Divorziati e separati, non sono scomunicati, ma solo delle persone umane che hanno dovuto affrontare e superare dei problemi sociali, e non per questo vanno emarginati.
Il grande vento di rinnovamento della Chiesa di Cristo sta toccando, affrontando e cercando di risolvere i tanti problemi che il Vaticano si sta trascinando dietro da secoli, problemi che tutti nella Chiesa conoscono ma pochi hanno tentato di affrontare e risolvere per timore di innescare una bomba che avrebbe anche potuto scoppiare tra le mani del rinnovatore, lo Ior, la pedofilia, la corruzione interna, gli intrecci con la malavita internazionale, il primo Papa che ha messo alla gogna un Prelato.
Adesso è la volta di affrontare e salvare anche la questione dei divorziati, secondo Sua Santità, i separati e i divorziati risposati, non sono da considerare scomunicati ma solo come persone che le vicissitudini della vita li hanno costretti a determinate scelte, ricordando che essi sono ancora dei capi famiglia, e quindi, come tali devono guidare la società civile al fianco dei pastori della fede, e insieme, trasmettere sani principi familiari ai figli, futuri direttori della vita sociale ed ecclesiastica della Nazione Italia.
Niente porte chiuse, nella Chiesa c'è posto tutti gli uomini di buona volontà, il contrasto alla cattiva politica moderna può avvenire solo con la forza scaturente dall’unione dei tre stati sociali indispensabili alla creazione di società sane, la Famiglia guidata da genitori sani e saggi anche se separati, il clero sano nei principi religiosi e sociali, la Scuola, grande organo di istruzione e di socializzazione, insieme, rappresentano le basi culturale e sociali con la le quali si forgiano i nuovi direttori della società.
Papa Bergoglio sa molto bene che Chiesa, Famiglia e Scuola si devono unire indissolubilmente per avere ragione della disgregazione sociale in atto nel nostro paese e nel mondo.
Il grande vento di rinnovamento della Chiesa di Cristo sta toccando, affrontando e cercando di risolvere i tanti problemi che il Vaticano si sta trascinando dietro da secoli, problemi che tutti nella Chiesa conoscono ma pochi hanno tentato di affrontare e risolvere per timore di innescare una bomba che avrebbe anche potuto scoppiare tra le mani del rinnovatore, lo Ior, la pedofilia, la corruzione interna, gli intrecci con la malavita internazionale, il primo Papa che ha messo alla gogna un Prelato.
Adesso è la volta di affrontare e salvare anche la questione dei divorziati, secondo Sua Santità, i separati e i divorziati risposati, non sono da considerare scomunicati ma solo come persone che le vicissitudini della vita li hanno costretti a determinate scelte, ricordando che essi sono ancora dei capi famiglia, e quindi, come tali devono guidare la società civile al fianco dei pastori della fede, e insieme, trasmettere sani principi familiari ai figli, futuri direttori della vita sociale ed ecclesiastica della Nazione Italia.
Niente porte chiuse, nella Chiesa c'è posto tutti gli uomini di buona volontà, il contrasto alla cattiva politica moderna può avvenire solo con la forza scaturente dall’unione dei tre stati sociali indispensabili alla creazione di società sane, la Famiglia guidata da genitori sani e saggi anche se separati, il clero sano nei principi religiosi e sociali, la Scuola, grande organo di istruzione e di socializzazione, insieme, rappresentano le basi culturale e sociali con la le quali si forgiano i nuovi direttori della società.
Papa Bergoglio sa molto bene che Chiesa, Famiglia e Scuola si devono unire indissolubilmente per avere ragione della disgregazione sociale in atto nel nostro paese e nel mondo.
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