Grande soddisfazione per Rosa Capuozzo M5s, con costi ridotti riesce ad asfaltare Luigi Di Criscio, sostenuto da alcune liste civiche dopo aver speso svariate migliaia di euro per la campagna elettorale.
Alla cittadina Rosa Capuozzo, e al gruppo dei sostenitori pentastellati che l’hanno accompagnata nella campagna elettorale, impostata all’insegna dell’economia sociale, presentarsi al grande pubblico voglioso di vera libertà e autotutela, è costato forse meno del 5% del costo finanziario del suo avversario Luigi Di Criscio, come sempre, al pubblico che si pone le giuste domande, bisogna dare le giuste risposte.
Nella politica tradizionale, chi sgancia le grandi cifre necessarie per la campagna elettorale di un dat candidato? Da quale fonte si prospetta in un Comune commissariato da due anni, di estrarre quanto speso?. Quali sono i presupposti sociali di un buon Governo cittadino in presenza di una economia comunale disastrata e con quali mezzi la si intente realizzare?.
Primo, nel caso del M5s, essendo le spese ridotte all’osso, il finanziamento solidale della rete è più che bastante, nel caso di altri partiti tradizionali, forse, i grandi finanziatori investono in previsione di un lauto tornaconto. Secondo, una gestione comunale oculata come quella pentastellata, punta solo al bene sociale non avendo padroni, mentre per altre realtà politiche, bisogna mantenere gli impegni assunti con i finanziatori del progetto politico. Terzo, un Governo onesto della Città da parte dei pentastellati, vuol dire fare le cose che si possono fare, per altri vuol dire fare le cose che i padroni vogliono siano fatte.
È iniziata una nuova era politica, sia in campo comunale, sia in campo regionale, e forse anche in campo Nazionale, il M5s ha avuto grandi riscontri, segni evidenti di voglia di vero cambiamento, di sete di giustizia, di vera voglia di rottamazione della vecchia politica affaristica esercitata con il sistema di «che mi dai, oppure, qui comando io», in un comune dove gli ordini ad agire per trent’anni sono stati impartiti dal tuono della montagna, la città si è ribellata e adesso, vuole vedere il cambiamento.
A Quarto, il M5s ha assunto con gli elettori un grande patto e una grande responsabilità, dimostrare le capacità e onestà di Governo finora rimaste solo sulla carta e nelle chiacchiere elettorali.
Alla cittadina Rosa Capuozzo, e al gruppo dei sostenitori pentastellati che l’hanno accompagnata nella campagna elettorale, impostata all’insegna dell’economia sociale, presentarsi al grande pubblico voglioso di vera libertà e autotutela, è costato forse meno del 5% del costo finanziario del suo avversario Luigi Di Criscio, come sempre, al pubblico che si pone le giuste domande, bisogna dare le giuste risposte.
Nella politica tradizionale, chi sgancia le grandi cifre necessarie per la campagna elettorale di un dat candidato? Da quale fonte si prospetta in un Comune commissariato da due anni, di estrarre quanto speso?. Quali sono i presupposti sociali di un buon Governo cittadino in presenza di una economia comunale disastrata e con quali mezzi la si intente realizzare?.
Primo, nel caso del M5s, essendo le spese ridotte all’osso, il finanziamento solidale della rete è più che bastante, nel caso di altri partiti tradizionali, forse, i grandi finanziatori investono in previsione di un lauto tornaconto. Secondo, una gestione comunale oculata come quella pentastellata, punta solo al bene sociale non avendo padroni, mentre per altre realtà politiche, bisogna mantenere gli impegni assunti con i finanziatori del progetto politico. Terzo, un Governo onesto della Città da parte dei pentastellati, vuol dire fare le cose che si possono fare, per altri vuol dire fare le cose che i padroni vogliono siano fatte.
È iniziata una nuova era politica, sia in campo comunale, sia in campo regionale, e forse anche in campo Nazionale, il M5s ha avuto grandi riscontri, segni evidenti di voglia di vero cambiamento, di sete di giustizia, di vera voglia di rottamazione della vecchia politica affaristica esercitata con il sistema di «che mi dai, oppure, qui comando io», in un comune dove gli ordini ad agire per trent’anni sono stati impartiti dal tuono della montagna, la città si è ribellata e adesso, vuole vedere il cambiamento.
A Quarto, il M5s ha assunto con gli elettori un grande patto e una grande responsabilità, dimostrare le capacità e onestà di Governo finora rimaste solo sulla carta e nelle chiacchiere elettorali.
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