È veramente bello vedere tanti giovanissimi che hanno trovato un piccolo spazio per incontrarsi e scambiarsi le opinioni e le prime effusioni della vita.
Anche se non sono centinaia ma poco più di una trentina i giovanissimi che di sera si ritrovano e si scambiano pensieri e opinioni oltre a discutere tra di loro i piccoli problemi personali nella piacevole e nuova piazzetta di via G. Di Vittorio confrontandosi e discutendo i loro pareri e problemi senza dare nessun fastidio e senza fare danni, accettando la presenza degli adulti che frequentano l’attiguo bar e la sala giochi che forse danno loro più sicurezza che fastidio.
Sono lontani i tempi di quando il sabato e la domenica sera centinaia di giovani passeggiavano e giravano in continuo per via Rosselli e corso Campano, che fine hanno fatto? Si sono sstancati o spostati altrove perché nella nostra città negli ultimi anni è venuta a mancare la meateria prima, è venuta a mancare la vita stessa nelle strade, molti di quei negozi che il sabato offrivano i loro prodotti e la loro compagnia oggi hanno spemto le luci e abbassato le serrande per la crisi e per la mancanza di alternative.
È compito delle istituzioni trovare le giuste soluzioni per rendere ancora vivibili le nostre strade, fare in modo che il commercio possa riprendere in mano la situazione, ben vengano le iniziative come la notte bianca a Qualiano se possono risvegliare un poco le coscienze e la voglia di ricominciare a vivere, sarebbe cosa bella per i governanti quando vedono un cartello esposto “Cedesi attività” andare a chiedere il perché, e se possibile, offrire loro l’aiuto necessario.
Ci stiamo abituando a vivere in una città morta, spenta e demotivata dove i pochi coraggiosi commercianti che resistono si sono abituati a contarsi gli spicciolini in tasca e fare i conti giornalieri tirando la cinghia, la soluzione la dovrebbe trovare la politica unendo le forze le capacità e le idee di chi amministra la società che li ha eletti, qualcosa di buono potrebbe uscire fuori, non ci si aspetta l'uscita del coniglio dal cilindro ma il buon senso di unire le idee e le capacità di tutti gli amministratori, ma questo è un tipo di politica diventata utopia, Peppone e Don Camillo ora si odiano solamente e anche nei consigli comunali fanno il possibie per sganbettarsi senza rispetto per gli astanti e a totale discapito dei cittadini che meriterebbero ben altro.
Anche se non sono centinaia ma poco più di una trentina i giovanissimi che di sera si ritrovano e si scambiano pensieri e opinioni oltre a discutere tra di loro i piccoli problemi personali nella piacevole e nuova piazzetta di via G. Di Vittorio confrontandosi e discutendo i loro pareri e problemi senza dare nessun fastidio e senza fare danni, accettando la presenza degli adulti che frequentano l’attiguo bar e la sala giochi che forse danno loro più sicurezza che fastidio.
Sono lontani i tempi di quando il sabato e la domenica sera centinaia di giovani passeggiavano e giravano in continuo per via Rosselli e corso Campano, che fine hanno fatto? Si sono sstancati o spostati altrove perché nella nostra città negli ultimi anni è venuta a mancare la meateria prima, è venuta a mancare la vita stessa nelle strade, molti di quei negozi che il sabato offrivano i loro prodotti e la loro compagnia oggi hanno spemto le luci e abbassato le serrande per la crisi e per la mancanza di alternative.
È compito delle istituzioni trovare le giuste soluzioni per rendere ancora vivibili le nostre strade, fare in modo che il commercio possa riprendere in mano la situazione, ben vengano le iniziative come la notte bianca a Qualiano se possono risvegliare un poco le coscienze e la voglia di ricominciare a vivere, sarebbe cosa bella per i governanti quando vedono un cartello esposto “Cedesi attività” andare a chiedere il perché, e se possibile, offrire loro l’aiuto necessario.
Ci stiamo abituando a vivere in una città morta, spenta e demotivata dove i pochi coraggiosi commercianti che resistono si sono abituati a contarsi gli spicciolini in tasca e fare i conti giornalieri tirando la cinghia, la soluzione la dovrebbe trovare la politica unendo le forze le capacità e le idee di chi amministra la società che li ha eletti, qualcosa di buono potrebbe uscire fuori, non ci si aspetta l'uscita del coniglio dal cilindro ma il buon senso di unire le idee e le capacità di tutti gli amministratori, ma questo è un tipo di politica diventata utopia, Peppone e Don Camillo ora si odiano solamente e anche nei consigli comunali fanno il possibie per sganbettarsi senza rispetto per gli astanti e a totale discapito dei cittadini che meriterebbero ben altro.
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