domenica 4 gennaio 2015

L’Italia dei furbi, Napoli e Roma, le città più colpite dall’assenteismo furbesco.

Napoli contro gli operatori ecologici fantasma, e Roma contro i vigili urbani imboscati, Gesù disse “Chi è nel giusto non tema”.

In un momento in cui la politica vuole cominciare a castigare le furberie anche nella pubblica amministrazione, l’assenteismo di massa sembra quasi una sfida alle istituzioni, il Comune di Roma e la società Asia che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Città del sole, spalleggiati anche dall’INPS, sono intenzionati a eseguire i giusti e motivati accertamenti in merito alle presunte assenze grazie a referti clientelari dei medici di famiglia.

Sebbene le festività di fine anno abbiano coinciso con il picco alto dell’infezione virale dell’influenza stagionale, non sembrerebbe giustificare le centinaia di assenze che si sono sistematicamente verificate proprio nei giorni di fine anno, assenze che hanno determinato un sovraccarico per gli operatori ecologici zelanti a Napoli e lasciata la Capitale in balia di se stessa e alla mercé di scriteriati e approfittatori che si sono sentiti liberi di abusare.

Le furberie sono da condannare ovunque, in modo maggiore laddove ci si è impegnati a operare in favore dei cittadini, chi non si sente pronto a svolgere il ruolo che si è scelto, fa bene o a starsene a casa, oppure fanno benissimo le amministrazioni a costringerli a cambiare posto di lavoro, come pure a sanzionarli dal momento che anche i sindacati hanno riconosciuto giuste e motivate le lamentele delle amministrazioni colpite.

Un’azione incisiva verso i cosiddetti furbetti è quanto mai necessaria per tanti motivi, primo per una questione di par condicio con il mondo del lavoro, secondo una punizione esemplare indurrebbe a un ridimensionamento anche nei piccoli comuni dove si abusa dell’intoccabilità sentendosi in diritto di trattare male il pubblico, terzo darebbe al cittadino un maggior senso di rispetto per quella politica che ha perso parte dei consensi popolari, dovuto proprio all’indifferenza e al protezionismo mostrato fino a oggi.


Nessun commento: