessuto sociale imparate a rispettare le nostre leggi che tutelano sia noi che voi, oppure l'alternativa la conoscete.

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