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venerdì 16 novembre 2018

Strage familiare, Vairano Patenora in lutto, l'intendo era di sterminare l’intera famiglia.


Vittime dell’insano la moglie e la cognata, feriti i suoceri che si trovano in ospedale in gravi condizioni e lui stesso che si è tolto la vita.

Dramma familiare nel comune casertano, due persone sono morte e altre due sono in gravi condizioni, questo è il pesante e triste bilancio di un attimo di pura follia scaturita dalla richiesta di separazione inoltrata dalla moglie, separazione alla quale l’omicida suicida non era d’accordo e anzi riteneva che la cognata e i suoceri erano i diretti responsabili della decisione della moglie e per questo forse aveva deciso di sterminare l’intera famiglia che, a suo dire, aveva rovinato la sua vita.

Protagonista del duplice omicidio è stato il 52enne Marcello De Prata, finanziere operativo del Comando provinciale di Napoli, il quale, ieri sera, a Vairano Patenora nel Casertano, ha ucciso a colpi di pistola la moglie e la cognata, ferendo anche i suoceri (tuttora ricoverati in gravi condizioni), per poi togliersi la vita, la moglie titolare di una cartolibreria gestita da lei e dai familiari, molto nota a Vairano e ubicata nella centrale via Roma, come si legge sul Mattino di Napoli.

lunedì 17 settembre 2018

Napoli, dramma della disperazione, la mamma morta e due figli feriti.

Ai Quartieri Spagnoli, arriva l'ufficiale giudiziario per comunicare lo sfratto e uno dei figli provoca lo scoppio con la bombola di gas, come riportato dal Mattino di Napoli.

Il dramma è avvenuto questa mattina circa alle 11:30 in un appartamento di via don Giovanni Minzioni, nella zona dei Quartieri Spagnoli, a provocare lo scoppio della bombola di gas probabilmente sarà stato uno dei figli della sfortunata 66enne morta sul colpo mentre i suoi due figli sono stati prontamente soccorsi e trasportati al vicino ospedale dei Pellegrini.

A scatenare la follia dell'uomo, che con un accendino avrebbe fatto saltare in aria l'appartamento, sarebbe stato l'arrivo dell'ufficiale giudiziario che aveva il gravoso compito di notificare lo sfratto per morosità ai tre residenti: madre, figlio e figlia, i due figli oltre a essere portatori di handicap con vistose disabilità, il maschio soffrirebbe anche di problemi psichici.

giovedì 23 agosto 2018

Castel Volturno, dramma familiare, un uomo si è impiccato nella sua casa.

Senza lavoro, in disaccordo con la famiglia e con se stesso per le condizioni finanziarie decide di farla finita con la vita, si uccide impiccandosi nella propria casa a 43 anni.

È stato trovato impiccato nella propria casa, si chiamava Rosario Laghezza, 43 anni, l’uomo che ha deciso di abbandonare la partita con le vicissitudini della vita, evidentemente era oppresso dai suoi problemi contro i quali non si sentiva più in grado di combattere e abbassato la guardia facendola finita, così ha detto addio al mondo trovando l’ultimo barlume di coraggio per lasciare questa valle di lacrime, il dramma è stato pubblicato da Casertace.

martedì 21 agosto 2018

Qualiano, dramma cittadino, la comunità qualianese perde due dei suoi giovani figli.

Antonio e Carmen, foto: il Mattino di Napoli.
L’Intera città è rimasta attonita alla diffusione della brutta notizia pubblicata dal Mattino di Napoli, due delle persone recuperate nella gola del Raganello erano qualianesi.

Antonio Santopaolo e sua moglie insieme ai loro figli sono stati vittime di quest’ennesima tragedia accaduta in Calabria, fortunatamente, mentre i loro genitori rimanevano vittime di un ingrato destino nel desiderio di godersi le loro meritate ferie in una meta forse, da tempo prefissata, i loro figli si sono salvati dalla morte anche se a loro volta rimaste vittime di un dramma familiare incolmabile che segnerà per sempre la loro esistenza.

Una disgrazia imprevedibile ha strappato alla società tante giovane vite, tra i dieci i morti accertati nelle Gole del Raganello ci sono anche loro, Antonio Santopaolo quarantaquattrenne e CarmelaTammaro quarantunenne di Qualiano, gli sfortunati coniugi lasciano due figli, la compianta Carmen era docente della Scuola Marconi mentre Antonio era impiegato della catena Declathlon, a loro volta discendenti di famiglie tranquille, rispettate e molto conosciute nella cittadina di Qualiano.

Il Sindaco di Qualiano, «Esprimo, a nome mio e di tutta l’amministrazione qualianese, il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie, con cui ci siamo già messi in contatto per assicurare tutto il supporto morale e materiale di cui ci sarà bisogno - ha scritto il sindaco sul suo profilo Facebook - Annuncio che, al ritorno delle salme dopo gli esami autoptici, verrà indetto un giorno di lutto cittadino».

lunedì 23 luglio 2018

Caserta, a San Marcellino, un uomo si è impiccato dopo aver strangolato la moglie.

I corpi senza vita sono stati rinvenuti dai figli al ritorno da una serata passata con gli amici, i quali dopo il macabro ritrovamento hanno allertato le forze dell’ordine.

Si chiamavano Immacolata Stabile e Antonio Topa i coniugi sanmarcellinesi deceduti in seguito a un omicidio suicidio, le cui deduzioni sono risultate subito chiare gli inquirenti, la posizione dei corpi ha lasciato pochi dubbi agli investigatori, il fattaccio sarebbe avvenuto dopo un forte litigio tra i coniugi che avrebbe spinto l’uomo a strangolare la moglie e subito dopo si sarebbe impiccato a una trave del solaio, come pubblicato dalla testata ANSA .

I militari della locale stazione unitamente a quelli del Reparto Territoriale di Aversa stanno indagando per accertare il reale svolgimento che avrebbe provocato l’omicidio suicidio dei coniugi.

domenica 22 luglio 2018

È successo a Marigliano, un 50enne stroncato d'infarto durante una lite per difendere i suoi diritti.

Una questione di forte ingerenza, nonostante i richiami, i vicini continuavano a depositare i rifiuti adiacente il suo passo carraio, scatta la lite e l’uomo si sente male e muore per infarto.

È morto stroncato da un infarto dopo una lite con i vicini per motivi di diritti calpestati, stanco dell'atteggiamento tracotante dei vicini di casa che accumulavano la spazzatura in uno spazio antistante un suo accesso carraio, l'uomo, 50 anni, li ha affrontati a muso duro e li ha ammoniti, da tempo chiedeva di liberare il suo accesso e ieri mattina ha deciso di provvedere a modo suo, ne è nato un forte diverbio alla fine del quale il 50enne è stato colto da infarto ed è morto.

All'arrivo dell'ambulanza il poveretto era già morto, sono tempestivamente scattate le indagini da parte della Polizia Municipale per accertare eventuali colpe e responsabilità nell’accaduto da parte di qualche vicino di casa ostile o ostinato, come si legge sul Mattino di Oggi.

domenica 20 maggio 2018

Chieti, un dramma familiare si è consumato forse per futili motivi, morti, mamma, figlia e patrigno.

Foto: Il Fatto Quotidiano.
Si è suicidato l’uomo che presumibilmente avrebbe lanciato dal viadotto la figlia dodicenne della compagna e forse anche la stessa convivente dal balcone della sua casa.

Si chiamava Fausto Filippone, il 49enne che oggi, circa alle ore 20:00 si è gettato da un cavalcavia sulla A14 dopo sei ore di trattative con le forze dell'ordine e dopo aver gettato circa alle 13 la bambina dodicenne, rimasta morta sul colpo dopo un volo di 40 metri avvenuto forse dopo aver spinto anche la madre dal 4° piano dell’abitazione condivisa dalla coppia.

Gli inquirenti stanno indagando per conoscere le ragioni dell’insano gesto che ha portato alla distruzione di una famiglia intera come pubblicato sulle pagine del Fatto Quotidiano.

giovedì 3 maggio 2018

Qualiano, tragedia della follia, Teresa uccisa dal figlio Pasquale per motivi sconosciuti.

Il luogo della tragedia. foto: VinCa.
La tranquilla cittadina a nord di Napoli allibita e sconvolta dall’accaduto, una normalissima famiglia distrutta dalla follia del figlio Pasquale 35enne con problemi mentali.

Ancora non sono note le ragioni che avrebbero spinto il giovane a commettere l’efferato delitto della madre, secondo le poche indiscrezioni trapelate forse dopo un litigio sarebbe scattato il raptus mentale in seguito al quale, Pasquale ha impugnato la pistola e ha fatto fuoco sulla povera madre uccidendola all’istante vietando a tutti di avvicinarsi per prestare i soccorsi alla sventurata madre, nemmeno le forze dell’ordine sono riuscite a entrare perché l’omicida minacciava di sparare ancora.

Il triste bilancio di una giornata nera per la famiglia De Falco, una famiglia composta da persone irreprensibili e laboriose apprezzata da tutti i cittadini, il padre Antonio grande lavoratore, amico e rispettoso di tutti ha assistito inerme alla disgregazione della sua famiglia l’uccisione della povera moglie Teresa Licciardiello, donna lavoratrice onesta e irreprensibile caduta per mano inconsapevole del figlio che nella migliore delle ipotesi sarà rinchiuso in qualche istituto per malattie mentali.

Nonostante la strada antistante al luogo della tragedia sia letteralmente invaso dalle forze dell’ordine compreso i corpi speciali i quali, ancora non sono riusciti a entrare o convincerlo ad arrendersi, nemmeno il padre Antonio in contatto con il figlio telefonicamente è riuscito a persuaderlo a consegnare le armi e arrendersi per far entrare i sanitari allo scopo di recuperare il corpo della sventurata mamma forse, vittima del forte amore materno che aveva per il figlio.

domenica 18 marzo 2018

Giovane mammina trovata in un pozzo accoltellata con disumana ferocia.


Sicilia sotto shock per la morte della giovane mamma accoltellata e gettata in un pozzo, una ventenne mamma da otto mesi: quali motivi alla base dell'atroce delitto?

È stata pugnalata più volte forse con immotivata rabbia, poi il suo corpo è stato gettato all'interno di un pozzo artesiano nelle colline che sovrastano Canicattini Bagni, comune del Siracusano, la giovane vittima si chiamava Laura Petrolito, aveva 20 anni. ed era una felice mamma appena da 8 mesi, a denunciarne la scomparsa e a chiedere aiuto per le ricerche il padre, dopo che non era riuscito a contattare ne la figlia e nemmeno il suo compagno Paolo Cugno, come
si legge sul Mattino di Napoli.

Da questa mattina il giovane sarebbe sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Canicattini Bagni, Laura e il suo compagno Paolo erano usciti di casa per una passeggiata lasciando il figlio di 8 mesi con il papà della ragazza non facendo più rientro, allarmato dalla lunga assenza e on riuscendo a contattare i due giovani ha avvisato i carabinieri nel timore che alla figlia potesse essere successo qualcosa.

Le ricerche della ragazza hanno portato alla macabra scoperta, all'interno del pozzo hanno trovato il cadavere della poveretta, quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’omicida – chiunque esso sia- a commettere l’insano gesto verranno a galla e l’assassino sarà arrestato, ma l’abilità di qualche principe del foro e gli sconti di pena daranno vita a una sostanziale riduzione della pena che non dovrebbe essere applicata per questo tipo di reato dove è stato uccisa la madre ma a pagarne le conseguenze sarà anche quella sfortunata creatura che dovrà crescere senza mamma e forse anche senza padre.

domenica 4 febbraio 2018

Qualiano, morti nel sonno marito e moglie, forse per esalazioni di monossido di carbonio.

