Secondo fonti autorevoli, dietro la regia degli incendi delle ecoballe, ci sarebbe quasi certamente la mano della camorra.
Tutte le discariche disseminate nella terra dei fuochi negli ultimi giorni sembrano essere diventate l’obiettivo dei piromani della monnezza, è voce comune, l’indirizzo della mano incendiaria condurrebbe direttamente alle cosche ancora vive e ansiose di ricreare e ripristinare il traffico della monnezza che finora ha regalato montagne d’oro alle gestioni gestite appunto dalla camorra in cambio dei rifiuti e della loro destinazione.
Negli ultimi tempi la razionalizzazione della filiera dei rifiuti, ha tolto una buona fetta d’introiti dalle casse della camorra, gli incendi certamente di origini dolose, forse, mirano al ripristino del vecchio sistema di smaltimento e gestione dei rifiuti, ma dobbiamo tenere presente che questa grande offesa alla natura, la si può annientare in un modo molto semplice e alla portata di tutti.
È necessaria la partecipazione e la collaborazione di tutti i cittadini, solo una raccolta differenziata esercitata al meglio di se stessa può contribuire a combattere la camorra che prolifera sulla monnezza, una drastica riduzione dei materiali di rifiuto, opportunamente separati e classificati nel rispetto della calendarizzazione degli enti preposti, può portare sia al recupero dei materiali riciclabili, sia alla riduzione sistematica del materiale indifferenziato.
Basterebbe togliere alla camorra l’elemento principale sul quale sguazzare e produrre ricchezza alla faccia di tutti i cittadini, il sistema per combattere il malaffare in questo modo non costerebbe nulla alla popolazione e nessun cittadino sarebbe esposto in prima persona, se assieme alla riduzione dei rifiuti il popolo entrasse anche nell’ordine delle idee di non buttare via le cartacce sporcando strade e marciapiedi, sicuramente arriveremmo al punto di poter dire, io vivo in una società civile.
Tutte le discariche disseminate nella terra dei fuochi negli ultimi giorni sembrano essere diventate l’obiettivo dei piromani della monnezza, è voce comune, l’indirizzo della mano incendiaria condurrebbe direttamente alle cosche ancora vive e ansiose di ricreare e ripristinare il traffico della monnezza che finora ha regalato montagne d’oro alle gestioni gestite appunto dalla camorra in cambio dei rifiuti e della loro destinazione.
Negli ultimi tempi la razionalizzazione della filiera dei rifiuti, ha tolto una buona fetta d’introiti dalle casse della camorra, gli incendi certamente di origini dolose, forse, mirano al ripristino del vecchio sistema di smaltimento e gestione dei rifiuti, ma dobbiamo tenere presente che questa grande offesa alla natura, la si può annientare in un modo molto semplice e alla portata di tutti.
È necessaria la partecipazione e la collaborazione di tutti i cittadini, solo una raccolta differenziata esercitata al meglio di se stessa può contribuire a combattere la camorra che prolifera sulla monnezza, una drastica riduzione dei materiali di rifiuto, opportunamente separati e classificati nel rispetto della calendarizzazione degli enti preposti, può portare sia al recupero dei materiali riciclabili, sia alla riduzione sistematica del materiale indifferenziato.
Basterebbe togliere alla camorra l’elemento principale sul quale sguazzare e produrre ricchezza alla faccia di tutti i cittadini, il sistema per combattere il malaffare in questo modo non costerebbe nulla alla popolazione e nessun cittadino sarebbe esposto in prima persona, se assieme alla riduzione dei rifiuti il popolo entrasse anche nell’ordine delle idee di non buttare via le cartacce sporcando strade e marciapiedi, sicuramente arriveremmo al punto di poter dire, io vivo in una società civile.
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