La procura rinvia a giudizio i sette consiglieri regionale in relazione ai rimborsi gonfiati, e la regione non si presenta come parte lesa.
Palazzo Santa Lucia evita di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati sette consiglieri regionali accusati di truffa e peculato per lo scandalo dei rimborsi, la decisione di non costituirsi evidentemente è nata per non caricare ulteriormente gli imputati, infatti, presentarsi nel processo come parte lesa da parte della regione, avrebbe decretato la non eleggibilità degli imputati in caso di un riconoscimento di colpevolezza.
Con questa decisione, l’amministrazione Caldoro, riportata dal quotidiano "Il Mattino di Napoli", trovandosi in prossimità della battaglia politica per la successione, presta il fianco ai nemici politici che stanno affilando le lame in vista della battaglia per la successione alla guida della Regione Campania, trasformandosi da falcone esperto in candida colombella.
Palazzo Santa Lucia evita di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati sette consiglieri regionali accusati di truffa e peculato per lo scandalo dei rimborsi, la decisione di non costituirsi evidentemente è nata per non caricare ulteriormente gli imputati, infatti, presentarsi nel processo come parte lesa da parte della regione, avrebbe decretato la non eleggibilità degli imputati in caso di un riconoscimento di colpevolezza.
Con questa decisione, l’amministrazione Caldoro, riportata dal quotidiano "Il Mattino di Napoli", trovandosi in prossimità della battaglia politica per la successione, presta il fianco ai nemici politici che stanno affilando le lame in vista della battaglia per la successione alla guida della Regione Campania, trasformandosi da falcone esperto in candida colombella.
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