Antenne sul palazzo della sede della Qualiano Multiservizi. |
La città è veramente indignata per il modo di come sia stata posta la nuova antenna, un blitz ben riuscito et voilà, un’altra antenna sul tetto della sede della Qualiano Multiservizi, un’azione strategica in barba alle regole e alle leggi sul controllo delle emissioni di onde magnetiche, onde che si propagano nel pieno centro abitato con la compiacenza del proprietario che incassa fior di quattrini mensilmente fregandosene dei residenti che forse si ammaleranno, ma tanto lui non abita qua.
L’intera vicenda, a partire dall’inoltro della prima richiesta d’istallazione dell’Ente di telefonia mobile all’Amministrazione di Piazza del Popolo, fino alla sua istallazione, a quanto pare è stata diretta con grande maestria, si è atteso la scadenza dei termini per applicare il silenzio assenso, termini scaduti grazie alla leggerezza dell’amministrazione che non avrebbe dato una risposta nei novanta giorni necessari, dando la possibilità all’azienda richiedente di adottare le sue regole.
Come abbia potuto l’Amministrazione prendere sotto gamba una richiesta tanto impegnativa per il Comune e per la società, proprio non si riesce a digerirla, non tanto tempo fa parte dell’attuale Amministrazione (allora all’opposizione) promosse un’iniziativa volta a portare a conoscenza dei cittadini la nocività delle onde emesse appunto da queste antenne, facendone un ariete per fare breccia nel castello della vecchia Amministrazione, cos’è cambiato da allora, le onde magnetiche si sono forse rabbonite.
Indipendentemente dal colore politico tutta l’Amministrazione dovrebbe farsi carico di quest’arbitrario modo di fare, gli interessi di uno non dovrebbero nuocere alla collettività, maggioranza e opposizione dovrebbero abbandonare il ruolo del pupo e farsi valere, anche e soprattutto per rispetto di chi l’ha votato.
Tutta la politica, (vinti e vincitori) dovrebbe stringere nell’angolo chi pretende di esercitare il ruolo di padrone della città, è il momento per l’opposizione, col regolamento alla mano, chiedere conto e pretendere o la certificazione rilasciata da un Ente appropriato capace di provare la non nocività del tipo di onde emesse, oppure la rimozione di quest’altro produttore di malattie posizionato al centro della città capace di colpire dove vuole e chi vuole, ma di certo non il proprietario.
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