Circa trecento immigrati hanno preso parte alla manifestazione di protesta per le mancate consegne dei ticket money, promessi e non consegnati, dove sono finiti?
I circa trecento immigrati africani alloggiati nell’Hotel Di Francia e nei suoi pressi, dislocati lungo la Domiziana, hanno dato vita a una manifestazione di protesta, sia per le condizioni di vita che sono state loro assegnate che non rispecchierebbero le promesse, sia per la mancata consegna dei Tycket giornalieri che gli spetterebbero in base alle condizioni che il governo italiano ha loro promesso e che forse sono regolarmente elargite dalla casse statali, ma dove finiscono, non si sa.
Indipendentemente dalla regolarità o meno della loro presenza sul territorio italiano, dalle loro condizioni di rifugiati o esuli, ma, visto che i nostri politicanti che se li vanno a prendere anche sulle coste libiche, perché per qualcuno di loro, i rifugiati significano ricchezza, mi sentirei di consigliare a queste persone, di fare quanto più scalpore possibile affinché le istituzioni intervengano per capire chi sono le organizzazioni e associazioni che lucrano sulla pelle dei disperati e sulle tasche degli italiani.
Ormai da più parti si levano voci concorde nella richiesta di chiarezza, gli scandali delle associazioni coinvolte nelle truffe ai danni degli immigrati parlano da se, sarebbe ora che lo Stato intervenisse in merito, ma se questo non avviene, sorge il dubbio che tutta la questione immigrati faccia parte di un disegno truffaldino che continua a andare avanti con la complicità dei grandi della politica, lo scandalo immigrati e della filiera che gira intorno, ha sostituito alla grande quello di Roma Capitale, come quello che al momento starebbe foraggiando la politica.
I circa trecento immigrati africani alloggiati nell’Hotel Di Francia e nei suoi pressi, dislocati lungo la Domiziana, hanno dato vita a una manifestazione di protesta, sia per le condizioni di vita che sono state loro assegnate che non rispecchierebbero le promesse, sia per la mancata consegna dei Tycket giornalieri che gli spetterebbero in base alle condizioni che il governo italiano ha loro promesso e che forse sono regolarmente elargite dalla casse statali, ma dove finiscono, non si sa.
Indipendentemente dalla regolarità o meno della loro presenza sul territorio italiano, dalle loro condizioni di rifugiati o esuli, ma, visto che i nostri politicanti che se li vanno a prendere anche sulle coste libiche, perché per qualcuno di loro, i rifugiati significano ricchezza, mi sentirei di consigliare a queste persone, di fare quanto più scalpore possibile affinché le istituzioni intervengano per capire chi sono le organizzazioni e associazioni che lucrano sulla pelle dei disperati e sulle tasche degli italiani.
Ormai da più parti si levano voci concorde nella richiesta di chiarezza, gli scandali delle associazioni coinvolte nelle truffe ai danni degli immigrati parlano da se, sarebbe ora che lo Stato intervenisse in merito, ma se questo non avviene, sorge il dubbio che tutta la questione immigrati faccia parte di un disegno truffaldino che continua a andare avanti con la complicità dei grandi della politica, lo scandalo immigrati e della filiera che gira intorno, ha sostituito alla grande quello di Roma Capitale, come quello che al momento starebbe foraggiando la politica.
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