domenica 4 gennaio 2015

Viadotto sulla Palermo-Agrigento, inaugurato a Natale, collassato a Capodanno.

Foto: TGCOM24
È durata pochi giorni l’illusione dell’apertura al traffico dell’importante arteria di collegamento.

Renzi indignato e deciso a scoprire i responsabili, è impensabile che un’opera pubblica resti fruibile solo per sette giorni complessivi prima di vederla cedere da sola, per fortuna al momento del cedimento strutturale non c’erano auto in transito, per cui il solo danno subito è quello morale e finanziario, e per questo ha chiesto i nomi dei responsabili dell’opera.

Stando alle foto contenute nell’articolo pubblicato da TGCOM24, pare quasi evidente che il cedimento sia dovuto a mancanza o superficialità della compattazione del rilevato eseguito a ridosso delle strutture in c.a. del viadotto, le concause possono essere tante, ma nessuna di esse giustifica il cedimento avvenuto senza nessuna causa apparente o altro.

La fretta, il risparmio dei costi delle fasi di lavoro, la voglia di consegnare l’opera in tempi certi per inoltrare le richieste di pagamento, la negligenza della direzione dei lavori, la mancanza di controllo, sono solo una parte delle cause che hanno determinato il cedimento, una cosa è certa, la brutta figura è stata fatta, anche se nelle opera pubbliche si è verificato pure di peggio, un chiaro segno che anche questo è un capitolo bisognoso di riforme.

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