Potrebbero essere morti nel sonno i coniugi di Qualiano trovati già defunti dai carabinieri allertati dai vicini di casa.
Sarebbero morti a causa dei fumi sprigionati da un incendio i due giovani coniugi di Qualiano che si chiamavano Domenico di 40 anni e la moglie Rosaria appena 37enne, lasciano due figli di 13 e 10 anni che fortunatamente al momento del disastro non si trovavano in casa.

Non si conoscono ancora le cause che avrebbero sprigionato l’incendio e l'espandersi del monossido di carbonio probabile killer che secondo le prime congetture del dramma familiare potrebbe essere stata la causa dell’incidente.

Al momento l’ipotesi più accreditata sia quella che a uccidere la coppia colta nel sonno sia stato un rogo divampato dal camino, come riportano le pagine del Mattino di Napoli.

domenica 15 ottobre 2017

Latina, sorprende ladri in casa spara e ne uccide uno: gli altri due sono riusciti a scappare.

Il brutto fatto di sangue è accaduto questa sera in via Palermo 60 a Latina: scatta l’allarme, corre a casa del padre, trova ladri all'opera, spara e ne uccide uno.

Ha sorpreso un ladro in casa del padre intendo a rubare, ha sparato e lo ha ucciso, sarebbe questo al momento quanto emerso dalle prime testimonianze e dalla dichiarazione dell’omicida, al momento le forze dell’ordine stanno eseguendo accertamenti per arrivare alla certezza della dichiarazione di chi ha ucciso, è necessario per gli investigatori capire se c’erano alternative prima di sparare e colpire.

A sparare sarebbe stato un avvocato di Latina, Francesco Palumbo, 47 anni, che, recatosi a casa del padre perché era scattato l'allarme, avrebbe sorpreso tre ladri e fatto fuoco con l'arma legalmente detenuta, uno dei ladri, un 41enne napoletano, è morto mentre gli altri due sono attualmente in fuga, come riportano le pagine del Mattino di Napoli.

giovedì 17 agosto 2017

La Spagna sotto shock, furgone travolge la folla sulla Rambla: almeno 13 morti.

Foto: Il Mattino.
Il terrorismo a costo zero, niente più esplosivo, gli ultimi attentati commessi con automezzi direttamente sulla folla producendo più lutti.

Nel pomeriggio di oggi, alle ore 17 circa, un furgone bianco guidato da un terrorista è piombato sulla folla inerme facendo una strage in una strada molto trafficata della città di Barcellona, al momento sarebbero 13 le persone decedute in seguito all’attentato, il mondo intero si stringe intorno alla Spagna per questo vile attentato subito in nome di che? Per rivendicare che cosa? Il bilancio dell’attentato è di almeno 13 morti e 50 feriti.

Il vile attentato ancora non è stato rivendicato ma le autorità non hanno dubbi sulla matrice assassina, la polizia spagnola ha identificato e arrestato la persona che ha affittato il furgone. Si chiama Driss Oukabir, ed è di origine maghrebina, il commando sarebbe composto circa tre criminali, al momento – secondo le ultime notizie diffuse dai notiziari-, altre due persone sarebbero in fuga e la polizia starebbe cercando di braccarli.

lunedì 31 luglio 2017

Ancora un’altra tragedia nei campi, a Calvizzano un agricoltore muore schiacciato dal trattore.

Un agricoltore 76enne è rimasto vittima del trattore, la tragedia si è consumata nei campi nella zona di Calvizzano, le forze dell’ordine intervenute stanno eseguendo gli accertamenti di rito.

La tragica notizia diffusa dal Mattino di Napoli, ha colto i cittadini del piccolo centro a nord di Napoli di sorpresa: un pensionato, Giacomo Ricciardiello, di 76 anni molto noto, è morto in via De Filippo a Calvizzano mentre cercava di mettere in funzione una motozappa, nel corso del tentativo la macchina agricola per cause ancora ignote l’avrebbe travolto, l’uomo è morto sul colpo.

sabato 22 luglio 2017

Per una manovra errata un contadino di Giugliano è morto schiacciato dal suo trattore.

