venerdì 7 ottobre 2016

Caserta, scorta abusiva a D'Alessio, sembrava solo favoritismo, invece l’obiettivo era la droga.

Poliziotti, pusher e organizzazione dello spaccio tutti d’accordo per distrarre l’attenzione dal grande mercato della droga, condannati in sedici, compreso l’avvocato della mala.

Scorta abusiva a Gigi D’Alessio con l’auto di servizio della polizia, finalizzata ad attrarre l’attenzione sul cantante e distrarre la grande attenzione permettendo ai pusher di Marcianise di spacciare indisturbati, quello che sembrava solo favoritismo verso una celebrità dello spettacolo si è dimostrata una mossa dell’organizzazione criminale per smerciare tonnellate di droga indisturbati, grande successo per le indagini della Dda di Napoli che ha condotto brillantemente l’inchiesta «divise sporche».

Tutti gli indagati furono assolti per un vizio di forma, adesso il sostituto procuratore Luigi Landolfi ha ottenuto la condanna degli imputati processati con il rito abbreviato, il gup Barbara Taglialatela è stata dura, ha addirittura inflitto pene più alte di quelle chieste dal pm, come nel caso dell’agente Alessandro Albano, condannato a 6 anni, fu sua l’iniziativa di scortare D’Alessio, e manteneva la rete di contatti e copertura per gli spacciatori, come si legge sul Mattino di Napoli.

Nessun commento: