venerdì 9 gennaio 2015

Qualiano, commercio massacrato dalla burocrazia oltre che dalla crisi.

Aprire una nuova attività, oppure cambiare solo sede di vendita a causa dell’alto costo della documentazione da produrre, diventa un’azione scoraggiante e insostenibile.

Un’Amministrazione oculata dovrebbe venire incontro agli eroi del commercio, gente che vuole vivere gestendo l’attività che più gli è congeniale per lavorare onestamente, ardimentose persone che andrebbero encomiate per il loro coraggio, sfidare la crisi, sfidare eventuali estorsioni dai bulli di zona che a quanto si sente non mancano mai, mettersi in discussione con il popolo, sono tutte condizioni che indurrebbero i commercianti a dire basta, rinuncio.

Quando a tutto questo si aggiunge anche il penalizzante iter burocratico che il settore commercio del comune impone in base a regolamenti esistenti e gravanti sulle attività commerciali, allora si arriva al colmo, spostare solamente la propria sede commerciale da un punto all’altro della città, tra locazione, spese tecniche per sistemare le carte, nuove planimetrie, perizie asseverate,  imposte di bollo, i costi per farlo si aggirano intorno ai mille euro prma di alzare la serranda, più i canoni di locazione.

Con un poco di buona volontà, tante di quelle scartoffie richieste potrebbero essere sostituite accettando preliminarmente un’autocertificazione a firma del titolare che si assumerebbe le responsabilità della correttezza dei documenti presentati, con la premessa del dovuto controllo di verifica da parte dell’ufficio preposto al commercio del comune, il grande handicap forse, sta nel fatto che il comune dovrebbe impiegare del personale per la verifica, pregandoli di alzare il culetto dalla sedia, il che costituirebbe un’impresa non facile.

Definire questi ardimentosi solo temerari, coraggiosi, persone eroiche, significa sminuire il loro valore, ci vuole un grande coraggio ad aprire un’attività commerciale con queste prerogative, senza contare le tasse per i servizi non sempre resi e paragonabili ai tributi richiesti, come dicevo prima, ci vorrebbe un colpo di reni da parte dell’Amministrazione semplificando le pratiche nel loro insieme per ridurre i costi, agevolare l’iter per invogliare l’alzata della saracinesca in una città commercialmente in agonia.

Non è facile amministrare una comunità, ma se il popolo ha scelto determinati soggetti per essere amministrata, sarebbe più che giusto per questi dare il meglio di loro stessi per lenire i mali del commercio, indubbiamente le regole vanno osservate e messe in pratica, ma sarebbe un dovere per l’Amministrazione alleggerire al massimo il fardello degli oneri necessari per l’espletamento delle pratiche, rimandando a commercio avviato il recupero dei crediti tenendo in alta considerazione le avversità contro le quali si devono battere questi eroi, la forte concorrenza del centro Auchan, la grande crisi in atto, le penalizzazioni del parcheggio a pagamento, condizioni che farebbero inginocchiare anche un gigante del settore.
 

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