E’ finito in un fiumiciattolo mentre si accingeva a irrigava il suo pescheto, è stato necessario l’intervento dei sommozzatori per recuperare il corpo.

È successo all’alba di oggi a Brezza, una frazione tra Grazzanise e Capua nel casertano, a perdere la vita è stato Paolo Palma, 58 anni di Giugliano, si è capovolto in un fiumiciattolo con il suo trattore mentre stava eseguendo operazioni di irrigazione nel suo pescheto ed è morto. Con lui era presente anche il figlio Salvatore che ha subito allertato i soccorsi, come si legge sulla pagina del Network "IL MERIDIANO"

La vittima abitava in via Toscanini a Giugliano, produttore molto apprezzato di pesche e susine, si stava preparando alla loro irrigazione quando è successo l’irreparabile.

domenica 25 giugno 2017

Giugliano, tragico incidente sull’asse mediano, muore Marzia, giovane ballerina appena diplomata.

Marzia
Le quattro ballerine tornavano da una serata a Varcaturo con l'auto della morte, la ventenne era maestra di ballo, “Marzia” non ce la fa, anche le altre amiche hanno riportato ferite.

Il dramma è accaduto questa notte, quasi nei pressi dell’iper mercato Auchan, le quattro amiche giovani diplomate nella nobile arte della danza, tornavano da una festa Varcaturo quando per ragioni ancora oscure, l’auto è sbandata ed è finita contro il guardrail, nell’impatto Marzia è stata sbalzata fuori riportando ferite mortali che hanno stroncato sul nascere quella che poteva diventare  una grande carriera sulle scene del teatro e del ballo per eccellenza.

Le quattro amiche -Erika, Letizia e Lucia e Marzia-, oltre ad essere legate dall’arte della danza, studiavano lingue all’Orientale, disciplina proiettata proprio verso il successo del lavoro intrapreso e che le avrebbe accompagnate alla celebrità, le ragazze sono state soccorse e ricoverate all’Ospedale San Giuliano di Giugliano la notizia è stata riportata dal Mattino di Napoli suscitando sentimenti indescrivibili verso le giovani, maggiormente pe la giovane talentuosa Marzia che il Signore ha voluto portare in Paradiso per allietare le serate dei Santi.

giovedì 5 gennaio 2017

Napoli, lite in famiglia per un appartamento, il padre spara al figlio e lo colpisce alla testa, lotta tra la vita e la morte.

La tragedia sarebbe nata per la spartizione di una casa adiacente all’abitazione dei genitori, tutto è successo alle ore 20:00 circa di ieri sera.

Il grave fatto è successo al rione Incis di Ponticelli, motivo della lite , la divisione di un appartamento che per gli anziani genitori costituiva sacrifici e privazioni, all’origine della tragedia, in questi casi si trova sempre la crisi finanziaria, il padre, Michele Cirella ottantenne, ex guardia giurata in pensione, il figlio, Gennaro 49enne anch’egli guardia giurata tuttora in servizio,motivo della lite la divisione di un appartamento e l’opposizione del genitore.

Luogo della tragedia, via Niccolò Paganini, ex via Madonnelle, dalla riunione familiare e scaturita la lite padre e figli, non sarebbe stata la prima lite nata per quell’appartamento attiguo alla sua abitazione a scatenare la furia omicida, che ha portato l’anziano padre a sparare al figlio con la sua pistola regolarmente detenuta, il colpo ha centrato Gennaro alla testa il quale, adesso sta lottando tra la vita e la morte, come si legge sul Mattino di Napoli.

Resosi conto dell’accaduto, il padre ha avuto un malore per una crisi cardiaca ed è stato a sua volta ricoverato in ospedale Loreto Mare, dove si trova piantonato, il figlio si trova a Villa Betania in lotta per la vita, il tutto per la porzione di proprietà di un appartamento.