lunedì 28 agosto 2017

Napoli, aiutateci non ci fanno seppellire il morto, e i carabinieri accorrono.

Quello che potrebbe sembrare una scena grottesca è invece cosa di tutti i giorni in una realtà che potrebbe anche riservare degli encomi, grottesco, forse non tanto.

Espletate le funzioni del solenne funerale, la salma e i familiari arrivano al Cimitero di Soccavo, un quartiere di Napoli, dopo due ore di attesa della salma nel carro funebre e la pazienza dei familiari messa a dura prova, i familiari sono stati costretti a chiamare i carabinieri per avere la possibilità di interrare il loro congiunto che nonostante avesse avuto l’attribuzione del fosso per l’ultima dimora, quest’ultima risultava essere già stata occupata da un altro defunto, come si legge sul Mattino di Napoli.

Che si sia trattato di errore di trascrizione o di altro, spetta ai militari accertare la natura dello screzio e fare in modo che il defunto possa degnamente fruire delle sue spettanze in seguito al trapasso per l’eterno riposo anche se si fosse trattato di mero commercio delle altrui disgrazie, senz’altro i carabinieri troveranno il sistema di dare l’ultima soddisfazione al defunto e ai suoi familiari  che non aspirano altro che avere un posto sul quale piangere e pregare.

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