A Teverola arriva il commissario, il comune casertano resta senza sindaco in seguito all’abbandono di nove consiglieri misti tra minoranza e maggioranza.
Le dimissioni congiunte di nove consiglieri misti di cui 4 facenti parte delle maggioranza e 5 tra i banchi della minoranza, hanno determinato la messa a riposo del sindaco in carica Dario Di Matteo, a stabilirlo è stato il prefetto vicario di Caserta Michele Lastella, che ha sospeso il Consiglio Comunale chiedendone contestualmente lo scioglimento al Viminale, Di Matteo era già considerato un sindaco precario dopo la condanna e il proscioglimento per un presunto giro di tangenti.
Di Matteo, sindaco dal 2015, nel febbraio 2017 restò coinvolto in un'indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere su un giro di tangenti relative agli appalti per la nettezza urbana; finito agli arresti domiciliari, fu sospeso dalla carica ma ritornò a rivestirla dopo essere stato posto in libertà, adesso però la sua avventura amministrativa è definitivamente crollata per merito della sua stessa maggioranza, solo la prossima tornata elettorale potrebbe ridargli il seggio di Primo Cittadino, come si legge sul Mattino di Napoli.
Le dimissioni congiunte di nove consiglieri misti di cui 4 facenti parte delle maggioranza e 5 tra i banchi della minoranza, hanno determinato la messa a riposo del sindaco in carica Dario Di Matteo, a stabilirlo è stato il prefetto vicario di Caserta Michele Lastella, che ha sospeso il Consiglio Comunale chiedendone contestualmente lo scioglimento al Viminale, Di Matteo era già considerato un sindaco precario dopo la condanna e il proscioglimento per un presunto giro di tangenti.
Di Matteo, sindaco dal 2015, nel febbraio 2017 restò coinvolto in un'indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere su un giro di tangenti relative agli appalti per la nettezza urbana; finito agli arresti domiciliari, fu sospeso dalla carica ma ritornò a rivestirla dopo essere stato posto in libertà, adesso però la sua avventura amministrativa è definitivamente crollata per merito della sua stessa maggioranza, solo la prossima tornata elettorale potrebbe ridargli il seggio di Primo Cittadino, come si legge sul Mattino di Napoli.
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